ACQUISIZIONE DATI
speciale
Gennaio/Febbraio 2018
Automazione e Strumentazione
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NELLE PROSSIME PAGINE LA RASSEGNA DI PRODOTTI E SOLUZIONI
Come cambia l’acquisizione dati
Armando Martin
I dati sono al centro delle strategie aziendali. Tecnologie, strumenti e infrastrutture per l’acquisizione dati
hanno per obiettivo quello di migliorare la produttività e la qualità dei processi produttivi con la massima
sicurezza. Oggi, con la trasformazione digitale in corso, i tradizionali sistemi di raccolta dati si stanno
fondendo con soluzioni basate sui nuovi modelli digitali di condivisione (Mobile, Cloud, IoT e Big Data).
In ambito industriale l’impiego di sistemi di
acquisizione dati è irrinunciabile nel controllo
remoto di strumenti localizzati in aree perico-
lose o inaccessibili, nell’esecuzione automa-
tica di misure ripetitive, nelle attività di test e
collaudo, nel telecontrollo e nella diagnostica
remota, nel power monitoring, e in generale in
tutte le fasi di rilevamento e misura alla base
dei processi produttivi. Questi sistemi sono nati
per acquisire, elaborare e archiviare dati, imma-
gini, allarmi, eventi, serie storiche delle misure,
file scientifici, report di produzione.
I moderni sistemi DAQ devono coniugare i
tradizionali requisiti industriali (distribuzione
remota dei segnali, semplicità di deployment,
scalabilità, disponibilità, costi ridotti di imple-
mentazione e manutenzione) con le nuove
feature 4.0 (virtualizzazione su cloud, accesso
multidispositivo BYOD, gestione di grandi
volumi storicizzati e real-time su base Business
Intelligence, IoT e Big Data).
Interfacce I/O, registratori e datalogger
Dal punto di vista dell’hardware periferico vi
sono diverse opzioni principali per l’acquisizione
dei segnali I/O provenienti dal campo. La prima
è costituita dalle
schede di acquisizione per
PC
di tipo multifunction, PCMCIA ed esterne.
In questo caso le schede sono orientate all’ab-
binamento con hardware di calcolo più speci-
fici come ad esempio i notebook o i computer
mobili. Generalmente le prestazioni sono ridotte
rispetto all’analoga architettura PCI o ISA a van-
taggio della compattezza del modulo, e quindi
della mobilità e delle prestazioni di misura.
Un’altra opzione è data dai
moduli di acquisi-
zione
alloggiati in appositi
rack
. Questi sistemi
permettono di elevare le prestazioni del sistema
di misura, in quanto sono progettati per otti-
mizzare l’ambiente interno allo strumento e in
particolare il rapporto segnale/rumore, l’omo-
geneità dei percorsi dei segnali e il sincronismo
delle acquisizioni.
Ulteriore possibilità è rappresenta dai
sistemi
I/O distribuiti o remoti
. Questo approccio pre-
vede che l’hardware di misura sia frammentato in
diversi moduli ospitati in prossimità dei punti di
misura e collegati tra loro e a un sistema di con-
trollo (PC, PLC, PAC, DCS, RTU ecc.) mediante
fieldbus o rete di comunicazione. Questa filoso-
fia rende possibile distribuire geograficamente la
strumentazione, senza limitazioni se non quella
della connettività fisica degli apparati.
Sono poi da menzionare i sistemi di raccolta
dati diffusi soprattutto nell’industria di processo
quali
registratori e datalogger
caratterizzati
sempre più da crescenti capacità di memoria,
ampio range di misura, manutenzione ridottis-
sima, costi di gestione contenuti e tecnologie di
connettività integrate.
La strumentazione virtuale
Da circa tre decenni l’acquisizione dati è asso-
ciata anche alla strumentazione virtuale, una
tecnologia particolarmente flessibile ed econo-
mica prevalentemente associata alla piattaforma
commerciale LabView di National Instruments,
@armando_martin
Soluzioni Wireless - IoT
(Fonte: Advantech)