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Maggio 2016

Automazione e Strumentazione

EVENTI

primo piano

26

tributi di alcune realtà leader del settore mani-

fatturiero, è stato possibile tratteggiare le linee

portanti del nuovo scenario produttivo, focaliz-

zando quattro punti di vista che permettono di

delineare una prospettiva comune.

Dal punto di vista della

vision

, il presente e il

futuro del 4.0 sono stati tratteggiati dal Diret-

tore Generale di Festo,

Giampiero Bighiani

, e

dal professor

Giambattista Gruosso

, docente

del Dipartimento di Elettronica, Informazione

e Bioingegneria del Politecnico di Milano.

Gruosso ha illustrato gli elementi chiave del

cambiamento che l’industria sta vivendo,

approfondendo il suo impatto sulla produzione

e sulla modalità di concepire prodotti, servizi e

modelli di business. In particolare ha presentato

i risultati di

un’indagine

condotta insieme a

Festo sulle imprese partecipanti all’evento da

cui

è emerso che il 31,6%

delle aziende sta

sentendo l’impatto della trasformazione digi-

tale legata all’Industry 4.0 in maniera elevata, il

49,4%

in modo marginale, l’

11,4%

in maniera

sostanziale e solo il

5,1%

del campione non si

sente per niente coinvolto nella trasformazione.

Dal punto di vista della tecnologia si è parlato

di Internet of Things e Future Manufacturing.

In

particolare

SAP

, partner di Festo all’interno del

consorzio Plattform Industrie 4.0, ha approfon-

dito l’argomento dell’IoT for Business:

Clau-

dio Coradeschi

, Industry Value Engineering, e

Andrea Martignoni

, Customer Innovation and

Solution Principal, di SAP Italia hanno sottoli-

neato come l’integrazione di processi e infor-

mazioni sia essenziale per la creazione di una

catena del valore all’interno della fabbrica del

futuro, presentata con cinque scenari: integra-

zione verticale intra-azienda (denominata Shop

floor to Top floor), presenza di macchine auto-

nome (MtoM, Machine to Machine), diretta

integrazione dei configuratori online (eCom-

merce Integration), collaborazione produttiva

(Manufacturing Collaboration) e, infine, manu-

tenzione e qualità predittive (Machine Cloud).

A testimonianza del modello esposto sono stati

analizzati diversi casi applicativi di successo

tra cui spiccano

Harley-Davidson

che, grazie

alla riorganizzazione dei processi produttivi,

ha ottenuto una riduzione sia dei costi sia del

delivery time da 21 giorni a 6 ore, potenziando

al contempo la propria qualità e Festo, per cui

la sfida era di ridurre i tempi di produzione e i

consumi energetici, assicurando al tempo stesso

un’elevata rapidit

à di evasione degli ordini dei

c

lienti. In tal senso è toccato a

Eberhard Klotz

,

del reparto Marketing Electric Automation di

Festo AG, accompagnare gli ospiti in un viaggio

nel

Future Manufacturing

dello

Scharnhausen

Technology Plant

- il nuovo stabilimento tede-

sco di Festo progettato in ottica

Industrie 4.0:

un

modello di automazione in termini di alto grado

di adattabilità e workflow efficienti, caratteriz-

zato da processi snelli, sostenibili ad alta effi-

cienza energetica. Nella ‘fabbrica del futuro’ la

Ricerca & Sviluppo, gli acquisti, la produzione

e la logistica lavorano insieme a contatto stret-

tissimo. Gli uffici per lo sviluppo prodotto sono

costruiti all’interno dei reparti di produzione, in

modo che gli esperti del manufacturing e della

industrializzazione possano interagire sin dalle

prime fasi dello sviluppo di un nuovo prodotto,

con tre obiettivi principali: diminuire i costi,

aumentare la qualità e ridurre il time to market.

Il punto di vista dei costruttori di macchine e

impianti è stato arricchito anche dell’esperienza

di tre aziende leader nei rispettivi settori, come

Loccioni, Sacmi

e

Salvagnini

.

Luca Lattanzi

,

del team Research for Innovation, ha presentato

il punto di vista Loccioni sugli sviluppi dell’In-

dustria 4.0. La ‘sartoria tecnologica’ Loccioni

progetta sistemi di misura, controllo e automa-

zione ad hoc, valorizzando i feedback del cliente

sulla qualità del processo e del prodotto: fattori

fondamentali questi che permettono alla fabbrica

del futuro di auto-adattarsi e garantire la mas-

sima affidabilità, efficienza e tracciabilità dei

processi produttivi.

Pietro Cassani

di SACMI

ha apportato il suo contributo come primario

gruppo mondiale in qualità di costruttore di mac-

chine per i segmenti ceramics, packaging, food e

automation, grazie all‘applicazione di tecnologie

innovative. L’intervento di

Enzo Gesuita

, Chief

Technical Officer di Salvagnini - azienda che

produce e vende macchine e sistemi flessibili per

la lavorazione della lamiera - ha illustrato la pos-

sibilità di elaborare e gestire i

Big Data

derivanti

dai processi produttivi e dall‘esercizio delle mac-

chine nell‘automazione di fabbrica come la vera

innovazione dell’Industry 4.0.

Formiche bioniche per la fabbrica del futuro

“Festo si impegna

quotidianamente

nell’affrontare

le sfide della

nuova Rivoluzione

Industriale, con

un approccio

innovativo

contraddistinto

da resilienza

e creatività”

Giampiero

Bighiani,

Direttore Generale

di Festo Italia