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Efficiency & Environment - Ottobre 2016
settimana di interviste con investitori, grossi conglomera-
ti industriali ed esponenti delle più importanti associazioni
scientifiche e industriali nella Pangyo Tech Valley, nuovissi-
mo campus tecnologico a sud di Seoul.
Alto livello di tecnologia
“Appena arrivata in Corea ho capito subito che la sfida sa-
rebbe stata impegnativa. Mentre in Europa il rapporto tra
richiedenti e selezionati era di 1 a 10, in Silicon Valley 23
richiedenti su 24 erano lì al final round. Segno che il livello
medio delle proposte era altissimo” racconta Eleonora Car-
ta, tra le pochissime CEO donna presenti e sola europea. Tra
le tematiche più proposte l’energia, l’intelligenza artificiale
e la realtà aumentata.
Tra le start up: tre incubate da Y-combinator, lo stesso di
Airbnb, per intenderci, molte altre da università famose
come il MIT di Boston e i più famosi campus tecnologici in-
diani. Tutti gli acceleratori presenti hanno richiesto di poter
avere The Energy Audit nel loro portfolio: fattore differen-
ziante per loro è stato quello di avere un prodotto software
già localizzato e venduto sul mercato coreano e giapponese.
Tre grossi conglomerati industriali hanno richiesto un ap-
puntamento privato con Eleonora: “Posso solo dire che sono
estremamente interessati dalla possibilità offerta dal nostro
software di predire sia il consumo sia la produzione di ener-
gia, intercettando eventuali sprechi. A settembre partiremo
già con un pilota presso uno di questi”.
E
leonora Carta, CEO di The Energy
Audit, start up italiana che si occupa
di efficienza e diagnosi energetica, è
riuscita a qualificare la sua impresa
nell’olimpo delle 40 migliori azien-
de tecnologiche a livello mondiale che han-
no partecipato al K Startup Grand Challenge.
Il ministero dell’industria e innovazione della
Corea del Sud aveva infatti lanciato a maggio
di quest’anno il K Startup Grand Challenge, un
progetto o meglio una competizione promossa
proprio dal Governo della Corea del Sud per fa-
vorire un ecosistema imprenditoriale attraverso
un programma di accelerazione dedicato a pro-
mettenti start up da tutto il mondo interessate
al mercato asiatico, con uno scopo ambizioso:
selezionare a livello mondiale 40 start up in
grado di accelerare lo sviluppo del Paese. Alle
prime 20 il governo garantiva la possibilità di
creare un’azienda in Corea senza sottostare ai
pesanti vincoli burocratici ora vigenti. Le do-
mande pervenute a livello mondiale sono sta-
te 2.400, con un picco di richieste dal Sud-Est
Asiatico e dall’agguerritissima Silicon Valley.
Dopo il primo round di selezione, che ha visto
il numero di start up in gara ridursi da 2.400 a
85, per i finalisti è stata organizzata un’intensa
Attualità
Anna Baccarin
Start up italiana ‘vince’
in Corea
The Energy Audit, start up italiana che si occupa
di efficienza e diagnosi energetica, ha qualificato
la sua impresa nell’Olimpo delle 40 migliori aziende
tecnologiche a livello mondiale che hanno partecipato
al K Startup Grand Challenge
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