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ROBOTICA

primo piano

Automazione e Strumentazione

Gennaio/Febbraio 2015

35

ciso. È dotato di sensori, percepisce gli ostacoli, impara e

replica le azioni senza la necessità di una programmazione

via software. È già stato utilizzato con successo nei sistemi

di assemblaggio flessibili e sta trovando future aree di uti-

lizzo”.

Le possibili applicazioni del robot LBR Iiwa, grazie alla

sua capacità di apprendere e riprodurre i movimenti, vanno

dalla robotica industriale a quella di servizio. Si spazia dalla

medicina, con applicazioni di precisione o a distanza, fino

ad arrivare alla possibilità di manipolare sostanze pericolose

o oggetti in modalità remota, in ambienti ostili.

Il progetto iCub

Telerobot Labs è impegnata anche in un altro progetto dal

carattere fortemente innovativo: l’azienda genovese rea-

lizza l’hardware di

iCub

, un robot androide definito come

piattaforma robotica umanoide cognitiva

. Il progetto

iCub è finanziato dall’Unione Europea e frutto della colla-

borazione tra diversi enti e università di tutta Europa, riuniti

nel

RobotCub Consortium

, che porta avanti un’iniziativa

innovativa sotto molti punti di vista. In primo luogo, iCub

è nuovo nel concetto di apertura su cui si basa il progetto,

che è concepito come

open source

sia dal punto di vista

dell’hardware, sia del software

.

L’obiettivo è di creare i presuppo-

sti per la crescita di una comunità

di sviluppatori che sia in grado di

creare e condividere nuove appli-

cazioni software e dispositivi har-

dware di robotica avanzata.

L’aspetto e le dimensioni di iCub

sono quelle di un bambino di 4

anni (è alto 105 cm e pesa 20 kg)

cosa che, dal punto di vista della

psicologia degli utenti, lo rende

beneaccetto e adatto a interagire

con gli esseri umani. Ma non

bisogna dimenticare che si tratta

di un robot estremamente sofisti-

cato, in grado di operare autono-

mamente e dotato di capacità di

comprensione del linguaggio, di

un sistema di visione artificiale

basato su telecamere ad alta riso-

luzione e sensori che compren-

dono: microfoni audio, accelero-

metri, dinamometri e percezione tattile. Una macchina com-

plessa anche nella meccanica e nel controllo del movimento,

con una struttura caratterizzata da 53 gradi di libertà, di cui

9 articolazioni solo per i movimenti della mano.

Il livello di interesse suscitato da questo progetto in

ambito internazionale è dimostrato dal fatto che Telerobot

Labs è riuscita a vendere un prototipo di iCub (che costa

attorno ai 250.000 euro) in Giappone, un fatto che, consi-

derando la quantità e la qualità dei progetti giapponesi di

androidi, rappresenta anche il migliore attestato di stima

in questo settore.

Telerobot Labs produce

l’hardware della

piattaforma robotica

umanoide open source iCub