PROCESSO
approfondimenti
Marzo 2015
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Automazione e Strumentazione
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la valvola di scarico, permettendo lo svuotamento
del separatore e riavviando il ciclo di misura.
La compattezza del misuratore ha comportato
anche una modifica al formato dei separatori a
ciclone utilizzati per rimuovere eventuali tracce
di liquido all’interno del gas.
I separatori interni di Vis sono stati ridimensio-
nati a 30 mm di diametro e 300 mm di lunghezza,
contro i 50 mm e i 500 mm di Vega. Dal momento
che l’efficacia della separazione dipende dalla
forza centrifuga che si crea all’interno del sepa-
ratore e che questa forza è inversamente propor-
zionale al diametro, la portata all’interno di una
singola unità di separazione risulterebbe ridotta
all’incirca del 50%.
Per
compensare
questa
riduzione
e assicurare l’effi-
cienza del demister,
il numero di separa-
tori a ciclone inseriti
in Vis è circa il dop-
pio rispetto a quello
di Vega.
La
υ
figura 2
mostra il design
finale di Vis unita-
mente alla versione
precedente dimen-
sionata per un’appli-
cazione analoga.
I vantaggi
Grazie alla capacità di sfruttare appieno la tec-
nologia di campionamento isocinetico, Vis offre
agli utenti finali vantaggi unici. Il primo e più
significativo è indubbiamente l’estrema preci-
sione delle misure, senza l’utilizzo di alcun com-
ponente radioattivo.
La maggior parte dei misuratori ad alta precisione
disponibili sul mercato, infatti, si basa su sorgenti
a raggi
a
, che richiedono procedure dedicate in
fase di acquisto, spedizione, installazione, manu-
tenzione e smaltimento al termine del ciclo di
vita. Queste si traducono inevitabilmente in un
incremento dei costi d’esercizio e dei tempi di
consegna e commissioning.
I test eseguiti dal Nel dimostrano che Vis è in
grado di garantire la stessa accuratezza nelle
condizioni più difficili (GVF > 95%) utilizzando
esclusivamente strumentazione convenzionale
e quindi semplificando notevolmente l’installa-
zione, la manutenzione e la gestione dei ricambi.
Tra gli altri vantaggi esclusivi di Vis ricordiamo:
il ricorso a un principio operativo esclusivo e bre-
vettato;
non è necessaria alcuna calibrazione
in campo
;
nessun limite imposto dalle dimen-
sioni
- può essere personalizzato completamente
in base ai requisiti di ciascuna applicazione;
può
essere impiegato come unità mobile
- un requi-
sito essenziale in fase di esplorazione; il design
unico lo rende adatto anche al
monitoraggio
delle operazioni di stoccaggio del gas
, per rile-
vare la presenza di tracce di liquido durante l’e-
strazione;
il
“turndown”
può essere incremen-
tato fino a un rapporto di 100:1 mantenendo
la stessa precisione
: con l’opzione “Dual Inlet”
(
υ
figura 3
), è possibile utilizzare un misuratore
studiato per funzionare a una determinata portata
(per esempio X m
3
/h) anche a 1/10 della portata
di progetto (X/10 m
3
/h) senza compromettere
l’affidabilità del risultato o richiedere la sostitu-
zione di componenti.
Riferimenti
[1]
G. Falcone, G.F. Hewitt, C. Alimonti,
Mul-
tiphase Flow Metering: Principles and Applica-
tions
, Elsevier, 2010.
[2]
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opment of a Wet Gas Flowmeter”,
Multiphase
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, BHR, Londra, 2003.
[3]
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ton, 2003.
[4]
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Tagliaferro, M. Bava
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Meter to Detect Extremely Low Liquid Volume
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, BHR, Lon-
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[5]
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[6]
P. Andreussi, P. Ciandri, N. Bonavita, G. Cia-
rlo, “Wet Gas Metering by Isokinetic Sampling”,
Atti della
13
th
International Conference on Multi-
phase Flow in Industrial Plants
, 17-19 settembre
2014.
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Figura 2 - Confronto tra i misuratori
Vega e Vis
Figura 3 - La configurazione Dual Inlet di Vis