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SETTEMBRE 2014
FIELDBUS & NETWORKS
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Cover story
Phoenix Contact
Applicazioni secondo
IEC 61850
Nelle situazioni in cui il campo
applicativo delle tipologie di pro-
dotto fin qui descritte non è carat-
terizzato da condizioni ‘normali’,
ossia quelle tipiche del mondo
industriale, potrebbe risultare ne-
cessario ricorrere a dispositivi con
caratteristiche tecniche dedicate
e specifiche. È il caso, per esem-
pio, della componentistica per
infrastruttura Ethernet destinata
a essere integrata nei sistemi di
automazione per sottostazioni
elettriche. Questo è un ambito
molto specifico e dalle valenze
strategiche: basti pensare alle
conseguenze, economiche e non
solo, di un blackout nella forni-
tura di energia, non trascurabile
in termini di durata temporale o di
estensione del bacino di utenza.
Per questo, le particolari esigenze
tecniche dei sistemi di automa-
zione per sottostazioni elettriche
sono oggetto di descrizione e co-
difica in una serie dedicata di norme internazionali, definite nella
normativa IEC 61850, che raggruppate sotto il titolo comune di
Communication networks and systems for power utility automation
le indicazioni determinanti l’attuale standard di riferimento per il
settore. Questa serie di norme definisce un modello dati astratto che
può poi essere ‘mappato’ su vari protocolli (MMS, Goose, Sample Va-
lues, ecc.) usati su reti TCP/IP. Tra gli aspetti presi in considerazione
all’interno della norma IEC 61850 vi sono anche le caratteristiche
tecniche dei dispositivi utilizzati nell’ambito della produzione e distri-
buzione di energia, che devono necessariamente essere particolari
visto il loro normale posizionamento nelle vicinanze di sistemi per
il trasporto di energia con valori di tensione/corrente molto elevati.
Tecnologia primaria e secondaria
Le infrastrutture e i dispositivi direttamente deputati alla produzione
e al trasporto dell’energia sono normalmente definiti come ‘tecnolo-
gia primaria’, mentre il comando e il controllo di questa tecnologia
primaria è realizzato attraverso opportuni apparati intelligenti che
vanno sotto il nome di ‘tecnologia secondaria’. Normalmente queste
due tipologie di tecnologia sono localizzate in campo in spazi che,
se non condivisi, sono comunque estremamente ravvicinati e che
normalmente non sono provvisti di sistemi né di climatizzazione, né
di monitoraggio, dato che si attende che essi siano caratterizzati da
un funzionamento continuo, che dura per molti anni senza alcuna
necessità di manutenzione.
I
moduli FL RED 200xE sono dispositivi destinati a consentire la gestione della
ridondanza di rete secondo il protocollo PRP (Parallel Redundancy Protocol),
ai sensi della norma IEC 62439-3. Per tale ragione, ogni dispositivo dispone di
tre porte di connessione, una lato DAN (dispositivo che trasmette o riceve i dati
di comunicazione verso/dal RedBox) e due per il collegamento ai due percorsi di
ridondanza.
La porta di collegamento lato DAN è sempre con connessione RJ45, mentre per
quel che riguarda le porte lato ridondanza esistono due versioni del dispositi-
vo, una con due connessioni RJ45, la seconda con due connessioni di tipo LC
per fibre ottiche di tipo multimode. Una robusta custodia metallica, un range di
temperatura di utilizzo esteso (da -40 a 70 °C), una tensione di alimentazione da
18 a 58 Vc.c. e la rispondenza alle norme IEC 61850-3 e Ieee 1613 completano la
panoramica tecnica del prodotto.
FL RED 200XE: RIDONDANZA SECONDO PRP
I moduli FL RED 200xE
consentono la gestione della
ridondanza di rete secondo il
protocollo PRP
L’offerta di Phoenix Contact destinata alle reti Industrial Ethernet non si limita a componenti
hardware, ma comprende anche strumenti come l’applicativo FL View, per la conÀgurazione e
gestione di reti cablate o wireless
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