Comau al Motor Show 2016

I robot collaborativi e l’industry 4.0 sono approdati al salone di Bologna con la società del gruppo FCA

Pubblicato il 5 dicembre 2016

Comau è stata tra i protagonisti del Motor Show, la kermesse dedicata al mondo dei motori che si è da poco conclusa a Bologna.

La presenza dell’azienda, parte del gruppo FCA, è stata caratterizzata da uno spazio espositivo, oltre che dall’intervento di Pietro Ottavis, COO della divisione Robotics&Automation Products, al convegno ‘Automotive Manufacturing 4.0’, durante il quale è stato fatto il punto sulle tecnologie abilitanti alla ‘quarta rivoluzione industriale’, come i robot collaborativi.

Era proprio un robot collaborativo, inoltre, ad accogliere i partecipanti, nella sala convegni. Racer3 – uno dei robot di piccola taglia della gamma Comau – è stato installato in versione collaborativa Aura (Advanced Use Robot Arm), e ha giocato a tris con i partecipanti all’incontro. La configurazione Aura rappresenta la proposta innovativa di Comau per le applicazioni collaborative. Il robot, infatti, combina la capacità simultanea di percepire, attraverso specifici sensori, la vicinanza di una persona – o di qualsiasi altro componente dell’automazione – e il contatto con essa e la relativa intensità. Inoltre può sfruttare dei laser scanner per identificare la posizione delle persone nella propria area di lavoro e l’ausilio di un sistema di visione, integrato nel controllo robot, per trasmettere i dati riguardanti la vicinanza di persone prevedendone, tramite apposito software, i movimenti. Racer3, infine, è ricoperto di una speciale schiuma protettiva, avvolta da una speciale pelle, che nasconde i sensori e protegge dagli urti. L’integrazione di questi 6 diversi livelli di sicurezza, rappresentati da sensori e tecnologie di diverso tipo, rende i robot collaborativi dell’azienda adatti ad ogni applicazione industriale, a cominciare dal settore automotive.

Nello stand Comau, ad attendere gli ospiti del Motor Show, c’era anche un Racer7-1.4 pronto al tiro a canestro su uno speciale campo da basket. Si ripeterà in questi giorni dunque anche a Bologna la sfida tra il robot e i visitatori, iniziata due anni fa con Marco Belinelli – testimonial della campagna nel 2014 – che, dopo la stella dell’NBA, ha portato sul parquet Comau sfidanti e giocatori dagli Stati Uniti alla Cina.



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