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primo piano

Gennaio/Febbraio 2015

Automazione e Strumentazione

34

ROBOTICA

Le più recenti teorie sull’apprendimento consi-

derano fondamentale l’interazione tra

cervello e

organi sensoriali

, considerando tra questi anche

i sistemi di percezione del movimento e, quin-

di, riservando alla stessa capacità di muoversi un

ruolo di estrema importanza nello sviluppo delle

funzioni di apprendimento. Naturalmente, questo

approccio ha suscitato interesse

anche nel campo della ricerca

sulla robotica, dove si intravve-

de la possibilità di un nuovo so-

stanziale passo in avanti, lavo-

rando non solo sull’incremen-

to della

capacità di calcolo

dei

sistemi automatici, ma anche

sull’interazione evoluta tra

fun-

zioni di apprendimento

e

do-

tazione di sensori

.

Quanto questo approccio sia

promettente è dimostrato anche dal fatto che è

condiviso da

Kuka

, che è una consolidata realtà

industriale di livello multinazionale e che pro-

pone dei robot che devono dimostrarsi affidabili

ed efficaci, visto che in gran parte sono destinati

a utilizzatori del mondo manifatturiero. La stretta

interazione tra controllo evoluto e sensori è alla

base di uno dei più recenti progetti di Kuka, deno-

minato

LBR Iiwa

, che presenta novità sostanziali

anche nell’integrazione di

tipi radicalmente

nuovi di sensori

per un robot industriale.

Per presentare LBR Iiwa in Italia, Kuka è stata

affiancata da

Telerobot Labs

di Genova, una

realtà tecnologica specializzata in robotica e

meccatronica che fornisce servizi di ingegneria e

dispositivi speciali, con la capacità di progettare

e realizzare le soluzioni che propone. Infatti, a

Telerobot Labs sarà affidato lo studio, l’analisi e

lo sviluppo delle applicazioni di LBR Iiwa.

Apprendere e riprodurre

La dotazione di sensori di

LBR Iiwa

non si ferma

ai convenzionali encoder o ai sensori inerziali ma

arriva a comprendere nuove soluzioni capaci di

fornire al robot il

senso del tatto

. Il robot è dotato

di una sorta di “pelle” che integra una matrice

di sensori capacitivi, simili a quelli dei moderni

dispositivi mobili a controllo touch, che permet-

tono di effettuare misure precise di contatto.

Il nome LBR Iiwa ha un significato che ne chia-

risce bene la funzione, anche se ha origine da un

doppio acronimo in parte tedesco e in parte ingle-

se, traducibile come:

robot leggero e assistente

intelligente nel lavoro industriale

(Leichtbaur-

boter - Intelligent Industrial Work Assistant).

Anche se i robot industriali tradizionali sono

estremamente efficaci nel loro lavoro, soprattutto

in quello ripetitivo e svolto in condizioni control-

late (in zone rigidamente separate da quelle dove

è presente la manodopera umana), sarebbe un’e-

voluzione importante e sostanziale quella di ren-

dere i robot in grado di apprendere dagli operatori

umani e di collaborare con loro.

Con LBR Iiwa,

grazie ai sensori tattili e al

preciso controllo della coppia

, è possibile fare

in modo che uomini e robot possano lavorare

insieme, senza la necessità di barriere protet-

tive, nella risoluzione di compiti complessi, che

possono andare dall’apprendimento alla simula-

zione.

Alberto Pellero

, Strategic Development Mana-

ger di

Kuka Roboter Italia Spa

, spiega: “LBR

Iiwa è un robot intelligente che interagisce con

gli uomini. È sensibile, leggero, flessibile, pre-

A FIL DI RETE

www.kuka-robotics.com www.telerobotlabs.it www.icub.org

Jacopo Di Blasio

I NUOVI PROGETTI DI KUKA E TELEROBOT LABS

Kuka LBR Iiwa è un robot dotato

del senso del tatto

Macchine nate per

apprendere e collaborare

Da diversi decenni i robot sono una risorsa consolidata

nell’industria manifatturiera. Il prossimo passo per queste

macchine è acquisire la capacità di collaborare con gli operatori

umani e apprendere da loro. La tedesca Kuka e l’italiana

Telerobot Labs hanno dei progetti innovativi che puntano proprio

a rendere possibile questa nuova evoluzione della robotica.

Il robot di Kuka è capace di

interagire con gli operatori umani

in completa sicurezza