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Efficiency & Environment - Ottobre 2016

tre turni, ci sono 60 corsie alte 12 metri con 60

allineamenti di luci che le illuminano: dei veri

muri. Il punto di partenza era: luci tutte acce-

se dal momento in cui entra il primo lavoratore

fino a che esce l’ultimo, uno spreco anche per-

ché l’edificio è molto grande e le persone che ci

lavorano, rispetto alle dimensioni dell’edificio,

sono poche. Il punto di arrivo è stato quello di

avere la luce accesa solo dove serviva, vale a

dire luce accesa solo dove c’è del personale al

lavoro. Grazie a ifm e alla sua sensoristica ora

siamo in grado di leggere quando l’operatore,

a piedi o con un muletto, entra nella corsia e

accendere solo il corpo illuminante interessa-

to dal passaggio, mentre tutto il resto rimane

spento. Con AF Logistics abbiamo stabilito un

tempo sufficiente di 15 minuti prima di rispe-

gnere il corpo illuminante in cui l’operatore può

svolgere la sua attività all’interno della corsia

mentre in altre zone, dove non ci sono le scaf-

falature, il tempo viene schedulato a seconda

del lavoro che deve essere fatto nelle varie fasi

della giornata” continua Zanin. “Il sistema rea-

lizzato è un sistema aperto, implementabile in

ogni momento, in cui è possibile, ad esempio,

subordinare l’illuminazione non solo alla pre-

senza dell’operatore all’interno della corsia ma

anche al livello di luminosità, dal momento che

in gran parte delle corsie entra la luce naturale.

Per ora questa possibilità non è stata sfrutta-

ta, ma già quello che è stato implementato ha

permesso di ottenere un elevato risparmio. Noi

come system integrator cuciamo un vestito su

misura per il cliente, per le sue esigenze” sostie-

ne Zanin. “A livello hardware abbiamo scelto di

installare la sensoristica di ifm che rileva il pas-

saggio dell’operatore all’interno delle scaffala-

ture. Il sistema di monitoraggio porta attraverso

la rete AS-i il dato del rilevamento in Internet,

questo passa attraverso un gateway, raggiunge

il cloud dove grazie a una piattaforma softwa-

re, di proprietà di Clevergy, si interfaccia con il

comando di illuminazione e da qui viene lan-

ciato il comando di accensione o spegnimento

solo del tratto in cui il sensore ha rilevato il pas-

saggio dell’operatore. Il tutto istantaneamente

nonostante i nostri server Amazon siano fisi-

camente in Irlanda” continua Zanin. Clevergy

infatti ha deciso di non far lavorare il sistema

in locale ma via web e accedere cosi grazie a

Google Chrome al cruscotto di comando che

gestisce ‘manualmente e/o automaticamente’

l’intero sistema del capannone. L’unico limite

rimane sempre la connessione alla rete ma in

AF Logistics questo problema è stato eliminato

facendo ‘vivere’ sempre e comunque il classi-

co interruttore manuale, in grado di preservare

anche un certo grado di sicurezza. “Per emer-

genza possono essere ancora utilizzati i vecchi interruttori

ma non dimentichiamoci che in azienda esistono livelli di

automatismo forniti da PLC e dispositivi ifm che permettono

anche di connettersi al sistema in locale” continua Zanin.

La sensoristica di ifm

“L’attuazione e non solo il classico monitoraggio permette

livelli elevati di sicurezza” sottolinea Zanin. Ma sicurezza ed

eventuali nuove esigenze di installazioni, espansioni, mo-

nitoraggio… in AF Logistics sono state ricercate anche at-

traverso la scelta della sensoristica ifm: semplice, intuitiva,

performante e alimentata dal noto cavetto ‘giallo’. “L’inter-

faccia attuatore-sensore, AS-Interface, è uno standard per la

connessione di attuatori e sensori del primo livello di campo.

Questa è una tecnologia ormai collaudata che garantisce sia

alta affidabilità sia funzionalità dell’impianto. La strutturamo-

dulare e la tecnica di collegamento remotata flessibile con-

sentono una semplice integrazione nel sistema AS-Interface.

Basta quindi un cavo piatto a due fili per trasmettere dati ed

energia così che non e più necessario un costoso cablag-

gio parallelo” sottolinea Marco Formenti, product specialist

comunicazione industriale di ifm electronic. “Le fotocellule

utilizzate sono le O6, polarizzate e con corpo miniaturizzato.

Lo spot luminoso e focalizzato e ben definito per garantire

un rilevamento preciso dell’oggetto ed eliminare qualunque

fonte di luce che possa compromettere il rilevamento. Per

il collegamento è possibile scegliere tra cavo o connettore,

inoltre il potenziometro permette di regolare la portata in

modo intuitivo. La commutazione impulso luce o buio vie-

ne determinata con un selettore” sottolinea Formenti. Una

scelta determinata anche dal fatto che il classico cavo AS-i

arriva proprio dappertutto, soprattutto in questo magazzino

in cui deve passare tra le naturali canaline degli innumerevoli

scaffali e… con un semplice click si può connettere in modo

molto facile alla sensoristica ifm.

ifm electronic -

www.ifm.com

Clevergy -

www.clevergy.it

Il video è disponibile su:

http://energia-plus.it/chi-spegne-la-luce_78058/