Cloud: la tecnologia più utilizzata per la digitalizzazione

Da una ricerca di The European House - Ambrosetti e Workday emerge come l’81% delle imprese italiane investa solo fino al 10% del fatturato per la digitalizzazione: il cloud è la tecnologia più utilizzata (82%)

Pubblicato il 12 aprile 2023

La ricerca “Innovazione e nuovi modelli organizzativi: obiettivi e sfide per i CFO” realizzata da The European House – Ambrosetti e Workday individua i 7 driver per le strategie di sviluppo delle organizzazioni che vogliono sfruttare al massimo le potenzialità della trasformazione digitale. Sebbene si continui a parlare di digitalizzazione, per l’81% delle imprese il budget dedicato a questa tipologia di investimenti non supera il 10% del fatturato complessivo: negli ultimi tre anni il 40% ha dichiarato di aver investito oltre un milione di euro e il 25% solo fino a 100.000 euro. Il cloud si conferma la tecnologia più utilizzata dalle organizzazioni con l’82% seguito dalle business application (62%) e dalla cybersecurity (53%). Per oltre la metà delle aziende il ritardo nell’innovazione digitale è dovuto alla cultura aziendale.

TRASFORMAZIONE DIGITALE SÌ, MA CON AMPI SPAZI DI MIGLIORAMENTO

La ricerca si è posta l’obiettivo di approfondire quali sono i driver di cambiamento che stanno influenzando la funzione amministrativa, finanziaria e di controllo delle aziende italiane, analizzando lo stato di adozione del digitale nelle imprese in una situazione attuale di mercato contraddistinta da spiccata volatilità e instabilità economica.

GLI INVESTIMENTI

Analizzando gli investimenti in relazione al fatturato, la ricerca evidenzia che per l’81% delle imprese italiane il budget dedicato alla trasformazione digitale non supera il 10% del fatturato complessivo. I dati della ricerca mostrano che:

  • il 16% delle aziende investe meno dell’1% in relazione al proprio fatturato;
  • il 65% delle aziende investe tra l’1% e il 10% in relazione al proprio fatturato;
  • l’11% delle aziende investe tra il 10 e il 20% in relazione al proprio fatturato;
  • l’8% delle aziende investe oltre il 20% in relazione al proprio fatturato.

A livello di volumi, considerato l’ultimo triennio, la maggior parte delle aziende intervistate (il 59%) ha investito meno di un milione di euro nella trasformazione digitale.
In particolare:

  • il 25% ha investito non più di 100.000 euro;
  • il 26% ha investito tra 100.000 e 500.000 euro;
  • l’8% ha investito tra 500.000 e un milione di euro;
  • Il restante 41% ha investito più di un milione di euro.

La ricerca segnala che non ci sono aziende che non hanno effettuato investimenti digitali negli ultimi tre anni.

“La trasformazione digitale rappresenta un insieme di profondi cambiamenti tecnologici, organizzativi, sociali e manageriali che sta pervadendo tutti gli aspetti della vita sociale” indica Corrado Panzeri Partner di The European House Ambrosetti e Responsabile dell’Innovation and Technology Hub. “Come tale, la digitalizzazione non si limita alla semplice adozione di nuove tecnologie bensì abilita la possibilità per i cittadini, per gli ecosistemi business e per la pubblica amministrazione di fruire di servizi innovativi, di vivere nuove esperienze, di poter accedere a grandi quantità di contenuti creando opportunità di contatto impensabili fino a qualche anno fa. La diffusione della digitalizzazione richiede pertanto un’evoluzione in parallelo delle tecnologie, dei modelli organizzativi e del capitale umano per valorizzare appieno gli investimenti che le aziende stanno facendo e per trasferire i benefici dell’innovazione sia agli utenti finali sia al personale delle imprese”.

LE TECNOLOGIE UTILIZZATE

La survey ha permesso di raccogliere importanti evidenze circa lo stato di adozione delle principali tecnologie digitali utilizzate dal mondo imprenditoriale: l’82% delle aziende italiane ha adottato soluzioni di cloud computing per facilitare e ottimizzare il proprio business come soluzioni di human e financial management. “Le moderne soluzioni cloud richiedono un approccio completamente diverso dal passato. Le aziende italiane necessitano di tecnologie agili che permettono di potere scalare facilmente e fare fronte a scenari di mercato mutevoli ma senza perdere focus sull’innovazione continua che il cloud offre. Workday offre una soluzione moderna e integrata per la gestione delle finanze e delle risorse umane, consentendo alle organizzazioni di sostituire sistemi obsoleti e frammentati e di evitare potenziali ostacoli che potrebbero compromettere le loro iniziative di business. Per questo ci impegniamo a posizionarci come player di riferimento in Italia per la gestione finanziaria e delle risorse umane”, afferma Andrea Cissello, Interim Country Manager per l’Italia di Workday.

