Maggio 2017
Automazione e Strumentazione
NORMATIVE
approfondimenti
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zione contro le sovracorrenti con caratteristiche
nominali più basse.
Per determinare l’SCCR delle apparecchiature è
necessario prendere in considerazione tre fattori
principali: l’SCCR dei componenti, il potere di
interruzione dei dispositivi di protezione contro
le sovracorrenti e l’effetto dei dispositivi limita-
tori di corrente del circuito feeder. Le marcature
dei prodotti o le istruzioni di installazione del
costruttore forniscono l’SCCR dei componenti,
mentre i poteri di interruzione possono essere
reperiti sulla targa dei dispositivi di protezione
contro le sovracorrenti.
Secondo quanto previsto dalla norma UL 508A
SB4.3, i dispositivi limitatori di corrente presenti
nel circuito feeder possono essere utilizzati per
elevare le caratteristiche nominali dei compo-
nenti dei branch circuit. Il valore della corrente
di picco limitata di un limitatore di sovracorrente
presente nel circuito feeder dev’essere confron-
tato con l’SCCR del componente del branch cir-
cuit a valle. Se il valore di picco della corrente
limitata del feeder - in corrispondenza della cor-
rente di cortocircuito presunta - è minore o uguale
all’SCCR del componente nel branch, quest’ul-
timo
può essere aumentato al valore della cor-
rente di cortocircuito presunta
.
Per i fusibili, non è possibile utilizzare i dati di
corrente limitata dichiarati dai costruttori; infatti,
i fusibili sono intercambiabili e non c’è alcuna
garanzia che un fusibile venga sostituito con uno
identico. Invece, per gli interruttori contrasse-
gnati come current limiter,
possono essere utiliz-
zati i dati della corrente limitata dichiarati dai
costruttori
.
È possibile migliorare l’ SCCR di un contattore,
di un relè di sovraccarico, di un inverter o di
qualsiasi altro componente del branch circuit con
le modalità prescritte; tuttavia non è possibile
migliorare il potere di interruzione degli interrut-
tori automatici, dei fusibili, o l’ SCCR dei Com-
bination Motor Controller tipo F per mezzo di un
dispositivo limitatore di corrente a monte, nean-
che qualora si trovi nel
branch circuit
.
Un altro metodo consiste nell’utilizzare
trasfor-
matori di potenza
per aumentare l’ SCCR del
branch circuit; tuttavia si tratta di una prassi non
comune nei quadri elettrici, dati i limiti dimen-
sionali. Tale metodo può essere sfruttato in altre
applicazioni, poiché riduce la massima corrente
di guasto. A seconda del trasformatore, la mas-
sima corrente di guasto nell’avvolgimento secon-
dario potrebbe essere minore di 5 kA; questo
rende accettabile un SCCR di default dell’appa-
recchiatura pari a 5 kA.
In che momento
è meglio valutare l’SCCR
Prendere in esame l’SCCR in fase preliminare è
fortemente raccomandato; preferibilmente già in
fase di progettazione: una volta che l’apparecchia-
tura è stata installata, aumentare l’SCCR è com-
plicato e oneroso in termini di tempo e denaro. Per
gli impianti installati negli USA, raggiungere il
valore dell’SCCR necessario può essere difficol-
toso, specialmente se l’apparecchiatura presenta
un tipo di progettazione standard: in questo caso
la massima corrente di guasto nei possibili punti
di installazione finali può variare anche di molto.
È buona prassi, in fase di progetto, tenere conto
delle condizioni peggiori, ovvero la massima cor-
rente di guasto prevedibile. Questo obiettivo è
conseguibile in due modi diversi: il primo consiste
nello
scegliere componenti
che diano come risul-
tato un SCCR complessivo sufficiente a far fronte
alla condizione peggiore; il secondo consiste nel
progettare il quadro elettrico dell’apparecchiatura
in modo tale da poter
applicare un fusibile o un
interruttore limitatore di corrente
specifico
(con il quadro opportunamente marcato) a monte
dell’apparecchiatura. Questo approccio può com-
portare benefici in termini di costi dell’apparec-
chiatura e una maggiore flessibilità nella scelta dei
componenti, offrendo agli installatori la possibilità
di applicare un dispositivo feeder a monte del qua-
dro, senza la necessità di consultare il costruttore.
Conclusioni
I quadri elettrici che rispettano le linee guida sul-
l’SCCR sono appositamente progettati per pre-
venire il rischio di elettrocuzione, incendi e urti
in caso di cortocircuito. Prendendo in conside-
razione l’SCCR già in fase iniziale, i costruttori
sono in grado di ottimizzare i tempi e i costi legati
al progetto. La semplice rispondenza ai requi-
siti normativi minimi sull’SCCR delle apparec-
chiature (in genere fissato a 5 kA) potrebbe non
essere sufficiente.
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offre un percorso omnicomprensivo verso la
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lità di risorse tecniche sul campo, oltre a un’am-
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completa di fusibili serie
Bussmann
, interruttori
automatici, salvamotori e interruttori combinati
per la protezione dei motori e limitatori di sovra-
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da un partner internazionale per i costruttori che
esportano a livello mondiale.