ICT
primo piano
Marzo 2015
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Automazione e Strumentazione
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“Per definirlo in parole semplici, diremo che
l’
Internet of Everything
(
IoE
) è la connessione
intelligente di persone, processi, dati e cose sulla
rete. Per ogni nuova persona, processo, dato o
oggetto che va “online” – le possibiità di con-
nessione tra tutti questi elementi si ampliano in
modo esponenziale. L’Internet of Everything
ne aumenta il valore e la rilevanza. A creare il
valore non è l’atto di connettersi – e nemmeno
il numero di connessioni: a creare valore, è ciò
che le connessioni rendono possibile”. Con que-
ste parole del Presidente e CEO di Cisco Systems
John Chambers
, rilanciate in apertura dal palco
del MiCO – Centro Milano Congressi, hanno
dato il tono alla seconda edizione dell’IoE Italian
Forum, svoltosi con grande partecipazione e inte-
resse il 28 gennaio scorso a Milano.
Il titolo scelto per l’evento, “Crescere
Digitaliani – Internet, il cambiamento
continua” ha ulteriormente indicato
la prospettiva costruttiva e concreta
dell’iniziativa, mettendo in evidenza
il tema chiave della giornata: le per-
sone come centro dell’evoluzione che
accade sotto i nostri occhi, man mano
che si dispiega il potenziale dell’IoE.
La possibilità di connettere in modi
inesplorati persone, processi, dati e
cose sta già creando opportunità di crescita e
innovazione, con un impatto che nella prima
edizione dell’evento è stato paragonato ad una
nuova rivoluzione industriale, in grado di cam-
biare il volto dell’economia e della società.
Un nuovo scenario tecnologico
Con l’espressione “Internet of Everything” Cisco
identifica un nuovo scenario tecnologico, in cui
l’interconnessione di persone, processi, dati e
oggetti sarà più importante e preziosa che mai.
Le informazioni diventeranno azioni, per creare
nuove possibilità, esperienze più ricche, e schiu-
dere opportunità economiche senza precedenti ad
aziende, persone, intere nazioni.
Oggi, poco meno dell’1% di ciò che può essere
connesso alla Rete lo è effettivamente. L’evolu-
zione tecnologica però ci permette di connettere
alla Rete oggetti che prima non avremmo mai
preso in considerazione. Così l’Internet of Things
vede aggiungersi milioni e milioni di device alla
ragnatela di connessioni che ci circonda: secondo
il Cisco Global Visual Networking Index 2012,
2017se nel 2012 erano dodici miliardi nel 2015
saranno 15 miliardi e nel 2020 quaranta.
Se oggi le persone interagiscono con il web con
strumenti quali il PC o lo smarthpone, attraverso
i social network e altre reti, nel mondo dell’IoE
le persone stesse potranno diventare “nodi” della
rete comunicando dati e informazioni, attraverso
sensori e in altre forme. Gli oggetti fisici – sen-
sori, dispositivi personali e aziendali, macchine
– produrranno un flusso di dati più ricco e fun-
zionale al contesto. Al Forum di Milano
David
Bevilacqua
, Vice Presidente South Europe di
Cisco, ha portato l’esempio dei sensori installati
sulle strade in grado di comunicare lo stato del
traffico, o il formarsi di crepe nell’asfalto, dando
informazioni utili a chi sta viaggiando e a chi si
occupa di manutenzione, magari aiutando a indi-
viduare l’ora del giorno meno trafficata per inter-
venire a riparare le crepe senza creare ingorghi.
Il fattore comune per la gestione efficace di tutte
le transizioni tecnologiche è il ruolo della rete; e
Cisco sta già lavorando alla Rete del futuro. Una
rete sicura, agile, sensibile al contesto; capace di
υ
Mario Gargantini
ALL’IOE ITALIAN FORUM CISCO HA PRESENTATO I “DIGITALIANI”
Le potenzialità dell’Internet di tutte le cose sono enormi
e anche per l’Italia ci sono molte opportunità di crescita.
Milioni e milioni di device si aggiungono alla ragnatela
di connessioni che ci circonda. Cisco guida il cambiamento
e raccoglie l’interesse del mondo del manufacturing.
Internet of Everything
il cambiamento continua