Table of Contents Table of Contents
Previous Page  66 / 100 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 66 / 100 Next Page
Page Background

Settembre 2016

Automazione e Strumentazione

TRASPORTI

applicazioni

66

Ma a che punto siamo in Italia?

Lo abbiamo

chiesto a

Guido Porro, Managing Director

di Dassault Systèmes in Italia e nella zona

EuroMed

. “Sia per Faraday Future che per

Dassault Systèmes è evidente come il rap-

porto fra persone e automobili sia a un punto di

svolta”, sottolinea Porro. “

Anche in Italia c’è

grande fermento sui temi dell’auto elettrica.

Lo vediamo incontrando ogni giorno OEM,

supplier, centri di ricerca e università, perché

gli attori tradizionali si trovano a confrontarsi

con nuovi player che portano una concezione

dell’automobile come puro oggetto di consumo,

quasi un gadget che integra diverse funziona-

lità, tra le quali, ma non unica, la sostenibilità e

la mobilità di persone e cose”.

“Questa è una sfida eccezionale per la creatività

italiana”, riprende con entusiasmo Guido Porro,

“e la tecnologia Dassault Systèmes, già presente

massicciamente nel mondo automotive italiano,

diventerà un fattore abilitante di questo rinnova-

mento di prospettiva. Come nel caso di Faraday

Future, in cui sono state determinanti le soluzioni

di Dassault Systèmes

‘Target Zero Defect’

e

‘Smart Safe & Connected’

”.

In Italia il mercato dell’auto elettrica è partito

nel 2009, in un momento di particolare sof-

ferenza per l’automotive, che tra il 2007 ed il

2014 ha visto le vendite dimezzate. Ciò nono-

stante,

nel 2014 sono state vendute più di 21

mila auto elettriche

(+25% rispetto al 2013),

quasi totalmente ibride. Ad oggi le auto elettri-

che immatricolate nel nostro Paese sono circa

60 mila unità. Analizzando il trend e rapportan-

dolo con le auto immatricolate nel 2014 in Italia

(1 milione e 300 mila unità) emerge un futuro

ricco di traguardi importanti per l’automobile

elettrica anche in Italia.

Azzerare i difetti

‘Target Zero Defect’

è un’esperienza della

piattaforma 3DExperience che offre un

ambiente collaborativo integrato e aperto, con-

cepito per azzerare i difetti lungo l’intero ciclo

di sviluppo dei prodotti, prevenendo il rischio di

costosi ritiri o richiami. Fra le altre aziende che

hanno adottato la piattaforma 3DExperience

di Dassault Systèmes spiccano

realtà innova-

tive come Tesla Motors

, casa automobilistica

californiana all’avanguardia nello sviluppo di

auto elettriche. L’azienda è stata fondata nel

2003 da alcuni ingegneri della Silicon Valley

che volevano dimostrare come i veicoli elet-

trici non dovessero essere necessariamente sca-

tole di latta, lente e bruttine, con un’autonomia

limitata. Il risultato più recente del loro lavoro

è

l’elegante berlina Model S

: da 0 a 100 km/h

in 4,4 secondi, velocità massima di 210 km/h e,

soprattutto,

480 km di autonomia

.

Le case automobilistiche e i loro fornitori

devono introdurre sul mercato nuove tecnolo-

gie e funzionalità in tempi brevissimi, gestendo

nel contempo una crescente complessità nello

sviluppo dei processi e dei veicoli. Connet-

tendo e gestendo tutti gli addetti degli OEM e

dei fornitori in una piattaforma collaborativa

unificata, l’azienda può individuare tempesti-

vamente potenziali errori, riducendo i costi di

sviluppo. Nella realtà, però, molti processi sono

ancora scollegati. ‘Target Zero Defect’ offre un

approccio globale per raccogliere e sfruttare il

patrimonio di conoscenze di un’azienda, inte-

grando le attività di progettazione, ingegneria

e produzione dell’intero

ecosistema di partner

e fornitori

in un ambiente collaborativo dina-

mico per lo sviluppo dei prodotti. La soluzione

offre strumenti ad alte prestazioni per la proget-

tazione e la simulazione virtuale in tutte le fasi

di sviluppo, dalla progettazione concettuale alla

fabbrica digitale, gestendo anche il telaio, la

trasmissione, gli interni e la scocca. Tra gli ele-

menti chiave di ‘Target Zero Defect’ spiccano

le funzionalità di ingegneria dei sistemi che

garantiscono la progettazione, la simulazione

e la convalida virtuale di sistemi e compo-

nenti complessi degli autoveicoli.

“Invece di

intervenire a posteriori per correggere eventuali

problemi, il settore dei trasporti ha bisogno di

eliminare i difetti a monte, sfruttando appieno il

patrimonio di conoscenze e tracciando i costi,”

ha dichiarato

Monica Menghini, Executive

Vice President, Industry & Marketing, Das-

sault Systèmes

. “Il concetto fondamentale è

‘Smart, Safe & Connected Car’ è una nuova esperienza per l’industria automobilistica:

una soluzione che consente alle aziende di velocizzare lo sviluppo di sistemi embedded nel rispetto

delle norme di sicurezza ISO26262 e della conformità Autosar