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ACQUISIZIONE DATI

speciale

Automazione e Strumentazione

Gennaio/Febbraio 2018

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con applicazioni che interessano collaudi e test

automatici, progettazione, nel controllo qualità,

sistemi wireless, sistemi di visione, nella dia-

gnostica e nella metrologia ad alte prestazioni.

La strumentazione virtuale, anticipando in certa

misura le nuove tecnologie digitali, ha abbattuto

drasticamente tempi e costi di sviluppo rispetto

alla tradizionale strumentazione di misura. La

possibilità di disporre, nella memoria di un cal-

colatore, dei dati numerici relativi ai campioni di

una certa grandezza fisica consente di elaborare

i dati stessi per ottenere informazioni utili. In tal

modo la fase di elaborazione dei dati, invece che

essere demandata a specifici microprocessori

dedicati (DSP), può essere compiuta dai proces-

sori dei comuni Personal Computer.

Acquisizione dati wireless

Per l’acquisizione dati senza fili sono disponibili

diverse tecnologie, la cui scelta dipende da fattori

applicativi e tecnologici quali: ampiezza di banda,

requisiti di alimentazione, assorbimenti, coper-

tura geografica, topologia di rete, sicurezza della

trasmissione, interfacce, espandibilità, costi gene-

rali. Sul mercato, la presenza di numerose tecno-

logie come ad esempio

Wi-Fi

(IEEE 802.11) e

ZigBee

(IEEE 802.15.4) hanno favorito l’uso di

sensori e datalogger con interfacce wireless.

Le interconnessioni wireless sono assolute prota-

goniste anche a partire dalla diffusione di disposi-

tivi

radiomodem GSM

con canali I/O integrati

che permettono di integrare sistema di comuni-

cazione e acquisizione dati in un unico apparato.

Esistono inoltre numerose

soluzioni WLan indu-

striali

basate su access point, gateway, router,

adattatori, ripetitori o bridge secondo gli standard

IEEE 802.11a/b/g. Tali apparati possono gestire

collegamenti punto-punto e punto-multipunto,

accessi VPN, VoIP e xDSL.

Nell’acquisizione dati wireless sono utilizzate

anche tecnologie per le operazioni di

networ-

king, datalogging e rilevamento dati dal

campo tramite sensori. Bluetooth

, ad esem-

pio, è una tecnologia a basso consumo energe-

tico che consente la connessione di dispositivi a

corto raggio. Molto interessante, soprattutto per

gli adattatori per Pc e le interfacce di sensori e

datalogger, è lo sviluppo della tecnologia Wusb

(Wireless USB): un’estensione senza fili di USB

a corto raggio con elevata ampiezza.

Nelle reti di sensori wireless (WSN), lo standard

WirelessHart

si rivela un efficiente protocollo

di comunicazione per applicazioni di automa-

zione e acquisizione dati di processo. Basato

sugli standard IEEE 802.15.4 e Isa Sp100, Wire-

lessHart aggiunge funzionalità wireless al proto-

collo Hart, mantenendone la piena compatibilità.

Ultimamente, con la diffusione dei modelli

IoT, stanno comparendo sul mercato soluzioni

LPWAN (Low-Power Wide-Area Network).

Parliamo di tecnologie quali NB-IoT, EC-GSM-

IoT. LTE-M, Weightless e Telensa. E soprattutto

SigFox e LoRaWAN

che presentano caratteri-

stiche apparentemente simili tra loro. Entrambe

sono caratterizzate da una frequenza operativa

di 868MHz. La ridotta larghezza di banda con-

sente la trasmissione di un segnale più stabile e

meno soggetto ad interferenze. Tutto ciò ben si

sposa con quanto richiesto nella maggior parte

delle applicazioni in ambito M2M e IoT: lunga

durata delle batterie dei device, stabilità e sicu-

rezza della connessione, buona copertura anche

in presenza di ostacoli, basso costo dei moduli

di trasmissione e pacchetti di dati di dimensioni

limitate che non richiedono elevati bitrate.

Mobilità, Cloud, IoT, Big Data

Mobilità, Cloud, Internet of Things e Big Data

stanno portando cambiamenti significativi. Nel

prossimo futuro, oggetti interconnessi potranno

elevare enormemente i livelli di efficienza

anche nel settore industriale e nel controllo

della produzione.

Il vero valore delle nuove tecnologie digitali

e di interconnessione non risiede tanto nelle

infrastrutture ma nei contenuti e nella capacità

di analisi e di gestione dei dati.

Attualmente, si stima che meno del 5% dei dati

generati dagli impianti industriali sia acquisito e

analizzato dalle imprese. Dati che, tuttavia, rap-

presentano una miniera preziosa di informazioni,

che potrebbero aiutare a prendere decisioni in

tempi più rapidi e con meno errori, sia rispetto alla

produzione in senso stretto, sia rispetto ai consumi

energetici, idrici e all’impiego di materie prime.

L’integrazione con soluzioni più avanzate di pro-

totipazione digitale, stampa 3D, robotica, fino ai

sistemi di machine learning e intelligenza artifi-

ciale, può inoltre contribuire ad accelerare i pro-

cessi di innovazione.

Accanto all’originale impiego finalizzato alla

virtualizzazione di apparati di calcolo, oggi è

frequente il ricorso alla tecnologia Cloud per

supportare soluzioni di accesso remoto agli

impianti. Il Cloud si rivela quindi particolar-

mente utile anche per effettuare il logging e

la storicizzazione di quantità enormi di dati, a

supporto delle attività di manutenzione degli

impianti o di Big Data analytics finalizzati

all’ottimizzazione della produzione.