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Automazione e Strumentazione

n

Settembre 2015

software DI supervisione

speciale

71

privata di casa o dell’ufficio.

In genere le solu-

zioni di telecontrollo VPN si completano con Ser-

ver VPN.

Nei sistemi di telecontrollo con esigenze di sicu-

rezza ancora maggiori possono essere utilizzate

anche reti APN (Access Point Name) pubbliche o

private che permettono la gestione e il controllo in

loco di dispositivi e la comunicazione da remoto

di parametri, comandi e misure rilevate.

Telecontrollo e Cloud

Se è l’accesso in tempo reale a una grande quantità

di informazioni il fattore critico di un sistema, oggi

è possibile sfruttare sistemi di supervisione vir-

tualizzati e servizi di telecontrollo basati su cloud.

Il Cloud Computing prevede il passaggio da un

approccio basato su architettura IT a un approc-

cio basato sui servizi IT. Con l’approccio Cloud

il cliente finale non installa software specifico su

macchine locali, mentre si affida ad applicazioni

sul lato server offerte da fornitori di servizi.

La disponibilità di sistemi Scada Cloud-based

è attraente in termini di minori investimenti har-

dware e di facile reperibilità dei dati. D’altra parte

le perplessità legate al Cloud Computing non sono

trascurabili e riguardano la questione della sicu-

rezza (il cloud computing aumenta la possibilità di

malware e accessi non protetti alle reti) e la scelta

di dati o applicazioni da collocare nella nuvola. I

sistemi di telecontrollo possono comunque bene-

ficiare dei riconosciuti vantaggi del Cloud quali

maggiore agilità, disponibilità di operazioni rapide

e riduzione dei costi hardware, a patto di imple-

mentare architetture di rete e sistemi di protezione

opportunamente progettati.

Telecontrollo e IoT

Anche l’Internet of Things (IoT) si adatta in modo

efficace ai sistemi di telecontrollo, in particolare

a quelli con architettura distribuita dove possono

essere utilizzati diversi sistemi di comunicazione

per integrare e controllare sensoristica disomo-

genea.

L’IoT permettere l’aggiunta di nuovi

sensori e attuatori con un costo di installazione

estremamente limitato, impiegando il wireless

come sistema di comunicazione di riferimento.

In questo modo i singoli dispositivi e le sottoreti

diventano “provider” che pubblicano i loro ser-

vizi sottoscritti da diversi “consumer” in modalità

trasparente. I device possono essere a loro volta

degli utilizzatori (prosumer). La singola funzione

diventa una applicazione verticale. Il telecon-

trollo in chiave IoT assicura quindi l’ottimizza-

zione delle infrastrutture e delle comunicazioni,

ponendo il focus sull’applicazione verticale e non

sul criterio di attuazione dei meccanismi e di rac-

colta delle informazioni.

Efficienza Energetica

Nell’ambito delle reti elettriche, le misure delle

grandezze operative di rete trattate dagli Scada/

EMS (Energy Management System) sono fornite

dagli apparati RTU (Remote Terminal Unit) e tra-

smessi ai centri di controllo con l’ausilio di proto-

colli di comunicazione specifici quali IEC 60870-

5-104 e IEC 60870-5-101.

In termini di Energy Management ed efficienza

energica, gli Scada consentono alle utility di rac-

cogliere, immagazzinare e analizzare dati pro-

venienti da migliaia di punti di raccolta dati, di

modellare le reti, di simulare operazioni, di evi-

denziare e prevenire i guasti, e di partecipare

infine ai mercati energetici e alla gestione delle

Smart grid e Smart City.

Monitorare i consumi

energetici, disporre di dati trasparenti e adot-

tare le strategie di efficienza energetica sono

processi che richiedono avanzate tecnologie

Scada oriented.

Oltre agli aspetti di sicurezza e

controllo vanno tenuti in conto gli aspetti di scam-

bio e circolazione dei dati. Un esempio signifi-

cativo è dato dal protocollo DNP3 (Distributed

Network Protocol) e dello standard IEC 61850 che

trovano applicazione soprattutto nell’automazione

di sottostazioni, cabine di trasformazione e sistemi

di controllo.

Telecontrollo e Smart City

Una Smart City adotta dinamicamente decisioni

sulla base di enormi quantità di informazioni che

variano continuamente. Situazione del traffico,

condizioni meteo, domanda e consumo di ener-

gia, inquinamento atmosferico, disponibilità di

parcheggi e mezzi pubblici, servizi di nettezza

urbana sono solo alcuni esempi delle innumere-

voli informazioni che, adeguatamente processate e

correlate, permettono alla città intelligente di rie-

quilibrarsi istante per istante. Per acquisire queste

migliaia e migliaia di dati dal tessuto urbano e per

processarle si deve rendere la città del tutto simile

a un organismo sensoriale (City Sensing).

Senza un’adeguata piattaforma di supervisione

e telecontrollo, il sistema City Sensing sarebbe

impossibilitato a prendere decisioni che ne cor-

reggano comportamenti errati.

La predisposi-

zione di una rete capillare che acquisisca segnali

dal campo, che possa azionare dispositivi e cor-

relare intelligentemente milioni di informazioni

richiede l’integrazione di differenti tecnologie di

telecomunicazione (reti di sensori, reti wireless,

reti cablate) e di acquisizione dati provenienti da

dispositivi eterogenei. Le informazioni vanno

quindi strutturate e standardizzate con sistemi di

supervisione e telecontrollo concepiti per auto-

matizzare le operazioni in un contesto articolato e

fortemente interdipendente.

n

l’integrazione

di servizi e

tecnologie ICT

produce scenari

innovativi