APRILE 2017
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SPS ITALIA 2017
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SPS ITALIA 2017
Utilizzando il sistema di stoccaggio
dinamico RF8, il gruppo di traino è
in grado di prelevare cavo da bo-
bine del peso fino a 3 t. Il program-
matore gestisce fino a 10.000 cicli
di lavoro in automatico, arrivando
a produrre più di mille spezzoni/
ora. La tolleranza d’errore misura
è
±
0,5%. Nel caso di esigenze par-
ticolare è possibile integrare MTA
con altre macchine di produzione
dell’azienda stessa, quali gruppi di
traino e alimentatori. Si possono
scegliere diversi tipi di testata di ta-
glio per lavorare: cavi elettici, tubi
oleodinamici, tubi pneumatici e tubi
in plastica.
Metal Work
La gamma dei cilindri elettrici Metal
Work si è ulteriormente ampliata
con la realizzazione dell’asse elet-
trico a cinghia denominato Svak.
Si tratta di un’asse con struttura
a ‘cantilever’, in quanto il gruppo
motore e riduttore è solidale con il
carrello anziché essere montato a
un’estremità dell’estruso. L’applica-
zione tipica prevede che il carrello
sia fisso, mentre l’estruso che si
muova.Svak può essere utilizzato
sia in orizzontale sia in verticale,
ma l’impiego più frequente è in ap-
plicazioni verticali, per questo mo-
tivo il motore e fornito completo
di freno di stazionamento, in modo
che l’asse resti fermo anche quando
non e alimentato elettricamente.
Un’applicazione tipica prevede il
fissaggio sul portale elettrico ‘shak
gantry’, in modo da ottenere un ma-
nipolatore cartesiano x-y-z con ele-
vate prestazioni e rigidezza. Il pro-
dotto utilizza il sistema modulare
universale V-Lock, sia per il fissag-
gio del carrello al mondo esterno,
sia per fissare componenti all’e-
stremità dell’estruso. Quest’ultimo,
realizzato in alluminio anodizzato,
alloggia sui lati due guide temprate
e rettificate che scorrono su rotelle
con gioco registrabile solidali al car-
rello. Il movimento è ottenuto con
una cinghia dentata, completa di
sistema di tensionamento. Sul car-
rello sono inoltre presenti gli ugelli
per la lubrificazione delle guide. Per
questo prodotto si è optato per la
motorizzazione brushless con ridut-
tore di velocità a cinghia dentata
con rapporto tra le pulegge1:2; la
scelta mira a garantire ottime capa-
cità di carico senza rinunciare alla
dinamica e alla velocità tipiche di
questo prodotto.
Oltre alla motorizzazione standard
proposta a catalogo è possibile per-
sonalizzare il cilindro utilizzando al-
tri motori. La posizione di homing
viene individuata mediante un sen-
sore induttivo di prossimità incluso
nella fornitura. Tra gli accessori è
proposto un sistema di guida dei
cavi con catena portacavi e relativa
staffa di fissaggio.
Meth
L’azienda Meth progetta e costrui-
sce da oltre 35 anni trasformatori
monofase da 3,2 VA a 80 kVA, tra-
sformatori trifase da 100 VA a 1.000
kVA in bassa tensione (IP00, IP23,
IP55), autotrasformatori monofase
e trifase e reattanze trifase di filtro
e di commutazione.
Negli ultimi anni Meth ha continua-
mente sviluppato la propria pre-
senza sui mercati nazionali e inter-
nazionali implementando le proprie
linee di prodotti (trasformatori tri-
fase fino a 1.000 kVA) e investendo
nella certificazione di prodotto con
differenti marcature: UL, Enec, GL.
A partire da quest’anno la certifica-
zione UL si è estesa a due nuove
serie di prodotti: trasformatori tri-
fase (Industrial ControlTransformer)
approvati fino alla potenza nominale
di 80 kVA in classe H, autotrasfor-
matori trifase approvati fino a 345 A
(in genere equivalenti alla potenza
nominale di 250 kVA e potenza di
nucleo fino a 80 kVA) in classe H.
Mitsubishi Electric
Due delle più grandi sfide che de-
vono affrontare i produttori nel set-
tore manifatturiero riguardano l’eli-
minazione dell’errore umano e
l’aumento della velocità operativa.
Attraverso lo studio di questi due
punti fondamentali i produttori pos-
sono migliorare la qualità dei pro-
dotti e l’efficienza operativa, ridu-
cendo i costi. Per affrontare queste
sfide in Giappone è stato coniato il
termine ‘PokaYoke’, che tradotto si-
gnifica ‘evitare l’errore’. Attraverso
questo nuovo concetto vi è una
maggiore predisposizione nelle tec-
nologie di fabbrica per aumentare
la produzione, eliminando gli errori.
Questa nuova soluzione sviluppata
da Mitsubishi Electric è destinata
specificamente agli assemblatori,
che usano segnali visivi per identi-
ficare l’ordine in cui le parti devono
essere prelevate. Questo metodo
consente di automatizzare il pro-
cesso di assemblaggio, permet-
tendo di evitare errori sia del pro-
cesso di prelievo di parti di
montaggio, sia del caricamento
vassoio, aumentare la velocità di
montaggio, ottimizzare la pianifica-
zione delle risorse e ridurre le esi-
genze di formazione del personale
di produzione.
Attraverso la piattaforma integrata
del PLC iQ di Mitsubishi Electric è
possibile acquisire direttamente
nei sistemi di controllo i dati dalla
stazione di assemblaggio, in modo
che i dati riguardanti qualità e pre-
stazioni possano essere monitorati
anche ai vertici dell’organizzazione.
Inoltre, è possibile predisporre di
128 dispositivi Poka Yoke, che pos-
sono essere collegati a ogni master/
interfaccia. Fra i vantaggi tratti da
questa nuova tecnologia figurano la
possibilità di combinare la scalabi-
lità di sistema con un potente con-
trollo per l’automazione, di consen-
tire l’acquisizione diretta di dati di
montaggio per la gestione della pro-
duzione grazie all’interfaccia MES-IT
della Serie Q, di garantire un’elevata
velocità di comunicazione per il po-