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rmo
maggio 2016
progettazione e ingegnerizzazione
meccanica, elettronica e automa-
zione. La macchina proposta, com-
pleta di sistema di carico e scarico,
non supera infatti le dimensioni di
9,6 x 5,65 metri. Il laser in fibra è
un laser YB-fibra pompato a diodi
(lunghezza d’onda 1.070 nm), che
permette di ottenere una alta qua-
lità del raggio. Offre vantaggi im-
portanti in confronto al laser CO 2
in qualità di risparmio energetico,
costo di manutenzione minima, pos-
sibilità di lavorare più tipi di mate-
riali e in generale l’affidabilità di un
prodotto nel mercato in centinaia di
esemplari. Tra i vantaggi della nuova
FL3015 LU si può annoverare la pre-
senza di un meccanismo in carbonio
leggero e estremamente rigido per i
movimenti veloci e precisi della testa
laser (fino a 5g di accelerazione);
velocità di taglio più alte (particolar-
mente su spessori inferiori a 6 mm),
costi di gestione decisamente bassi.
Il taglio laser a fibra comporta un
costo più basso per pezzo e consente
di tagliare materiali più riflettenti;
vanta un’efficienza energetica tre
volte maggiore rispetto al laser al
CO 2 e non è necessaria la presenza
continua dell’operatore. Come di-
chiara orgoglioso Dejonckheere:
“Abbiamo costruito una macchina
taglio laser fibra molto dinamica e
veloce: al contrario di una macchina
standard dove c’è un letto fisso sotto
e un ponte sopra che si muove per
fare il taglio, è stato introdotto l’in-
novativo sistema dei braccetti che si
muove velocemente con una combi-
nazione di molti piccoli movimenti,
azionando la testa sulla lamiera; si
ottiene, così, una maggiore velocità
e precisione pur utilizzando motori
Una collaborazione di valore.
“Il know-how e l’esperienza maturata nei più svariati settori ci permettono
di produrre sistemi di azionamento efficienti che danno ai nostri clienti
numerosi vantaggi, come nel caso di Procon - racconta Emanuele Ra-
dice, area manager & engineering di Wittenstein - che per la produzione
della sua FL 3015 LU ha individuato tre fattori imprescindibili: rigidezza,
precisione e affidabilità”. Dopo aver fatto un accurato confronto con altre
aziende produttrici, Procon, come abbiamo visto nell’articolo, ha trovato
il suo partner in Wittenstein. Questa scelta è stata dettata dalla profes-
sionalità del supporto tecnico e commerciale che l’azienda tedesca ha
saputo offrire, oltre che, ovviamente, dalla qualità delle soluzioni. Per
questo impianto sono stati utilizzati riduttori epicicloidali coassiali serie
TP+ e riduttori angolari TPK+. “Sono riduttori a gioco ridotto - spiega
Radice - con cuscinetti particolarmente robusti, che possono sopportare
carichi anche molto elevati, garantendo la massima rigidezza. L’affidabi-
lità di tutti i componenti è essenziale per garantire il corretto movimento
e la massima precisione di tutta la lavorazione. Assieme alla Procon an-
cora in fase di progettazione, siamo infatti partiti dalle caratteristiche della
macchina utensile per scegliere la migliore soluzione che potesse garan-
tire le prestazioni cercate, senza sovradimensionare. Una collaborazione
di valore che ha dato risultati ottimali”.
Da sinistra: Amedeo Dalla Via, commerciale di
Wittenstein; Yves Dejonckheere proprietario di
Procon; Alessandra Suriano media relations &
communication manager di Wittenstein; Emanuele
Radice, area manager & engineering di Wittenstein.
A sinistra, il nuovo modello FL 3015 LU di Procon; a destra, la testa laser della macchina.