Come nasce una smart city? Italian Innovation Day 2017 fa tappa a Trento

Pubblicato il 24 novembre 2017

Da Trento a Barcellona, da New York a Parigi, le città cambiano e diventano più intelligenti grazie alla tecnologia. Ma quali caratteristiche fanno sì che una città si trasformi davvero in una “smart city”? E in che modo la trasformazione digitale può migliorare la vita dei cittadini? Se ne parla il 28 novembre a Povo di Trento, nella sede di EIT Digital, all’interno di una giornata tutta dedicata all’innovazione, all’insegna del motto “Discovering the future of cities”.

L’evento si articolerà in due sessioni distinte: la mattina sarà dedicata all’Italian Innovation Day (IID) 2017, nel corso del quale verrà fornita una panoramica sui recenti risultati di EIT Digital in Italia – l’organizzazione ha investito negli ultimi anni nell’ecosistema italiano dell’innovazione più di 68 milioni di finanziamenti europei – e tracciato un quadro delle prospettive future.

“L’Italian Innovation Day rappresenta per noi l’occasione per promuovere l’innovazione e la trasformazione digitale a livello nazionale, nonché per rinnovare il patto di  collaborazione con i nostri partner italiani ed europei. Come EIT Digital, siamo impegnati nel contribuire allo sviluppo dell’ecosistema italiano dell’innovazione e crediamo che la nostra rete pan-europea possa svolgere un ruolo rilevante in tal senso – spiega il direttore del Nodo italiano, Gian Mario Maggio”.

Nel corso dell’evento, i partner italiani e stranieri di EIT Digital esporranno una trentina di demo di prodotti e servizi legati alla trasformazione digitale. Dai totem anti-inquinamento della scaleup italiana Iscleanair, alle soluzioni di manutenzione predittiva di Reply per il settore manifatturiero. Dai sistemi anti-frode che monitorano le transazioni bancarie, ai progetti di piattaforme per la collaborazione uomo-robot in fabbrica. La sessione sarà inoltre caratterizzata da un intervento di Daria Tataj, advisor del World Economic Forum, della European Space Agency e consulente di Carlos Moedas, commissario europeo alla Ricerca, Innovazione e Scienza, nonché membro esecutivo del Consiglio di fondazione dell’ EIT, e verrà chiusa da un panel di esperti di alto profilo sul tema Big Data as Smart Cities enabler.

Stéphane Pean, leader della linea d’azione sulle Digital Cities di EIT Digital, Laura Morgagni, segretario generale del cluster nazionale “Smart Communities Tech”, Lanfranco Marasso, direttore del programma Smart City di Engineering Ingegneria Informatica Spa, il responsabile dell’ufficio Smart City del Comune di Trento Giacomo Fioroni e Lorenzo Modena, fondatore e amministratore della startup OpenMove, dibatteranno di come un uso sapiente dei dati generati dalle attività economiche e dai cittadini possa aiutare le città a diventare veramente intelligenti.

Il tema delle città farà da filo conduttore anche alla sessione pomeridiana, che vedrà, fra l’altro, il keynote di Francesca Bria, Chief Technology e Digital Innovation Officer della città di Barcellona, che illustrerà come sia necessario ripensare totalmente il concetto di smart city per far sì che la tecnologia sia al servizio dei cittadini e non sia essa, al contrario, a dettare l’agenda. Tommaso Gecchelin, fondatore della startup Next Future Transportation spiegherà a seguire la propria visione di mobilità sostenibile basata sulla collaborazione fra una serie di veicoli modulari elettrici.

Seguiranno i pitch e la premiazione dei finalisti della Digital Cities Challenge, competizione per scaleup provenienti da tutta Europa, con un montepremi di 100.000 euro, divisi equamente fra cash e servizi.



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