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Settembre 2016

Automazione e Strumentazione

SICUREZZA

approfondimenti

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Perché avvenga un’esplosione, in una

miniera o in un impianto industriale, tre

fattori devono essere presenti insieme:

ossigeno, gas o polveri infiammabili e una scin-

tilla di innesco. Tutti i metodi fondamentali per

la protezione contro le esplosioni sono derivati da

questi tre fattori. Essi sono suddivisi in tre tipolo-

gie principali: la

protezione primaria

è quella di

impedire la formazione di un’atmosfera esplosiva

pericolosa, per esempio tramite la ventilazione o

l’estrazione. La

protezione secondaria

esclude

la possibilità che una scintilla possa causare l’e-

splosione di una miscela gas-aria potenzialmente

pericolosa. La

protezione terziaria

limita solo

gli effetti causati da una potenziale esplosione.

La classificazione

Per tutte le apparecchiature elettro-

niche esiste generalmente

il rischio

di generare scintille all’interno dei

dispositivi

. I tipi di protezione esistenti

inibiscono la generazione di scintille

oppure impediscono loro di entrare

in contatto con l’atmosfera esplosiva

oppure ne limitano l’energia. Le pos-

sibilità costruttive per i trasmettitori di

pressione sono, ad esempio, l’incapsu-

lamento dei componenti elettronici con

olio o sabbia (tipo di protezione ‘Ex m’)

o la custodia antideflagrante (‘Ex d’).

Per ‘Sicurezza intrinseca (Ex i)’ s’in-

tende invece una soluzione elettro-

nica. Essa si basa sulla riduzione dell’energia

in un componente, in questo caso nel trasmet-

titore, in modo che sia sempre sotto l’energia

minima di innesco di un’atmosfera esplosiva.

Quella denominata ‘Ex i’ e gli altri tipi di prote-

zione sono soggetti in tutto il mondo a varie nor-

mative. In Europa è vigente la direttiva

Atex 94/9/

CE

. La marchiatura dello strumento conforme agli

standard indica per quali aree Ex il prodotto speci-

fico è approvato. Il trasmettitore di pressione Wika

mostrato di seguito (

υ

figura 2

) è uno strumento

a sicurezza intrinseca che può essere utilizzato in

Stefan Heusel

Nell’industria dei costruttori di macchine, oltre

alle macchine stesse, i produttori esportano verso

i mercati globali anche gli standard di sicurezza.

Per questo motivo, il tipo di protezione ‘a sicurezza

intrinseca (Ex i)’, che è predominante in Europa, sta

aumentando la sua presenza in tutto il mondo. In caso

di manutenzione o sostituzione, gli strumenti di misura

di questa categoria non hanno bisogno di nessun’altra

misura protettiva. Questo è molto conveniente per

l’utilizzatore. C’è comunque un’altra sfida che non può

essere sottostimata: la prova di sicurezza intrinseca.

IL TRASMETTITORE WIKA IS-3 E LA SICUREZZA INTRINSECA

La prova di sicurezza intrinseca

per i trasmettitori di pressione

A FIL DI RETE

www.wika.it

L’AUTORE

S. Heusel, Product Manager,

Company Division Industrial

Instrumentation, Wika

Figura 1 – Per i dispositivi destinati al settore petrolchimico,

è prassi comune tenere conto già in sede di progetto

del probabile utilizzo in area a rischio di esplosione

Figura 2 - Marchiatura di un trasmettitore di pressione a sicurezza intrinseca