Così il Vino diventa ‘Smart’ con un progetto della Regione Toscana
La Regione Toscana ha presentato a Expo 2015 diversi progetti di studio per il comparto agroalimentare fra i quali SmartVino, per veicolare verso il consumatore informazioni relative al vino e alla sua tracciabilità
Dalla rivista:
Automazione Oggi
Si parla sempre di tecnologia legata al mondo manifatturiero, ma le soluzioni tecnologiche vengono oggi molto impiegate anche in campo agricolo, sia per difendere i brand, evitare contraffazioni, garantire al consumatore la qualità (si pensi a tutte le tecnologie Rfid, di tracciamento e identificazione di beni e materiali), sia a tutela della salute alimentare, per assicurare che i processi di produzione siano sani e corretti (si pensi alle soluzioni di controllo del ciclo del freddo o delle condizioni di trasporto e lavorazione). Di questo e altro si è parlato la scorsa settimana nella cornice di Expo grazie all’attività della Regione Toscana, in prima linea nel sostegno al comparto agroalimentare.
A conferma dell’attenzione per questo ambito strategico, la Regione ha recentemente sostenuto oltre 30 progetti di ricerca d’eccellenza in diversi settori tra cui quello dell’Agrifood, realizzati grazie alle risorse messe in campo con tre bandi pubblici del valore di 3 milioni e 700 mila euro. Cinque le aree tematiche per i progetti legati al bando Agrifood, fa i quali lo sviluppo delle nuove tecnologie e di strumenti sulla sicurezza della catena alimentare. I risultati che si otterranno attraverso tali progetti potranno essere utilmente impiegati nell’ambito delle misure per l’innovazione previste nel nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 toscano, in particolare nei progetti integrati di filiera sia livello regionale che a livello territoriale; si potranno, inoltre, cogliere le opportunità offerte dal programma di ricerca europeo Horizon 2020.
Nello specifico, il progetto ‘SmartVino’ si propone la valorizzazione del prodotto vino e del suo rapporto con il paesaggio, la cultura e la storia della zona di produzione, attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie alla portata di tutti. Attraverso un’applicazione scaricabile su uno smartphone, e semplicemente fotografando il logo dell’azienda produttrice (smart-etichetta), il consumatore può essere indirizzato a una quantità di informazioni relative al prodotto, per esempio i vitigni utilizzati, informazioni sulla zona di produzione e sull’azienda, consigli sull’abbinamento con i cibi, garanzie sulla provenienza e sulla tracciabilità del prodotto stesso. Tali informazioni possono essere diversificate per tipologia di vino e/o per annate, e possono essere modificate a piacimento da parte del fornitore, senza alcun disagio per l’utente finale. L’utilizzo di smart-etichette non implica una modifica dello stile o del processo di stampa dell’etichetta, e non rappresenta pertanto un aggravio per l’azienda produttrice.
Allo stato dell’arte non esistono servizi simili al sistema proposto, soprattutto in ambito agro-alimentare. Esempi comparabili di tali funzionalità sono rappresentati dall’utilizzo di QR-code, ma l’inserimento di tali mappe binarie sulle etichette dei vini non risulta graficamente accettabile da parte delle aziende vinicole; inoltre, il QR-code impone anche una notevole occupazione di spazio, nonché la necessità di una completa riprogettazione grafica dell’etichetta stessa. Altri esempi sono rappresentati dall’utilizzo di tecnologie che sfruttano il riconoscimento di particolari caratteristiche del logo, ma tali tecniche non consentono di associare contenuti differenti allo stesso logo. Il progetto si propone lo studio e la realizzazione di servizi innovativi per veicolare verso il consumatore informazioni relative al vino e alla sua tracciabilità. L’idea di base è una tecnologia che permetta al consumatore, semplicemente fotografando il logo dell’azienda produttrice sull’etichetta della bottiglia di vino (smart-etichetta) mediante uno smartphone, di accedere a una serie di informazioni di dettaglio relative al prodotto che sta acquistando e/o consumando. Le informazioni potranno essere inerenti ai processi produttivi, ai vitigni utilizzati, alla localizzazione geo-spaziale delle vigne di produzione, alle modalità di consumazione ed abbinamento con i cibi, e così via; tali informazioni potranno essere erogate sotto forma di documenti testuali, immagini e video.
Ilaria De Poli
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