Automazione e Strumentazione
Maggio 2017
CONTROLLO
approfondimenti
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Il primo anello della catena di soluzioni dedicate
all’Internet of Things è il modulo IoT di TwinCat,
che supporta tutti i più diffusi protocolli mediante i
quali comunicare con i servizi cloud ed effettuare il
push di messaggi verso dispositivi smart. In realtà,
tutto ciò è reso possibile grazie ai servizi offerti da
cinque moduli TwinCat, che consentono di gestire
la comunicazione MQTT (TF6701), le funzioni
IoT (TF6710), l’agente dati IoT (TF6720), la
comunicazione IoT (TF6730) e la comunicazione
dedicata agli smart device (TF6735).
Unitamente al modulo TC3 Analytics,
Twin-
Cat 3 IoT consente di realizzare in un unico
ambiente di sviluppo applicazioni integrate
di raccolta dati
, analisi e comunicazione tra
il controllore e i mondo cloud. Ciò significa
che, oltre ai task di automazione e controllo,
TwinCat 3 consente ora di avvalersi, oltre che
delle normali modalità di comunicazione - ad
esempio EtherCat, Industrial
Ethernet, I/O Link ecc. - della
modalità di comunicazione
IoT in maniera nativa.
TwinCat 3 IoT è configurabi-
le in modo semplice e rapido
può essere utilizzato indiffe-
rentemente con un PC indu-
striale, ad esempio un C6015,
o un embedded PC, come il
CX2072, consentendo al si-
stema in cui si trova integra-
to di mantenere una connes-
sione continua con il mondo
dell’
IoS
(Internet of Services)
e dei relativi servizi fruibili in
modalità cloud. Utilizzato in sinergia con Twin-
Cat 3 Analytics, TwinCat 3 IoT è in grado di
fungere da base per la creazione di applicazioni
di manutenzione predittiva, così come di ottimiz-
zazione delle soluzioni di controllo, per esempio
riducendo al minimo i tempi di ciclo o i picchi di
assorbimento energetico.
TwinCat 3 IoT offre tutte le necessarie funzio-
nalità per comunicare con qualsiasi piattaforma
cloud, da quelle più note offerte dai grandi provi-
der - per esempio Hana di SAP, Microsoft Azure
o Amazon Web Services - a quelle private con
server in rete locale.
La suite delle soluzioni TwinCat 3 per il mondo
IoT comprende anche
Analytics Workbench
, un
vero e proprio cruscotto ingegneristico composto
da una serie di componenti attraverso i quali è
possibile effettuare il monitoraggio analitico, sia
online che offline, dei dati provenienti da linee di
produzione composte da più macchine.
In configurazione entry level, TC3 Analytics
Workbench dispone delle librerie TwinCat
Analytics in codice PLC, TwinCat PLC RunTime,
Analytics Configurator, una licenza di Scope
View Professional e le funzionalità di comunica-
zione IoT via protocollo MQTT. Il package può
essere ampliato a seconda delle necessità mediante
l’aggiunta di TwinCat Condition Monitoring,
del modulo C++ e Mathlab/Simulink. Analytics
Workbench è disponibile in licenza singola o in
differenti bundle multi licenza.
TC3 IoT Communicator
Le funzionalità di base, rese disponibili sotto
forma di librerie PLC, per effettuare operazioni di
trasmissione e ricezione dati da terminali remoti
mediante il protocollo MQTT (MQ Telemetry
Transport) sono fornite dal software
TwinCat 3
IoT Communicator
.
Il protocollo MQTT è diventato popolare in
una molteplicità di ambienti per la sua capacità
di gestire la trasmissione dati in maniera rapida
ed efficiente per la sua bassa banda di overhead.
Grazie a questa caratteristica ne fanno uso molti
provider di servizi IT, in particolare quelli che
operano in ambito cloud.
Nel caso specifico di TwinCat 3 IoT Communi-
cator, è questo modulo che consente la comuni-
cazione via IoT dei dati di processo tra il con-
trollore e un end device - un monitor di super-
visione, un terminale, un dispositivo mobile
ecc. - comunicazione che, a titolo di esempio,
può rendersi necessaria al verificarsi di un
determinato evento. Poiché ciascun terminale è
identificato da un ID unico, i messaggi possono
essere indirizzati in maniera univoca a singoli
riceventi o gruppi di essi.
TC3 IoT Communicator utilizza la modalità di
comunicazione asincrona (publish-subscribe
La piattaforma di sviluppo
TwinCat 3 permette di
accedere ai servizi cloud e di
renderli disponibili agli end
device, che possono anche
essere dei dispositivi mobili