primo piano
Gennaio/Febbraio 2015
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Automazione e Strumentazione
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ROBOTICA
Le più recenti teorie sull’apprendimento consi-
derano fondamentale l’interazione tra
cervello e
organi sensoriali
, considerando tra questi anche
i sistemi di percezione del movimento e, quin-
di, riservando alla stessa capacità di muoversi un
ruolo di estrema importanza nello sviluppo delle
funzioni di apprendimento. Naturalmente, questo
approccio ha suscitato interesse
anche nel campo della ricerca
sulla robotica, dove si intravve-
de la possibilità di un nuovo so-
stanziale passo in avanti, lavo-
rando non solo sull’incremen-
to della
capacità di calcolo
dei
sistemi automatici, ma anche
sull’interazione evoluta tra
fun-
zioni di apprendimento
e
do-
tazione di sensori
.
Quanto questo approccio sia
promettente è dimostrato anche dal fatto che è
condiviso da
Kuka
, che è una consolidata realtà
industriale di livello multinazionale e che pro-
pone dei robot che devono dimostrarsi affidabili
ed efficaci, visto che in gran parte sono destinati
a utilizzatori del mondo manifatturiero. La stretta
interazione tra controllo evoluto e sensori è alla
base di uno dei più recenti progetti di Kuka, deno-
minato
LBR Iiwa
, che presenta novità sostanziali
anche nell’integrazione di
tipi radicalmente
nuovi di sensori
per un robot industriale.
Per presentare LBR Iiwa in Italia, Kuka è stata
affiancata da
Telerobot Labs
di Genova, una
realtà tecnologica specializzata in robotica e
meccatronica che fornisce servizi di ingegneria e
dispositivi speciali, con la capacità di progettare
e realizzare le soluzioni che propone. Infatti, a
Telerobot Labs sarà affidato lo studio, l’analisi e
lo sviluppo delle applicazioni di LBR Iiwa.
Apprendere e riprodurre
La dotazione di sensori di
LBR Iiwa
non si ferma
ai convenzionali encoder o ai sensori inerziali ma
arriva a comprendere nuove soluzioni capaci di
fornire al robot il
senso del tatto
. Il robot è dotato
di una sorta di “pelle” che integra una matrice
di sensori capacitivi, simili a quelli dei moderni
dispositivi mobili a controllo touch, che permet-
tono di effettuare misure precise di contatto.
Il nome LBR Iiwa ha un significato che ne chia-
risce bene la funzione, anche se ha origine da un
doppio acronimo in parte tedesco e in parte ingle-
se, traducibile come:
robot leggero e assistente
intelligente nel lavoro industriale
(Leichtbaur-
boter - Intelligent Industrial Work Assistant).
Anche se i robot industriali tradizionali sono
estremamente efficaci nel loro lavoro, soprattutto
in quello ripetitivo e svolto in condizioni control-
late (in zone rigidamente separate da quelle dove
è presente la manodopera umana), sarebbe un’e-
voluzione importante e sostanziale quella di ren-
dere i robot in grado di apprendere dagli operatori
umani e di collaborare con loro.
Con LBR Iiwa,
grazie ai sensori tattili e al
preciso controllo della coppia
, è possibile fare
in modo che uomini e robot possano lavorare
insieme, senza la necessità di barriere protet-
tive, nella risoluzione di compiti complessi, che
possono andare dall’apprendimento alla simula-
zione.
Alberto Pellero
, Strategic Development Mana-
ger di
Kuka Roboter Italia Spa
, spiega: “LBR
Iiwa è un robot intelligente che interagisce con
gli uomini. È sensibile, leggero, flessibile, pre-
A FIL DI RETE
www.kuka-robotics.com www.telerobotlabs.it www.icub.orgJacopo Di Blasio
I NUOVI PROGETTI DI KUKA E TELEROBOT LABS
Kuka LBR Iiwa è un robot dotato
del senso del tatto
Macchine nate per
apprendere e collaborare
Da diversi decenni i robot sono una risorsa consolidata
nell’industria manifatturiera. Il prossimo passo per queste
macchine è acquisire la capacità di collaborare con gli operatori
umani e apprendere da loro. La tedesca Kuka e l’italiana
Telerobot Labs hanno dei progetti innovativi che puntano proprio
a rendere possibile questa nuova evoluzione della robotica.
Il robot di Kuka è capace di
interagire con gli operatori umani
in completa sicurezza