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Efficiency & Environment - Ottobre 2016

La sensibilizzazione del consumatore inoltre è un provve-

dimento che richiede investimenti minimi e ha tempi di

ammortizzamento brevi. Secondo lo studio Felsmann pub-

blicato nel 2015 dall’associazione europea per il conteggio

finale basato sull’effettivo consumo di energia (Evve - Ve-

rein zur verbrauchsabhängigen energiekostenabrechnung),

valutando i consumi energetici di 323.000 edifici per un

totale di più di 3,3 milioni di unità abitative, l’effettivo ri-

sparmio medio da parte dell’utente con un cambiamento

del comportamento grazie al conteggio in base ai reali costi

di riscaldamento sarebbe pari al 20%. Oltretutto negli edi-

fici di nuova costruzione il comportamento dell’utente ha

un impatto maggiore sul consumo energetico che non in

edifici di costruzione meno recente, poiché la coibentazio-

ne e gli impianti di riscaldamento sono molto più efficaci.

In questi casi è possibile raggiungere un risparmio ancora

più evidente. Calcolando dunque che in Europa vi sono cir-

ca 6 milioni di appartamenti dotati dei sistemi Qundis con

un consumo di energia per il riscaldamento all’anno di 134

kWh e la dimensione di un appartamento di circa 102,3 m

2

,

con un risparmio sui costi di riscaldamento pari al 20% si

otterrebbe una riduzione delle emissioni di CO

2

in atmosfe-

ra pari a 4,5 milioni di tonnellate all’anno, equivalenti alla

produzione di CO

2

di una città di circa 500.000 abitanti”. E

non finisce qui. Secondo Guzzetti: “In base ai dati dello stu-

dio ‘Riscaldare con coscienza, risparmiare sui costi’ (dena,

2015), ulteriori effetti per il risparmio energetico si posso-

no avere attraverso informazioni infra-annuali all’utente,

equivalenti all’emissione di 1 milione di tonnellate di CO

2

all’anno”.

Un vero e proprio valore aziendale

All’avanguardia nello sviluppo di sistemi per la raccolta dei dati

di dettaglio del consumo di calore, l’azienda ha messo a punto

un’architettura completa, aperta, in grado di supportare tutti

gli strumenti relativi al monitoraggio e rendicontazione di ca-

lore, acqua, gas, in centrale e non solo, con la possibilità di in-

tegrare qualsiasi dispositivo fornito di tecnologia OMS (Open

Metering System), standard per il quale i prodotti Qundis sono

certificati, non solo conformi. Ha inoltre conseguito tutte le

certificazioni di qualità, ISO9001 e ISO14001, Reach, Rohs II ed

Emas quest’ultimo a ulteriore dimostrazione di come l’impor-

tanza di risparmiare energia non sia per la società tedesca solo

uno slogan, bensì un vero ‘modus operandi’ che essa applica

a ogni sua attività, un valore che fa parte del suo stesso DNA,

tanto da fare del consumo responsabile una priorità al pro-

prio interno, negli stabilimenti produttivi. I dispositivi prodotti

da Qundis utilizzano infatti prodotti atossici, nel rispetto della

lista ‘R17’ interna dell’azienda delle sostanze vietate, valida an-

che per i fornitori, e sono progettati nell’ottica di facilitarne lo

smaltimento e riciclaggio a fine vita, con garanzia dei requisiti

secondo la direttiva europea Weee (Waste Electrical and Elec-

tronic Equipment Directive).

Qundis -

www.qundis.it

Una strada già segnata

Il percorso del futuro sviluppo del mercato

dell’energia in Italia, anche se forse non tut-

ti già lo sanno, è ormai segnato ed è riferibile

a quel 20/20/20 imposto a livello internazio-

nale anni orsono. Dopo Kyoto, numerosi Pae-

si, fra i quali l’Italia, si sono impegnati a ridur-

re i consumi energetici del 20% entro il 2020 e

hanno iniziato a emanare norme per raggiun-

gere, almeno in parte, tale obiettivo. Nella no-

stra Penisola, per esempio, entro il prossimo

31 dicembre sarà obbligatorio per i condomini

effettuare la ripartizione dei consumi energeti-

ci, come da decreto (

www.gazzettaufficiale.it/

eli/id/2014/07/18/14G00113/sg

), ma molte realtà

non si sono ancora mosse per assolvere a tale

obbligo normativo. Si stima perciò che, valutan-

do la quantità di strutture ancora non in regola,

sarà quasi impossibile arrivare in tempo a dotare

tutti gli edifici dei dispositivi necessari per la cor-

retta ripartizione dei consumi energetici e che i

produttori stessi avranno difficoltà a risponde-

re alla domanda che si genererà. “Oltre a una

piattaforma completa per la contabilizzazione

dell’energia, soluzione che oltretutto può essere

estesa andando a coprire anche ad altri ambiti in

cui diventerà sempre più importante misurare i

consumi, per esempio quello dell’acqua, una ri-

sorsa preziosa che in Italia paghiamo molto al di

sotto di quanto avvenga in altre parti d’Europa,

Qundis offre svariati dispositivi di misurazione.

Dai suoi siti produttivi escono ogni anno più di 4

milioni di ripartitori dei costi di riscaldamento e

più di 300.000 contatori di calore, oltre a conta-

tori dell’acqua, moduli radio, nodi di rete e gate-

way, AMR e smart meter; l’azienda è esperta poi

nella tecnologia di trasmissione radio dei dati

rilevati” ha illustrato Guzzetti.

“Il 77% dei consumi di energia ‘casalinga’

si deve al riscaldamento” ha proseguito il

country manager. “Una tempestiva infor-

mazione al consumatore, con l’adozione di

un

conseguente

comportamen-

to più responsabile, può diminuire

il consumo di calore fino al 30%.

Attualità

Due esempi di prodotti Qundis

Il video riassuntivo dell’evento è disponibile su: www.energiaplus. it/video/video-intervista-ad-antonello-guzzetti-country-manager- di-qundis-italia/