Dopo le soluzioni di cloud computing, queste sono le tecnologie più utilizzate dalle imprese italiane:

  • Business Application (62%)
  • Cybersecurity (53%)
  • Big Data e intelligenza artificiale (46%)
  • Internet delle cose (38%)
  • Robotica e automazione (36%)
  • Calcolo ad alte prestazioni (HPC) (11%)

Per quanto riguarda la funzione finanziaria e amministrativa i CFO hanno sottolineato l’importanza di avere dati e modelli accurati per valutare gli investimenti in tecnologie digitali necessari per la trasformazione dei modelli di business e l’innovazione dei processi aziendali. Inoltre, la ricerca evidenzia l’importanza di stabilire rapporti di collaborazione attiva tra la funzione finance e la funzione IT per superare gli ostacoli che possono compromettere la reperibilità, la fruibilità e il successivo utilizzo dei dati, come i rischi legati alla sicurezza e alla data governance, le limitazioni delle infrastrutture tecnologiche interne e le problematiche inerenti alla sicurezza come i possibili attacchi informatici che sono sempre di più all’ordine del giorno per le grandi organizzazioni.

UN PARADIGMA CULTURALE

La ricerca ha evidenziato inoltre che il vero limite all’adozione di nuove tecnologie digitali è legato a fattori “soft” come la cultura aziendale e le competenze, piuttosto che alla carenza di fattori “hard” quali l’assenza di infrastrutture adeguate. Più della metà dei rispondenti ha indicato che il ritardo nell’innovazione digitale sia dovuto alla cultura aziendale (52%) e alla carenza di competenze (48%). Tra le altre cause che ostacolano l’adozione delle tecnologie digitali nelle aziende vi sono:

  • Incertezze sul ritorno degli investimenti (ROI) (32%)
  • Mancanza di investimenti (30%)
  • Mancanza di infrastrutture adeguate (18%)
  • Difficoltà legate all’indisponibilità dei fornitori (17%).

Alcuni di questi ostacoli e limitazioni per la trasformazione digitale chiamano in causa direttamente il ruolo del CFO svolto all’interno dell’azienda confermando che in periodi caratterizzati da incertezza economica e volatilità tutte le aziende devono da un lato sapersi aprire all’innovazione mentre dall’altro devono mantenere un forte spirito di coesione interno e nella C-Suite e un elevato allineamento sulle priorità strategiche che deve raggiungere l’impresa.

KEY TAKEWAY: I 7 PILASTRI SU CUI SVILUPPARE L’ORGANIZZAZIONE DEL FUTURO

In conclusione, la ricerca The European House – Ambrosetti e Workday indica 7 driver di sviluppo per le strategie di innovazione digitale:

  1. ATTENZIONE ALL’ECOSISTEMA ESTERNO
    Occorre definire il modello di business aziendale in coerenza con l’ecosistema esterno, valutando caso per caso e settore per settore l’opportunità e la necessità di adottare schemi di coopetizione con partner e/o competitor;
  2. FINANCE SEMPRE PIÙ STRATEGICA
    La funzione finance deve essere attivamente coinvolta nella formulazione della strategia aziendale ampliando progressivamente il ruolo tradizionalmente ricoperto fino ad oggi;
  3. METRICHE ESG ESSENZIALI
    Occorre affiancare, alle tradizionali misure di performance basate sulla contribuzione delle diverse linee di business alla generazione di valore, nuovi modelli di misurazione e nuove metriche (KPI) che tengano conto anche della sostenibilità sociale e ambientale, in aggiunta alla dimensione economica;
  4. RISING RISKS
    Diventa sempre più urgente diffondere a tutti i livelli della struttura organizzativa la cultura del rischio promuovendo la condivisione dei modelli e delle metriche di monitoraggio e favorendo la diffusione a tutte le strutture delle capacità di identificare gli eventi aleatori che possono minare la sopravvivenza aziendale;
  5. CAPITALE UMANO REALMENTE AL CENTRO
    Per accrescere il vantaggio competitivo le aziende devono cogliere tutte le opportunità di valorizzazione del capitale umano quale presupposto irrinunciabile per creare team molto motivati ed orientati al conseguimento dei target di performance definiti;
  6. SKILLS CONTAMINATION
    Le aziende devono sviluppare un clima interno favorevole alla collaborazione a tutti i livelli dell’organizzazione favorendo la contaminazione delle competenze, lo spirito di team e lo sviluppo di una cultura orientata al lavoro di squadra;
  7. TECHNOLOGY TOP OF MIND
    Per conseguire pienamente i benefici legati alla digitalizzazione occorre adottare le architetture applicative più idonee in relazione al modello di business che l’azienda persegue privilegiando le soluzioni che offrono maggiori gradi di libertà e garantiscono i livelli di flessibilità più elevati per fronteggiare le nuove sfide poste dai mercati e per soddisfare le esigenze in continua evoluzione dei consumatori.



