SSI_Settembre_2014 - page 3

AUTOMAZIONE OGGI 375
SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 71
… è l’inizio di un tweet che mi ha colpito
molto. Per correttezza di citazione, Andrea
Gugliada, digital market student, cinguet-
tava recentemente “Il CIO sarà DIO. Niente di
mistico è solo evoluzione. Entra in campo il
Digital Information Officer”. Chiaro, conciso,
efficace, visionario. Avendo tempo, Twitter
è una miniera di visioni e di predizioni ac-
cattivanti, credibili, verosimili. Questo tweet
mi ha colpito. L’automazione e il software,
che oggi è il pane quotidiano dell’industria,
impatta anche sull’organizzazione dell’a-
zienda e sulla prevalenza dei ruoli nelle
strutture. L’automazione in generale, deve
rispondere ad alcuni requisiti di base: affida-
bilità ed efficienza ma dev’essere anche un
buon compromesso in termini di costi, così
da offrire soluzioni che rispondano in ma-
niera intelligente a specifiche esigenze. Big
Data, cloud ed engagement sono elementi
per trasformare il lavoro nell’era digitale e
creare valore in modo nuovo. In sostanza
si attinge dai dati lasciati ogni giorno attra-
verso smartphone, sistemi operativi, ac-
quisti e spostamenti. La sfida è l’estrazione
dell’informazione strutturata distinta dalla
raccolta di quella non strutturata. “Quando
si ha a che fare con enormi quantità di dati”
ci spiega Craig Hayman, general manager,
software-as-a-service and industry solu-
tions del gruppo IBM “bisogna cambiare il
modo con cui ci si approccia ai dati. Ora le
informazioni sono troppe, e ci vuole il co-
gnitive computer per contestualizzare i dati
e ricavarne qualcosa di utile”. In sostanza
bisogna coinvolgere i clienti, gli utenti per
interpretare le informazioni dei Big Data.
Ma non solo la clientela è essenziale, anche
il coinvolgimento di fornitori e dipendenti è
prezioso. Le previsioni di mercato parlano
di un aumento dell’engagement del 90%
nei prossimi 5 anni. “Una grande organiz-
zazione che deve prepararsi per il futuro”
ammonisce Hayman “deve adottare un ap-
proccio sistematico in tutti gli ambiti, anche
per assumere le persone giuste”. La Net-
worked Society, così definita da Ericsson,
gigante delle telecomunicazioni, fonde oggi
i paradigmi people, business e society in un
unicum tecnologico ed è, letteralmente,
un’autostrada telematica che sarà trafficata,
nel giro di pochi anni, da 50miliardi di dispo-
sitivi connessi di cui 15miliardi con funzioni
video. La popolazionemondiale stimata sarà
di 9 miliardi di individui e gli abbonamenti
a una rete mobile saranno 8 miliardi. Que-
sto panorama vede, dunque, la presenza
sempre maggiore di potenti dispositivi mo-
bili, computer connessi, sensori, Big Data,
analytic e servizi cloud, che modificano lo
scenario dell’industria, favorendo l’accele-
razione dell’innovazione e rivoluzionando i
modelli di business, influenzando in modo
significativo la società e i settori industriali.
Il CIOsaràDIO…
di
Vitaliano Vitale - Comitato tecnico Automazione Oggi
NIENTE DI MISTICO
È SOLO EVOLUZIONE.
ENTRA IN CAMPO IL
DIGITAL
INFORMATION
OFFICER. IL CHIEF
INFORMATION
OFFICER È IL NUOVO
ACCENTRATORE
DEI DATI
S
S
SI
sotto la lente
Il chief information officer (CIO) è dunque il
nuovo accentratore dei dati, ha cioè come
prima responsabilità la pianificazione sulla
base dell’analisi di questa enorme massa di
dati provenienti dall’engagement, dal so-
cial, dai sistemi operativi, dalla produzione
e da tutte le funzioni aziendali orizzontali
e verticali. Bella sfida eh? Dunque siamo al
titolo: il CIO sarà DIO (Digital Information
Officer). E questa diventa una sfida anche
per la funzione Risorse Umane, che dovrà
impegnarsi a formare, riqualificare o assu-
mere professionalità adeguate all’esigenza.
All’esigenza di prendere in considerazione
un universo molto più grande di quello cui
eravamo abituati. Mi rifaccio al tweet di An-
drea Gugliada, “… niente di mistico, è solo
evoluzione…”
È il futuro, ragazzi. Semplicemente.
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