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Efficiency & Environment - Ottobre 2016
nella capacità di trattamento dei reflui con il rischio di dan-
neggiare irrimediabilmente l’intera stagione turistica della
cittadina costiera.
Una scelta convincente
Per il ripristino delle capacità depurative dell’impianto, tra le
offerte presentate al presidente del Consorzio Rete Fognante,
Andrea Raneri, la più convincente è stata quella di XylemWa-
ter Solutions, multinazionale specializzata nel trattamento
delle acque, in grado di proporre varie soluzioni, dalle pompe
ai sistemi di ossigenazione passando attraverso le più effica-
ci tecnologie di disinfezione con UV e ozono e le moderne
membrane MBR. Il tutto completato da un team di esperti a
livello internazionale e, soprattutto, di una capillare assisten-
za pre e post vendita, al punto di disporre di un presidio an-
che in Sicilia. La velocità è stata uno dei plus che si richiedeva
a Xylem: il 10 luglio è stato firmato il contratto di fornitura,
che prevedeva l’impegno di rendere operativo il depuratore
entro l’inizio di agosto.
Gli specialisti del settore hanno così progettato e pianificato
l’istallazione di sei rack in acciaio e titanio, per un totale di
96 moduli di membrane Zeeweed 500S, firmate GE. Queste
membrane di ultrafiltrazione a fibra cava, caratterizzate da
un’elevata resistenza alla trazione, possiedono un’elevata po-
rosità, grazie alla quale trattengono tutti i corpi di dimensioni
maggiore a 0,035 micrometri. Una caratteristica che consen-
te di trattare elevati carichi idraulici, pur garantendo sempre
elevata capacità di rimozione della carica batterica.
I singoli rack, realizzati su misura, una volta completati, sono
stati portati e installati all’interno delle singole vasche di de-
purazione concludendo il lavoro nei termini prestabiliti.
Benché da un punto di vista teorico, le membrane non de-
vono far altro che filtrare i liquami, impedendo il passaggio
L
a scorsa estate lo specchio di mare di
Taorminaèstatomessoarischiodaun
problema al sistema di depurazione
a causa del picco di abitanti dovuto
alle presenze turistiche che hanno
messo in crisi il depuratore. Per fronteggiare
simili variazioni, l’impianto di depurazione è
stato strutturato secondo i più moderni criteri
di trattamento. In particolare abbinando una
linea tradizionale biologica con un sistema
basato sulle membrane di ultrafiltrazione MBR.
In questo modo, in condizioni di carico limitato,
la depurazione è gestita in modo tradizionale.
Al contrario, in corrispondenza dell’afflusso
turistico, vengono attivati i sistemi MBR, che
coniugano gli eccellenti risultati in termini di
depurazione con la possibilità di essere attivati
e disattivati rapidamente, senza la necessità di
gestire i delicati equilibri tipici di un trattamento
biologico. Una simile scelta tecnologica si è
rivelata vincente per la località turistica siciliana,
garantendo scarichi conformi alle normative in
vigore con un limitato consumo del suolo visto
che gli impianti a ultrafiltrazione, richiedono
vasche di dimensioni ridotte.
Le membrane utilizzate nel corso del tempo
hanno subito un progressivo degrado, imputa-
bile alla scelta, effettuata alcuni anni fa, di una
tecnologia allora non ancora completamen-
te matura. La situazione, inoltre, è precipitata
all’inizio dell’estate del 2015. All’accensione del
sistema di depurazione basato sulle membra-
ne, infatti, è stata rilevata una riduzione del 25%
Depurazione e trattamento acque
Taormina ha scelto MBR
Gabriele Dardanoni
A Taormina, in sole tre settimane è stato installato
un sistema MBR per garantire la qualità dell’acqua
anche a fronte dei picchi turistici