Contenuti correlati

  • Tra digitalizzazione e sostenibilità

    Come Cimberio ha trasformato la produzione con XVision DataHub, una piattaforma no-code per l’automazione In un contesto industriale in continua evoluzione, la digitalizzazione è fondamentale per rimanere competitivi. Ne è un esempio Cimberio, un’azienda italiana che produce...

  • B&R AI generativa collaborazione in cloud progettazione Automation Studio Code
    Ingegneria in cloud e assistenti AI nella suite di progettazione B&R

    Alla fiera SPS di quest’anno a Norimberga, in Germania, B&R ha annunciato un importante aggiornamento della sua suite completa di software di progettazione e runtime. Con Automation Studio Code, B&R introduce un’esperienza di progettazione completamente nuova. La...

  • Reti come ‘commody’ – versione integrale

    Le reti industriali, con la loro capacità di veicolare una notevole mole di informazioni attuando la convergenza IT-OT, sono alla base della transizione gemella, digitale e green. Sebbene la loro presenza sia a volte ‘scontata’, la loro...

  • PTC accordo Amazon Web Services cloud native CAD e PDM
    Accordo tra PTC e Amazon Web Services nel CAD e PDM cloud-native

    PTC ha annunciato un accordo di collaborazione strategica con Amazon Web Services (AWS) per accelerare la crescita di Onshape, la sua soluzione cloud-native CAD (Computer Aided Design) e PDM (Product Data Management). Gli obiettivi della partnership includono...

  • IT e IoT sempre connessi

    Gruppo Gaser e ifm: una collaborazione che si concretizza in una profonda digitalizzazione degli impianti, così da consentire la tracciabilità e il monitoraggio dei processi di produzione e lo svecchiamento di macchine altrimenti obsolete Il racconto della...

  • Carlo Salvi entra nell’era dell’Industria 5.0

    Carlo Salvi annuncia il suo ingresso nell’Industria 5.0, un’evoluzione cruciale che unisce l’ingegno umano alle tecnologie più avanzate per ridefinire il futuro della produzione industriale. Grazie al nuovo Credito d’Imposta per la Transizione 5.0, introdotto dal Decreto...

  • Telecontrollo ‘smart’

    Le soluzioni di smart metering, telecontrollo e digitalizzazione delle reti di pubblica utilità permettono una gestione più accorta delle risorse, a beneficio di utility e smart city del futuro Nell’era della trasformazione digitale, le reti di distribuzione...

  • Accordo fra Bonfiglioli Consulting ed expert.ai per offrire soluzioni in ottica di digitalizzazione

    Bonfiglioli Consulting, pioniere italiano della filosofia “lean thinking” specializzato da oltre 50 anni nell’ottimizzazione ed efficientamento delle operations,  ha siglato un accordo con expert.ai, azienda leader nell’implementazione di soluzioni enterprise di intelligenza artificiale per creare valore di business....

  • Bosch Rexroth Industria 5.0
    Bosch Rexroth, soluzioni dalla parte degli operatori per realizzare il paradigma di Industria 5.0

    Uno dei pilastri di Industria 5.0 è la centralità del lavoratore. Una rilevanza espressa secondo una logica di cooperazione spinta tra uomo e macchina, sinergia volta ad apportare valore aggiunto alle dinamiche dell’industria manufatturiera, a garantire una...

  • CLPA a SPS 2024: ‘One Network. One Solution’

    A SPS 2024 di Norimberga (Germania, 12-14 novembre) CLPA (CC-Link Partner Association) mostrerà come CC-Link IE TSN soddisfa il motto ‘One Network. One Solution’. Si basa sul modo in cui la tecnologia consente architetture di rete convergenti...

Scopri le novità scelte per te x