TECNOLOGIE
primo piano
Automazione e Strumentazione
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Marzo 2015
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Germania è arrivata
dall’azione di Governo
: e non si tratta
tanto di finanziamenti, quanto di un quadro di politica indu-
striale che è necessario affinché gli sforzi di ricerca e svi-
luppo siano coordinati e non lasciati solo all’iniziativa iso-
lata di qualcuno. In secondo luogo ci sono
poche aziende
che “producono”
tecnologie: non abbiamo le varie Sie-
mens, Bosch Rexroth, Festo, Beckhoff, Phoenix Contact,
Pilz, Pepperl+Fuchs, Wago, Weidmüller che hanno i Tede-
schi; ci manca anche, rispetto alla Germania, la ricchezza
di
end user
in alcuni mercati-chiave, come l’Automotive:
abbiamo certo il gruppo FCA, ma non la forza di Mercedes,
BMW, Audi, Porsche, Volkswagen… Tuttavia abbiamo chi
queste tecnologie le deve trasformare in soluzioni applicate
su macchine e linee: il settore di chi sviluppa
sistemi per
produrre
in Italia è ancora oggi al secondo posto in Europa
e nelle prime posizioni al mondo.
Opportunità e criticità
Ma quali sono i benefici di Industry 4.0? Sicuramente la
possibilità di realizzare
impianti flessibili
, in grado di
adattare le lavorazioni alla tipologia di componente che
gli si presenti, grazie a soluzioni di identificazione basate
su
RFID
e alla condivisione di dati e informazioni tramite
protocolli standard. Ma Industry 4.0 è anche modellazione,
simulazione
e prototipazione virtuale di prodotti, impianti e
intere fabbriche.
Secondo il prof. Gruosso del politecnico di Milano i bene-
fici-chiave sono la tracciabilità delle informazioni sui pro-
dotti, l’abilitazione di funzioni utili per la manutenzione pre-
dittiva e la possibilità di ricevere dal prodotto feedback utili
per la progettazione.
Tra le sfide più aperte ci sono quelle legate all’integrità e
alla sicurezza dei dati (
security
), alla sicurezza delle per-
sone (
safety
), soprattutto quando in ambienti dove robot
e umani condividono gli spazi di lavoro, e alla tutela della
Privacy
, soprattutto – lo sottolinea Luca Bogo (Pilz) – lad-
dove si utilizzano tecniche biometriche di riconoscimento
per abilitare una risposta “smart” della macchina allo speci-
fico ruolo dell’operatore che vi acceda.
Ultimo punto affrontato nel corso della tavola è se Industry
4.0 sia interessante solo per le grandi aziende. Non la pensa
così il prof. Gruosso: “Le piccole imprese sono attori privi-
legiati di Industry 4.0, avendo la flessibilità necessaria per
essere protagoniste. Sono proprio loro che stanno propo-
nendo le soluzioni più interessanti per abilitare i macchinari
al mondo 4.0”. Ma anche lato utente, Gruosso è convinto
che “industry 4.0 non è una tecnologia costosa che ponga
barriere ostative alla sua implementazione”.
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