GENNAIO-FEBBRAIO 2018
AUTOMAZIONE OGGI 403
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via Skype, Paolo De Vito, direttore dell’uf-
ficio ICE-Agenzia ad Accra, la capitale del
Ghana. “Il governo locale è stabile ormai
da più di vent’anni, anche se la moneta
rimane ‘ballerina’, per questo il Ghana
viene considerato da molti la ‘porta d’in-
gresso’ all’Africa. Molti imprenditori fa-
coltosi, soprattutto nigeriani, del resto,
hanno fatto di Accra la loro sede, lì vivono
spesso le loro famiglie, poiché il contesto
è più tranquillo e stabile. Da qui l’enorme
crescita del mercato immobiliare, per
esempio nella Capitale, che già conta 3
milioni di abitanti, e lo slancio che vivono
il settore edile e delle costruzioni”.
Anie: un sostegno
all’internazionalizzazione
In questo scenario economico, dove
l’export è fondamentale per l’Italia per
bilanciare la debolezza ancora esistente
sul fronte interno, è importante dare a
tutti gli attori, le PMI in primis che sono
la ‘linfa vitale’ del Belpaese, gli strumenti
per poter ‘andare all’estero’: “Per accedere
ai mercati esteri occorre che business e
presenza vadano di pari passo” ha sottoli-
neato Maspero. “Essere presenti con una
propria filiale e personale di supporto in
loco è fondamentale per avere successo
in questi Paesi, dove esistono regole e
burocrazie differenti da quelle italiane
e dove spesso le leggi e le condizioni di
mercato cambiano repentinamente. An-
dare senza le idee chiare e senza supporto
è molto rischioso e può comportare non
solo l’insuccesso, bensì anche ingenti per-
dite in termini di tempo e denaro”. Da qui
l’importanza dell’attività che Anie svolge
all’estero. “Nel 2017 sono state 26 le ini-
ziative, ovvero ‘missioni’ fra incoming,
incontri one-to-one e partecipazioni a
eventi e fiere, supportate da Anie, che
hanno riguardato 20 Paesi; nel 2018 in-
tendiamo focalizzarci sulle realtà a mag-
giore crescita, come anche richiesto dagli
associati, in particolare in Medio Oriente
e Nord Africa, nonché in America latina e
Paesi extra-UE, Russia e Repubblica Ceca
per esempio. Di particolare successo sono
state poi le iniziative organizzate in colla-
borazione con Confindustria, con il sup-
porto di ICE, Sace, Simest per esempio,
che hanno visto la partecipazione alle
iniziative di Anie di rappresentanti del
governo con le loro delegazioni. “Un’ini-
ziativa particolarmente importante, che
ci vede lavorare al fianco di Confindustria,
riguarda la cosiddetta ‘Via della Seta’
(BRI-Belt Road Initiative), che punta al mi-
glioramento dei collegamenti e della coo-
perazione tra i Paesi dell’Eurasia, partendo
dallo sviluppo delle infrastrutture di tra-
sporto e logistica. La strategia mira a pro-
muovere il ruolo della Cina nelle relazioni
globali, favorendo i flussi di investimenti
internazionali e gli sbocchi commerciali
per le produzioni cinesi. Il progetto, che
coinvolge circa 65 Paesi, comporterebbe
un investimento complessivo di 1.400 mi-
liardi di dollari da spendere in 10 anni e
l’Italia non può rimanerne fuori” ha con-
cluso Maspero.
Innovazione fatta
per ‘balzi’
Con una popolazione che nel 2100 rag-
giungerà i 4 miliardi, triplicando la pro-
pria presenza nelle città nei prossimi 50
anni, e una crescita media prevista per
il 2018 del 3% (
fonte Banca Mondiale
), il
‘continente nero’ rappresenta un vero
e proprio mondo di opportunità per le
aziende italiane, ma occorre sapere come
muoversi per poterle cogliere. Paesi come
il Ghana, il Botswana, il Rwanda, che da
alcuni anni sono politicamente stabili,
hanno una vera e propria ‘sete’ di crescita
e necessitano di dotarsi, velocemente, di
tutte le commodity che le grandi metro-
poli occidentali già hanno, per rispondere
alle pressanti esigenze di un’emergente
‘classe media’: alberghi, grattacieli, grandi
infrastrutture viarie, reti per l’energia…
“Il tempo è una variabile determinante
in Africa, dove la crescita demografica è
rapidissima. Per questo i governi locali
premiano chi sa rispettare le consegne
e promette tempi rapidi di realizzazione
delle opere, cinesi e turchi per esempio”
ha spiegato Gianfranco Belgrano, diret-
tore della testata
‘Africa e Affari’
. “L’ener-
gia per esempio è un asset fondamentale,
senza di essa nulla si può fare, né in agri-
coltura né nell’industria, e oggi quella for-
nita dalle centrali esistenti è insufficiente
e di bassa qualità”. Occorrono soluzioni
innovative, dunque, per uno sviluppo
che presumibilmente non seguirà l’iter
che ebbe storicamente in Occidente. “Sal-
terà dei passaggi, secondo il concetto di
‘leap frogging’, come è accaduto per le
telecomunicazioni. Ad Addis Abeba, in
Etiopia, si è passati in un anno dal non
avere il telefono o quasi al 4G di ultima
generazione. Un altro esempio di questo
processo innovativo viene da Nairobi, in
Kenya, dove è nato il sistema M-Pesa, per
il trasferimento di denaro via smartphone
da un Paese all’altro, senza bisogno di una
banca. Così oggi il 50% del PIL del Paese
si muove con questo sistema. Non solo,
lo stesso è stato adottato da altri Paesi
dove il tasso di bancarizzazione è molto
basso, come in Romania. Lo stesso tipo
di sviluppo sta toccando il settore dei tra-
sporti: in Rwanda, che è un Paese collinare
grande poco più della Sicilia, i pacchi ven-
gono movimentati tramite droni. L’anno
prossimo lo stesso servizio verrà avviato in
Tanzania per il trasporto di medicinali, con
l’attivazione di 25.000 punti sanitari dove
arriveranno le forniture. Questo dimostra
che in futuro dall’Africa arriveranno sem-
pre più soluzioni a valore aggiunto, che
questi Paesi esporteranno innovazione,
complice una popolazione giovane e at-
tiva, per cui è oggi pregnante per le im-
prese occidentali ‘fissare degli avamposti’
in questi territori e cogliere l’innovazione
che da lì proviene per non esserne invece
travolte” ha concluso Balgrano.
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Anie Internazionale -
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ATTUALITÀ
Botta e
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(*)
Dove investire?
Cosa vendere?
Quali problemi può incontrare chi va in Ghana?
Come si costituisce una società?
Si possono effettuare conferimenti?
Qual è il costo del personale?
Esiste una comunità italiana in Ghana?
(*)
Le risposte alle domande si basano sull’intervento di Paolo Broggi, console onorario della Repubblica del Ghana