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Tecnologia

SPECIALE SUPPLEMENTO

SPECIALE SUPPLEMENTO CC-LINK IE

FIELDBUS & NETWORKS MAGGIO 2016

87

tare un traffico di rete non strettamente relativo ai

dati di controllo. CC-Link IE garantisce anche questa

funzionalità, grazie alla capacità di incapsulare pac-

chetti TCP/IP (UDP/IP) da trasmettere lungo la rete,

consentendo così a questo tipo di informazioni di

attraversare indisturbate il sistema CC-Link IE stesso.

CC-Link IE offre inoltre una notevole flessibilità nelle

applicazioni, poiché supporta diversi tipi di proto-

collo sulla medesima rete. Questa caratteristica per-

mette di ridurre i costi dei sistemi e di facilitarne, allo

stesso tempo, la manutenzione. Oltre al controllo di

ingressi e uscite standard, questa tecnologia offre

anche funzioni di sicurezza (conformi al livello SIL3),

controllo del movimento e capacità di gestione ener-

getica, tutto sullo stesso cavo. L’associazione Clpa è

così in grado di offrire un’architettura di rete vantag-

giosa dal punto di vista dei costi, semplificata e priva

di strutture gerarchiche, capace quindi di rispondere

alle esigenze della quasi totalità delle applicazioni nel

campo della produzione discreta.

Quando si tratta di dover utilizzare efficacemente la

rete, ancora una volta si pone l’accento sulla sempli-

cità. Il metodo fondamentale di comunicazione usato

da CC-Link IE si basa su di unmodello amemoria con-

divisa, che è stato mutuato dal protocollo fieldbus

CC-Link. Tutta l’esperienza e la competenzamaturate

da ingegneri e tecnici che hanno lavorato sui fieldbus

potranno quindi applicarsi facilmente anche a CC-

Link IE. In parole semplici, tutti i dispositivi presenti

sulla rete occupano un’area della memoria del con-

trollore. Per instaurare una comunicazione con uno di

essi, è sufficiente cambiare il valore dei dati nell’area

corrispondente al dispositivo in questione. La rete, a

sua volta, gestisce automaticamente il traffico attra-

verso una comunicazione‘ciclica’standard (sincrona).

Il medesimo processo si applica, in senso inverso, per

le comunicazioni che vanno dai vari dispositivi verso

il controllore. Nel caso di eventi imprevisti ad alta

priorità, come gli allarmi, o di trasmissioni acicliche a

bassa priorità, quali le informazioni di diagnostica, si

usa invece un metodo alternativo di comunicazione

‘transitoria’(asincrona). La tecnologia è stata proget-

tata in modo tale che il traffico transitorio, pur se a li-

velli elevati, non abbia impatto alcuno sulla regolarità

della comunicazione ciclica deterministica. Di conse-

guenza, le normali funzioni di sistema non vengono

minimamente compromesse e la scansione ciclica

si mantiene così completamente deterministica. La

progettazione di un sistema è solitamente condi-

zionata dalla disponibilità di strumenti di sviluppo

efficienti e tali da ridurre al minimo il tempo di lavoro

richiesto e, quindi, il costo. CC-Link IE agevola questo

processo attraverso i file ‘CSP+’ (dove l’acronimo sta

per CC-Link SystemProfile), che definiscono ogni tipo

di dispositivo: vengono messi a disposizione da cia-

scun produttore di dispositivi e sono richiesti come

parte integrante delle prove di conformità definite

dalla Clpa. Si viene così a creare un vasto catalogo

di dispositivi da poter combinare per ottenere una

rapida progettazione del sistema e una sua altret-

tanto agilemanutenzione. Essendo una caratteristica

tipica della maggior parte dei protocolli Ethernet

industriali, come affermato in precedenza, anche

CC-Link IE è intrinsecamente deterministico. Que-

sta caratteristica è ottenuta attraverso un metodo

token passing, ossia una tecnica di‘passaggio del te-

stimone’ che consente un funzionamento affidabile

del sistema. Grazie a ciò, i tempi di scansione della

rete si riducono a poche decine di microsecondi, in

base alla dimensione del sistema stesso e alla sua

configurazione. CC-Link IE è anche predisposto per

utilizzare dei controllori ridondanti, inmodo tale che

l’eventuale guasto di uno di essi non si traduca ne-

cessariamente in una perdita di produzione. Tutto

quanto abbiamo detto finora presuppone che un

dato dispositivo comunichi direttamente all’interno

di una rete CC-Link IE. Tuttavia, alcuni produttori di

dispositivi stanno ancora utilizzando piattaforme di

comunicazione che supportano, a livello fisico, una

trasmissione a 100 Mbps. Ciò non preclude loro la

possibilità di avvalersi dei vantaggi di CC-Link IE. L’as-

sociazione Clpa, infatti, propone la tecnologia Slmp

(Seamless Message Protocol) per risolvere esatta-

mente questo tipo di situazione. In parole povere,

un dispositivo con interfaccia Ethernet a 100 Mbit, in

cui si implementa un livello di applicazione Slmp, è in

grado di comunicare con la rete CC-Link IE attraverso

un gateway. Ciò significa che quasi tutti i dispositivi

dotati di connettività Ethernet possono, in questo

modo, collegarsi a una rete CC-Link IE. Tale approccio

permette pertanti a tutti i produttori di dispositivi

Ethernet di offrire comunque il supporto CC-Link IE

senza dover intraprendere alcun nuovo sviluppo har-

dware. L’ultimo capitolo del nostro racconto riguarda

la capacità di garantire l’interoperabilità all’interno

di una vasta gamma di dispositivi prodotti da terze

Ethernet

Information

communication

Distributed control

Field control

EnterpriseLevel

ControllerLevel

DeviceLevel

Seamless

data

communication

Data

capacity

Real time

performance

Extensive

Non-

Deterministic

Compact Deterministic

> Schema a piramide dell’architettura di rete