Automazione e Strumentazione
n
Settembre 2015
software DI supervisione
speciale
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privata di casa o dell’ufficio.
In genere le solu-
zioni di telecontrollo VPN si completano con Ser-
ver VPN.
Nei sistemi di telecontrollo con esigenze di sicu-
rezza ancora maggiori possono essere utilizzate
anche reti APN (Access Point Name) pubbliche o
private che permettono la gestione e il controllo in
loco di dispositivi e la comunicazione da remoto
di parametri, comandi e misure rilevate.
Telecontrollo e Cloud
Se è l’accesso in tempo reale a una grande quantità
di informazioni il fattore critico di un sistema, oggi
è possibile sfruttare sistemi di supervisione vir-
tualizzati e servizi di telecontrollo basati su cloud.
Il Cloud Computing prevede il passaggio da un
approccio basato su architettura IT a un approc-
cio basato sui servizi IT. Con l’approccio Cloud
il cliente finale non installa software specifico su
macchine locali, mentre si affida ad applicazioni
sul lato server offerte da fornitori di servizi.
La disponibilità di sistemi Scada Cloud-based
è attraente in termini di minori investimenti har-
dware e di facile reperibilità dei dati. D’altra parte
le perplessità legate al Cloud Computing non sono
trascurabili e riguardano la questione della sicu-
rezza (il cloud computing aumenta la possibilità di
malware e accessi non protetti alle reti) e la scelta
di dati o applicazioni da collocare nella nuvola. I
sistemi di telecontrollo possono comunque bene-
ficiare dei riconosciuti vantaggi del Cloud quali
maggiore agilità, disponibilità di operazioni rapide
e riduzione dei costi hardware, a patto di imple-
mentare architetture di rete e sistemi di protezione
opportunamente progettati.
Telecontrollo e IoT
Anche l’Internet of Things (IoT) si adatta in modo
efficace ai sistemi di telecontrollo, in particolare
a quelli con architettura distribuita dove possono
essere utilizzati diversi sistemi di comunicazione
per integrare e controllare sensoristica disomo-
genea.
L’IoT permettere l’aggiunta di nuovi
sensori e attuatori con un costo di installazione
estremamente limitato, impiegando il wireless
come sistema di comunicazione di riferimento.
In questo modo i singoli dispositivi e le sottoreti
diventano “provider” che pubblicano i loro ser-
vizi sottoscritti da diversi “consumer” in modalità
trasparente. I device possono essere a loro volta
degli utilizzatori (prosumer). La singola funzione
diventa una applicazione verticale. Il telecon-
trollo in chiave IoT assicura quindi l’ottimizza-
zione delle infrastrutture e delle comunicazioni,
ponendo il focus sull’applicazione verticale e non
sul criterio di attuazione dei meccanismi e di rac-
colta delle informazioni.
Efficienza Energetica
Nell’ambito delle reti elettriche, le misure delle
grandezze operative di rete trattate dagli Scada/
EMS (Energy Management System) sono fornite
dagli apparati RTU (Remote Terminal Unit) e tra-
smessi ai centri di controllo con l’ausilio di proto-
colli di comunicazione specifici quali IEC 60870-
5-104 e IEC 60870-5-101.
In termini di Energy Management ed efficienza
energica, gli Scada consentono alle utility di rac-
cogliere, immagazzinare e analizzare dati pro-
venienti da migliaia di punti di raccolta dati, di
modellare le reti, di simulare operazioni, di evi-
denziare e prevenire i guasti, e di partecipare
infine ai mercati energetici e alla gestione delle
Smart grid e Smart City.
Monitorare i consumi
energetici, disporre di dati trasparenti e adot-
tare le strategie di efficienza energetica sono
processi che richiedono avanzate tecnologie
Scada oriented.
Oltre agli aspetti di sicurezza e
controllo vanno tenuti in conto gli aspetti di scam-
bio e circolazione dei dati. Un esempio signifi-
cativo è dato dal protocollo DNP3 (Distributed
Network Protocol) e dello standard IEC 61850 che
trovano applicazione soprattutto nell’automazione
di sottostazioni, cabine di trasformazione e sistemi
di controllo.
Telecontrollo e Smart City
Una Smart City adotta dinamicamente decisioni
sulla base di enormi quantità di informazioni che
variano continuamente. Situazione del traffico,
condizioni meteo, domanda e consumo di ener-
gia, inquinamento atmosferico, disponibilità di
parcheggi e mezzi pubblici, servizi di nettezza
urbana sono solo alcuni esempi delle innumere-
voli informazioni che, adeguatamente processate e
correlate, permettono alla città intelligente di rie-
quilibrarsi istante per istante. Per acquisire queste
migliaia e migliaia di dati dal tessuto urbano e per
processarle si deve rendere la città del tutto simile
a un organismo sensoriale (City Sensing).
Senza un’adeguata piattaforma di supervisione
e telecontrollo, il sistema City Sensing sarebbe
impossibilitato a prendere decisioni che ne cor-
reggano comportamenti errati.
La predisposi-
zione di una rete capillare che acquisisca segnali
dal campo, che possa azionare dispositivi e cor-
relare intelligentemente milioni di informazioni
richiede l’integrazione di differenti tecnologie di
telecomunicazione (reti di sensori, reti wireless,
reti cablate) e di acquisizione dati provenienti da
dispositivi eterogenei. Le informazioni vanno
quindi strutturate e standardizzate con sistemi di
supervisione e telecontrollo concepiti per auto-
matizzare le operazioni in un contesto articolato e
fortemente interdipendente.
n
‘
l’integrazione
di servizi e
tecnologie ICT
produce scenari
innovativi