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Luglio/Agosto 2014
Automazione e Strumentazione
14
MOTION
Per il motion è l’ora della sicurezza
In due tappe – una a Bologna il 18 giugno e una a Milano il 2
luglio –, che hanno suscitato l’interesse di oltre 150 partecipanti,
l’evento “SafeMotion experience” ha messo insieme le espe-
rienze di B&R, Heidenhain e Comau nel segno della sicurezza.
Le tre aziende hanno attivato, ormai da qualche tempo, una col-
laborazione commerciale e tecnologica che vede fondere l’espe-
rienza di un produttore di encoder, un fornitore di componenti
e sistemi di automazione e un costruttore di macchine e robot.
Oscar Arienti ha illustrato l’offerta di Heidenhain di soluzioni per
il feedback del motore (encoder e sistemi di misura). “La sicu-
rezza è ottenuta tradizionamente con la ridondanza hardware.
Noi abbiamo creato una soluzione diversa che sfrutta un unico
encoder assoluto e una trasmissione Endat.22”.
Marzio Grattieri ha presentato la filosofia di B&R. “Integriamo
la sicurezza nei nostri sistemi già da parecchi anni”. Con la tec-
nologia B&R è possibile programmare la reazione del sistema
alla pressione del fungo di emergenza o alla violazione di una
barriera di sicurezza. Il passo successivo è stato garantire la sicu-
rezza non solo sul singolo asse, ma su un sistema di assi come
per esempio un braccio robotico.
Alessio Cocchi ha raccontato come Comau, grazie all’utilizzo di
componenti Heidenhain e B&R, sia riuscita a realizzare un robot
antropomorfo in versione safe. In primo luogo il sistema garan-
tisce che il robot non esce dalla propria area di lavoro. Di con-
seguenza l’area di lavoro del robot non deve più essere protetta
da una gabbia e le celle robotizzate possono così essere rese
più compatte. Per quanto riguarda invece le possibili violazioni
dell’area di lavoro da parte dell’operatore, la cella di lavoro
viene divisa (virtualmente) in zone con diversi gradi di criticità e
il robot reagisce in maniera diversa a seconda della gravità della
violazione; ad esempio l’intrusione in una zona di sicurezza non
critica non determina necessariamente l’arresto della macchina,
ma la riduzione della velocità, senza nessuna rinuncia alla sicu-
rezza. “È un primo step per una nuova visione della coopera-
zione uomo-macchina”, ha spiegato Cocchi. “In futuro il robot
sarà in grado anche di arretrare”.
Le giornate sono state arricchite anche dalla presenza di un
esperto iCEpi, riconosciuto ente italiano dedicato alla certifica-
zione, che ha animato l’apertura e chiusura delle sessioni e ha
fornito alla platea importanti informazioni, oltre a consigli pra-
tici, per l’adeguamento alle normative in materia di sicurezza.
CONNESSIONI
RS Components amplia l’offerta
di prodotti Phoenix Contact
RS Components ha ampliato la propria offerta destinata a manutentori e installatori
di apparecchiature elettriche e di automazione con la disponibilità a magazzino di
migliaia di nuovi prodotti Phoenix Contact, di cui è distributore globale autorizzato.
Disponibile tramite RS in Europa e in Asia, l’assortimento comprende connettori
per circuito stampato, morsetti, morsetti componibili per guide DIN, moduli per il
condizionamento dei segnali, relè, relè di interfaccia, PLC, alimentatori e molte altre
tipologie di prodotto.
DESIGN
Innovazione distribuita
e nuovi materiali nel futuro del manufacturing
A margine del World Manufacturing Forum, Jordan Brandt,
Technology futurist di Autodesk, ha illustrato la propria visione
del futuro del manifatturiero. Un punto di vista interessante perché
proposto da chi è quotidianamente a contatto con le esperienze
più innovative e deve contemporaneamente saper leggerne le
direttrici future per poterle anticipare.
A supporto dei cambiamenti già in atto, che vedono un parziale
rientro della produzione nelle economie sviluppate (il cosiddetto
reshoring) e la nascita di fabbriche sempre più “smart”, piccole
e distribuite, Brandt ha illustrato la centralità del Cloud come
piattaforma diffusa per la collaborazione nella progettazione
dei prodotti. Ha poi spiegato come l’integrazione pervasiva
dei sensori e l’internet delle cose sia causa (e sintomo) di un
cambiamento del business model delle aziende manifatturiere,
che cercano di estendere il proprio raggio di azione oltre il
momento della vendita dell’oggetto, trasformandosi in provider di
servizi collegati ai prodotti venduti.
Secondo Brandt “software, hardware e materiali innovativi
saranno i tre protagonisti dell’innovazione”.
Un ruolo importante è quello che stanno giocando le stampanti
3D, un business nel quale Autodesk ha scelto di entrare in prima
persona con l’obiettivo di diventare l’“Android della stampa 3D”.
Le tecniche di additive manufacturing stanno consentendo lo
sviluppo di prodotti dotati di strutture precedentemente impossibili
da realizzare. “Lo stesso cambio di paradigma – ha sottolineato
Brandt – lo vedremo per la progettazione: in futuro gli uomini
progetteranno il sistema che le macchine useranno per progettare
i prodotti”. Lo sviluppo del design quindi passerà alle macchine
che saranno in grado di utilizzare logiche progettuali che
superano i limiti posti all’uomo dalle proprie capacità.
Franco Canna
VISIONE
Accordo strategico
tra Datalogic e B&R per la visione industriale
Datalogic e B&R hanno recentemente formalizzato un
accordo che prevede l’utilizzo degli Automation PC 910
di B&R insieme alla nuova generazione di processori di
visione Datalogic UX.
I processori di visione Datalogic forniscono le migliori
prestazioni nell’elaborazione delle immagini, con
supporto multi-camera. Equipaggiati con gli evoluti
processori Intel Core i di terza generazione e con una
vasta gamma di interfacce video, gli Automation PC 910
B&R sono ideali per le applicazioni dove ad esempio è
richiesto di effettuare lettura e analisi ad alte velocità e
risoluzione. Combinati con il potente software Impact di
Datalogic, il computer di visione è in grado di gestire fino
a 4 telecamere USB.
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