Competenze, Open Innovation e tecnologia trainano la supply chain
IungoForum 2023: più di 10 professionisti del settore hanno raccontato le soluzioni possibili per il settore per combattere le interruzioni, la scarsità di materie prime, l’inflazione, le tensioni geopolitiche e la carenza di manodopera. Andrea Tinti, CEO di Iungo: “Trasformare la complessità tecnologica in ipersemplificazione dell’uso: è questa la ricetta per creare valore in un contesto difficile come quello in cui viviamo dal 2020”
200 spettatori live e 100 utenti connessi da remoto tra esperti, aziende, innovation factory, manager, consulenti e professionisti della supply chain: chiude con questi numeri IungoForum 2023, evento dedicato alle innovazioni tecnologiche del settore tenutosi nei giorni scorsi a Modena presso l’RMH Hotel Modena Des Arts.
Dalle competenze professionali all’Open Innovation, una plenaria e cinque workshop hanno raccontato le soluzioni possibili alle interruzioni della catena di fornitura e alle sfide emergenti che i supply manager del futuro dovranno fronteggiare in uno scenario compromesso dalla scarsità di materie prime, inflazione, tensioni geopolitiche e carenza di manodopera – conseguenze dirette della pandemia da Covid-19 e dell’invasione russa in Ucraina.
Organizzato da Iungo, piattaforma di supply chain collaboration in cloud, ha visto la partecipazione di alcuni tra i più importanti stakeholders del suo network tra cui Gellify, Modula, Salvagnini, InfoManager, Fabbrica del Valore, Oltre Solutions, Auxiell e DDM Solutions, 2WS e Makeitalia.
Gli interventi
Successivamente Andrea Tinti, CEO & Founder di Iungo, ha condiviso una riflessione sull’attualità:
“Viviamo una situazione in cui vi è una forte carenza di competenze professionali e, quando le persone ci sono, c’è un gap riferito alla tecnologia tra quello che vorremmo fare e quello che effettivamente riusciamo a fare. La tecnologia, però, da sola non basta: le interruzioni della supply chain continuano a disturbare il mercato.
Dal 2020 siamo abituati a un’instabilità causata da pandemia, costi sempre più alti delle materie prime, della logistica e dell’energia e dall’inflazione. Le interruzioni, purtroppo, sono frequenti e costose: mediamente alle aziende costano 80 milioni di dollari all’anno, con una perdita di 40 milioni e del 4-9% di ricavi . Per rispondere è necessario rafforzare le relazioni con i fornitori più critici e intensificare il reshoring, ossia con la scelta di affidarsi a partner del territorio, tendenza che rende la supply chain più vicina e controllabile.
Iungo ha ideato per tutto questo una piattaforma aperta, che mette a disposizione dei clienti un network di esperti del mestiere certificati grazie ad una tecnologia integrabile con offerte e competenze terze, trasformando la complessità tecnologica in ipersemplificazione dell’uso”.
A seguire Lucia Chierchia, Market Ambassador & Chief of Open Innovation Ecosystems di Gellify, con un intervento a tema Digital Transformation & Innovazione:
“La supply chain deve evolvere attraverso due dimensioni: digitalizzazione e innovazione. Per ristrutturarla velocemente, però, dobbiamo individuare una modalità di trasformazione diversa che risponda alle principali sfide del mercato, rispettivamente: accesso a competenze, diversificazione e collaborazione.
La supply chain, infatti, non è più lineare, ha una forma a rete, è composta di tanti nodi interconnessi che necessitano di portare a bordo attori diversi. Per farlo, dobbiamo ripensare i processi di governo della supply chain integrando soluzioni tecnologiche che non provengono solo da grandi aziende, ma anche da startup. Il rischio di confrontarsi con una realtà non strutturata piuttosto che con una organizzazione complessa c’è, ma la chiave sta nella scelta dei modelli di collaborazione con questi attori. Una piattaforma collaborativa come Iungo interviene proprio qui, semplificando il collegamento tra supply chain e start-up. Potremmo definirla il telaio del settore”.
E poi Micaela Valent, COO Solutions di Iungo, che ha proposto alcune nuove soluzioni sviluppate dall’azienda:
“L’anno scorso Iungo ha investito il 20% del suo fatturato in ricerca e sviluppo per innovazioni sia in ambito funzionale che tecnologico per una continua evoluzione della piattaforma. Le novità relative all’offerta di quest’anno lo rispecchiano: per l’ambito funzionale la gestione del processo di qualifica dei fornitori per permettere alle aziende di identificare il fornitore ideale per loro, attraverso un processo trasparente e per il fornitore semplice ed immediato; per l’ambito tecnologico è stato sviluppato sulla nostra piattaforma il single sign-on per garantire alle aziende una gestione degli utenti più sicura e più efficiente.
