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MARZO 2018

AUTOMAZIONE OGGI 404

20

AO

COPERTINA

ASEM

COPERTINA

ASEM

COPERTINA

ASEM

C

organico, per capacità di investimento, per strategie di medio/

lungo periodo, per organizzazione logistica, per capacità di ge-

stire direttamente tutti i processi di progettazione e produzione,

per capacità di dominare tutte le tecnologie, non esistano forni-

tori di componenti e sistemi per l'automazione in grado di sod-

disfare i loro bisogni. Questo in generale purtroppo è vero, ma

possiamo garantirvi che i clienti che ci hanno visitato nell’head-

quarter di Artegna quasi sempre, alla conclusione

degli incontri, ci hanno esplicitamente detto "Non

pensavamo che in Italia ci fosse un fornitore così

strutturato".

A.O.:

Perché con il framework UniQo pensate di

‘sorprendere’ il mercato?

Maurizio Fumagalli

– responsabile sviluppo sof-

tware e sistemi: In Europa e finalmente anche in

Italia è maturata la consapevolezza che solo con

la rivoluzione digitale denominata Industria 4.0

si potrà recuperare e rilanciare anche l’industria

manifatturiera. Ma una rivoluzione non si può

supportare solo con piattaforme software e solu-

zioni classiche basate su architetture e tecnologie

datate, anche se si tratta di strumenti di sviluppo

ancora attuali, consolidati, ricchi di funzionalità implementate

nel tempo, come ad esempio la piattaforma Premium HMI. Per

supportare l’evoluzione 4.0 è necessario avere a disposizione

piattaforme software con architetture basate su tecnologie up-

to-date, innovative, modulari e per questo anche flessibili. L’ar-

chitettura del framework UniQo è infatti modulare, composta da

tanti blocchi funzionali di base, la cui implementazione avviene

attraverso l’interazione con interfacce standard .NET C# o OPC

UA esposte dagli stessi moduli che compongono il ‘core’. L’u-

nicità del framework UniQo nel panorama dell’automazione è

quindi rappresentata dalla possibilità di aggiungere qualsivoglia

funzionalità necessaria all’applicazione del cliente con la stessa

dignità delle funzionalità di base per cui viene originariamente

utilizzato. Gestione dinamica degli elementi di un progetto at-

traverso concetti classici di collegamento ai valori delle variabili

di campo (data binding), ma soprattutto attraverso interfacce di

scripting con le quali tutti gli elementi di un progetto possono

essere generati anche dinamicamente a Runtime.

A.O.:

Quali sono le altre caratteristiche peculiari dell’architettura

del framework UniQo?

Maurizio Fumagalli:

Possiamo anticipare anche che UniQo è

un framework multipiattaforma che utilizza tecnologie cross

platform, con il quale è perciò possibile svilup-

pare applicazioni trasversali su sistemi operativi

Windows e Linux, e potenzialmente anche sui

sistemi operativi mobile Android e iOS, garan-

tendo sempre le massime prestazioni, e che

UniQo risponde integralmente ai paradigmi

dello standard OPC UA, proposto e definito dalla

OPC Foundation, non solo dal punto di vista del

protocollo per lo scambio di informazioni ma

soprattutto nell’esposizione delle informazioni

e la relativa semantica. Per la possibilità di scam-

biare informazioni tra i macchinari degli impianti

e l’infrastruttura di fabbrica con OPC UA client/

server e soprattutto per la possibilità di modellare

e descrivere le informazioni per mezzo dell’Infor-

mation Model di OPC UA, il framework garanti-

sce senza compromessi la totale e piena compatibilità con lo

standard Industria 4.0. Nel panorama attuale dell’automazione

industriale le caratteristiche descritte rendono il framework

UniQo di nome e di fatto.

Nuovi UbiQuity Router RK2x

I sistemi RK20, RK21, RK22 rappresentano una soluzione per la teleassistenza stand alone per montaggio a muro o su guida DIN. I router sono basati sul

sistema operativo Linux e processore ARM Cortex A7/M4 (i.MX7) a 1GHz e prevedono di base due porte Ethernet 10/100/1000 Mbps per la connessione

Internet e per la connessione con i dispositivi di automazione, un’interfaccia

seriale multistandard isolata, una porta USB 2.0 e l’alimentatore isolato con

range di alimentazione tra 9 VDC e 36 VDC. I sistemi includono anche un input

digitale a 24 VDC per la chiave di sicurezza che attiva il router anche a distanza,

un input digitale a 24 VDC per la funzione di reset a distanza, un’uscita a

relay a bassa tensione che permette di remotare la segnalazione UbiQuity RK

abilitato alla connessione WAN e un’uscita a relay che permette di remotare la

segnalazione di servizio di teleassistenza in corso. L’RK22 prevede, al posto di

una porta Ethernet, uno switch Ethernet a 4 porte e gli RK21 e RK22 prevedono

opzionalmente un modem penta-band 2G/3G/4G (LTE), compatibile con le reti

mobili internazionali, e un’interfaccia wifi.

I nuovi UbiQuity router RK2x

per la teleassistenza

Maurizio Fumagalli,

Software & Solutions

Manager