Table of Contents Table of Contents
Previous Page  48 / 102 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 48 / 102 Next Page
Page Background

Maggio 2017

Automazione e Strumentazione

NORMATIVE

approfondimenti

48

zione contro le sovracorrenti con caratteristiche

nominali più basse.

Per determinare l’SCCR delle apparecchiature è

necessario prendere in considerazione tre fattori

principali: l’SCCR dei componenti, il potere di

interruzione dei dispositivi di protezione contro

le sovracorrenti e l’effetto dei dispositivi limita-

tori di corrente del circuito feeder. Le marcature

dei prodotti o le istruzioni di installazione del

costruttore forniscono l’SCCR dei componenti,

mentre i poteri di interruzione possono essere

reperiti sulla targa dei dispositivi di protezione

contro le sovracorrenti.

Secondo quanto previsto dalla norma UL 508A

SB4.3, i dispositivi limitatori di corrente presenti

nel circuito feeder possono essere utilizzati per

elevare le caratteristiche nominali dei compo-

nenti dei branch circuit. Il valore della corrente

di picco limitata di un limitatore di sovracorrente

presente nel circuito feeder dev’essere confron-

tato con l’SCCR del componente del branch cir-

cuit a valle. Se il valore di picco della corrente

limitata del feeder - in corrispondenza della cor-

rente di cortocircuito presunta - è minore o uguale

all’SCCR del componente nel branch, quest’ul-

timo

può essere aumentato al valore della cor-

rente di cortocircuito presunta

.

Per i fusibili, non è possibile utilizzare i dati di

corrente limitata dichiarati dai costruttori; infatti,

i fusibili sono intercambiabili e non c’è alcuna

garanzia che un fusibile venga sostituito con uno

identico. Invece, per gli interruttori contrasse-

gnati come current limiter,

possono essere utiliz-

zati i dati della corrente limitata dichiarati dai

costruttori

.

È possibile migliorare l’ SCCR di un contattore,

di un relè di sovraccarico, di un inverter o di

qualsiasi altro componente del branch circuit con

le modalità prescritte; tuttavia non è possibile

migliorare il potere di interruzione degli interrut-

tori automatici, dei fusibili, o l’ SCCR dei Com-

bination Motor Controller tipo F per mezzo di un

dispositivo limitatore di corrente a monte, nean-

che qualora si trovi nel

branch circuit

.

Un altro metodo consiste nell’utilizzare

trasfor-

matori di potenza

per aumentare l’ SCCR del

branch circuit; tuttavia si tratta di una prassi non

comune nei quadri elettrici, dati i limiti dimen-

sionali. Tale metodo può essere sfruttato in altre

applicazioni, poiché riduce la massima corrente

di guasto. A seconda del trasformatore, la mas-

sima corrente di guasto nell’avvolgimento secon-

dario potrebbe essere minore di 5 kA; questo

rende accettabile un SCCR di default dell’appa-

recchiatura pari a 5 kA.

In che momento

è meglio valutare l’SCCR

Prendere in esame l’SCCR in fase preliminare è

fortemente raccomandato; preferibilmente già in

fase di progettazione: una volta che l’apparecchia-

tura è stata installata, aumentare l’SCCR è com-

plicato e oneroso in termini di tempo e denaro. Per

gli impianti installati negli USA, raggiungere il

valore dell’SCCR necessario può essere difficol-

toso, specialmente se l’apparecchiatura presenta

un tipo di progettazione standard: in questo caso

la massima corrente di guasto nei possibili punti

di installazione finali può variare anche di molto.

È buona prassi, in fase di progetto, tenere conto

delle condizioni peggiori, ovvero la massima cor-

rente di guasto prevedibile. Questo obiettivo è

conseguibile in due modi diversi: il primo consiste

nello

scegliere componenti

che diano come risul-

tato un SCCR complessivo sufficiente a far fronte

alla condizione peggiore; il secondo consiste nel

progettare il quadro elettrico dell’apparecchiatura

in modo tale da poter

applicare un fusibile o un

interruttore limitatore di corrente

specifico

(con il quadro opportunamente marcato) a monte

dell’apparecchiatura. Questo approccio può com-

portare benefici in termini di costi dell’apparec-

chiatura e una maggiore flessibilità nella scelta dei

componenti, offrendo agli installatori la possibilità

di applicare un dispositivo feeder a monte del qua-

dro, senza la necessità di consultare il costruttore.

Conclusioni

I quadri elettrici che rispettano le linee guida sul-

l’SCCR sono appositamente progettati per pre-

venire il rischio di elettrocuzione, incendi e urti

in caso di cortocircuito. Prendendo in conside-

razione l’SCCR già in fase iniziale, i costruttori

sono in grado di ottimizzare i tempi e i costi legati

al progetto. La semplice rispondenza ai requi-

siti normativi minimi sull’SCCR delle apparec-

chiature (in genere fissato a 5 kA) potrebbe non

essere sufficiente.

Come azienda di statura internazionale,

Eaton

offre un percorso omnicomprensivo verso la

conformità, attraverso la vendita e la disponibi-

lità di risorse tecniche sul campo, oltre a un’am-

pia gamma di prodotti a norma e soluzioni che

consentono di soddisfare i requisiti in termini

di SCCR. Tra le soluzioni figurano una gamma

completa di fusibili serie

Bussmann

, interruttori

automatici, salvamotori e interruttori combinati

per la protezione dei motori e limitatori di sovra-

corrente. Un’offerta particolarmente interessante

da un partner internazionale per i costruttori che

esportano a livello mondiale.