Il nostro obiettivo primario rimane quello di fornire una piattaforma innovativa che ci permetta di seguire e rendere anche pro-attiva l’evoluzione che stanno avendo i nostri clienti mantenendo la semplicità ed immediatezza della soluzione sia all’interno che verso i fornitori. Per questo il nostro focus del prossimo periodo sarà sulla gestione strategica dei fornitori, sull’efficienza ed automazione dei processi e sulla visibilità della supply chain”.
E di nuovo Luca Mongiorgi per introdurre uno speech sull’ottimizzazione dei processi di acquisto e riduzione delle inefficienze a cura di Modula e una presentazione sul miglioramento delle performance dalla valutazione all’on boarding dei fornitori di Salvagnini:
“Creare una squadra di consulenti esperti di Supply Chain Collaboration preparati a stress, volatilità e disordine di un settore in continua trasformazione è l’obiettivo di Progetto Certificazione Consulenti di Iungo, programma di formazione e training digitale a cui hanno aderito diverse aziende tra cui Modula, che ha voluto testimoniare l’utilità del progetto”.
Alice Bellelli, Marketing Manager di Modula, ha spiegato:
“Modula opera in un contesto di difficile gestione dei fornitori che ha colpito l’intero settore manifatturiero. Prima dell’architettura Iungo, ogni ordine in azienda veniva gestito a mano con le e-mail: il vecchio sistema inviava una comunicazione automatica al fornitore e l’ufficio riceveva solo una conferma di lettura senza feedback.
I nostri nuovi obiettivi erano portare in piattaforma il 90% del fatturato, inserire gli ordini di produzione e prototipi, ridurre i tempi di attività a minor valore aggiunto e tracciare tutte le attività, coinvolgendo così, grazie a Iungo, le aree acquisti, logistica e produzione. Abbiamo acquistato tre moduli e in un anno abbiamo inserito in piattaforma 112 fornitori (80% del fatturato) e la gestione di 1800/1900 righe al mese (400 ordini). Tutti gli obiettivi sono stati ampiamente raggiunti”.
Gionata Agnelli, Sourcing, Q.A. & Operations Director di Salvagnini, ha detto:
“Salvagnini fornisce sistemi flessibili di produzione. Prima di Iungo, non avevamo un modello digitalizzato di comunicazione con i fornitori ma eravamo alla ricerca di una soluzione che potesse garantire efficienza interna, riduzione dei costi, miglioramento dell’affidabilità e dei tempi di risposta, realizzazione di una catena di approvvigionamento dinamica e capace di gestire le informazioni in tempo reale e che permettesse l’ utilizzo di un unico strumento in tutte le aziende Salvagnini.
Abbiamo scelto Iungo per poter avere un dialogo efficiente con i fornitori senza modificare le procedure interne, poiché la soluzione permette ai fornitori di interagire con Salvagnini attraverso il semplice utilizzo della posta elettronica. Volevamo ottenere un linguaggio comune con i fornitori, una gestione più attenta, riduzione del tempo di gestione degli ordini, tracciabilità, archiviazione, flessibilità e riduzione del rischio di errore umano. Gli 8 moduli acquistati hanno portato l’affidabilità di consegna al 73% e il tempo medio di risposta da parte del fornitore a 3 giorni. Il progetto ha preso il via a giugno 2022 ed è diventato realtà a febbraio 2023. Oggi contiamo 100 fornitori sulla piattaforma e stiamo vedendo miglioramenti in termini di efficienza, saving (costi, manodopera e sostenibilità) ed efficacia nella gestione dei fornitori. Iungo si è rivelato un partner affidabile e sicuro”.
I workshop
Dalle competenze digital deeping al Machine Learning, dalla re-ingegnerizzazione a SAP, hanno sigillato questa edizione di IungoForum 5 workshop:
- “Dalla gestione operativa alla gestione strategica dei fornitori” con Roberta Pinna, CEO di InfoManager;
- “Trasformazione digitale & Supply Chain: un processo che allinea tecnologia digitale, competenze, processi organizzativi e modelli di business” con Mara Salvato, Senior Consultant -ingegnere dei Processi Organizzativi e Silvia Todde, Senior Consultant – ingegnere dei Processi Organizzativi di Fabbrica del Valore;
- “Smart Booking: un circolo virtuoso per rivoluzionare il piazzale” con Pasquale Lanci, CEO di Oltre Solutions;
- “Rendere efficace ed efficiente la supply chain, mediante la trasformazione dei processi e l’utilizzo del nuovo modulo Iungo Kanban” con Gabriele Solarini Paviotti – Account Relationship Leader di Auxiell
- e “DDM for SAP Application: la soluzione integrata con Iungo che digitalizza all’interno di SAP i processi della Supply Chain” con Vincenzo Santoro, Sales Manager di DDM Solutions.
Per tutta la durata dell’evento, nel foyer adiacente alla sala plenaria, 7 stand espositivi hanno consentito ai partecipanti di avvicinarsi alle soluzioni proposte da: 2WS, Infomanager, Auxiell, Fabbrica del Valore, Makeitalia, Modula e DDM Solutions.
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