NOVEMBRE-DICEMBRE 2017
AUTOMAZIONE OGGI 402
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AO
TERMOCAMERE
Carlotta Veloso
impianto di cogenerazione di Torsvik, è la prin-
cipale unità di produzione dell’azienda elettrica
Jönköping Energi per il comparto teleriscal-
damento. Questo impianto converte in calore
ed elettricità fino a 160.000 tonnellate di rifiuti
l’anno, o 20 tonnellate l’ora, sufficienti a coprire il fabbisogno
annuale di 25.000 famiglie. L’impianto è dotato di due caldaie:
una alimentata con i rifiuti, la seconda con biomassa. Il termova-
lorizzatore, completato nel 2006, funziona 24/7, 365 giorni l’anno,
fatta eccezione per un paio di settimane di manutenzione. L’im-
pianto di Torsvik fornisce circa il 90% della domanda di teleriscal-
damento e il 20% dell’elettricità utilizzata dalla rete circostante.
Per le aziende che si occupano della gestione dei rifiuti come
Jönköping Energi, a Torsvik in Svezia, i focolai spontanei sono
una reale minaccia. È dunque fondamentale poter rilevare tali
incendi nel modo più efficiente possibile, tenerli sotto controllo
e impedirne la propagazione.
Rilevazione precoce di incendi
Per Magnus Olsson, direttore dell’impianto Jönköping Energi di
Torsvik, la prevenzione e il controllo degli incendi nel deposito
di rifiuti non è solo una questione di sicurezza, ma anche eco-
nomica: “Arrivano camion carichi di rifiuti provenienti dalle zone
circostanti, e anche da diverse aree europee. I rifiuti vengono
scaricati nel deposito e mescolati mediante gru automatiche,
in attesa di essere trasportati nella caldaia”. “I cumuli di rifiuti
possono costituire un mix di materiali pericoloso” continua
Magnus Olsson. “La combustione spontanea di prodotti bio-
logici o altre fonti di calore sono una minaccia costante da te-
nere sott’occhio 24/7. Oltre alle conseguenze ambientali e agli
evidenti rischi per la sicurezza delle persone presso l’impianto,
un focolaio di incendio nel deposito rifiuti può trasformarsi in
un incidente molto costoso. Se dovesse divampare un incendio,
saremmo costretti a fermare im-
mediatamente l’impianto. Questi
fermi determinano perdite ingenti,
fino a mezzo milione di corone
svedesi al giorno. Ecco perché è
importante disporre di un sistema
di rilevazione precoce affidabile, in
grado di allertare sulla presenza di
un incendio nella fase iniziale”.
La termocamera
Per garantire la sicurezza in caso
di incendio ed evitare gravi danni
ambientali, Jönköping Energi ha
pubblicato un bando di gara per
la realizzazione di un sistema di diagnosi precoce degli incendi.
Si è aggiudicata la gara la società Termisk Systemteknik di Lin-
köping, distributore di termocamere Flir e fornitore di sistemi
di rilevazione incendi con termocamere, fin dal 2010. Secondo
Claes Nelsson, product manager presso Termisk Systemteknik AB,
“L’impianto di Torsvik era già dotato di un sistema di rilevazione
incendi ad aspirazione di fumi. Questa tipologia di sistemi preleva
l’aria dall’ambiente, e l’analizza per verificare la presenza di fumo.
Il problema con questo tipo di sistema è la velocità di rilevazione.
Infatti perché questo sistema possa generare un allarme, il fumo
deve entrare fisicamente in contatto con il sensore di fumo, che
viene di solito installato in alto, nel soffitto del deposito rifiuti.
Quando ciò avviene, l’incendio ha già raggiunto dimensioni in-
controllabili”. “Abbiamo pertanto offerto a Jönköping Energi un
sistema di rilevazione precoce basato su termocamere Flir. Per
la rivelazione incendi, la termografia è una tecnologia superiore,
perché rileva la temperatura del materiale e non dipende dalla
diffusione di fumo o di calore nell’ambiente. Si misura la tempe-
ratura del materiale, i rifiuti in questo caso”.
Rilevazione ed estinzione di incendi
Il sistema di rilevazione incendi di Torsvik consiste in due ter-
mocamere Flir A615 montate su un meccanismo pan-tilt all’in-
terno di custodie protettive, una in corrispondenza di ciascuna
estremità del deposito. Le termocamere sono controllate tramite
il software TST Fire dedicato di Termisk. Quando una delle due
termocamere rileva un punto caldo, anche l’altra termocamera
viene puntata sul medesimo punto. Successivamente il software
TST Fire calcola le coordinate esatte del punto caldo, basandosi
sulle immagini termiche prodotte dalle due termocamere, e ge-
nera un allarme. A seguito dell’attivazione, dalla sala di controllo
del deposito rifiuti, l’idrante viene diretto sul punto caldo rilevato
e l’incendio viene spento.
L΄
La svedese Jönköping Energi si affida alle termocamere Flir per rilevare gli
incendi nella fase iniziale
Prevenire gli incendi
A615 è una termocamera con bolometro ad alta risoluzione
provvista di interfaccia Gigabit Ethernet
Magnus Olsson, direttore
dell’impianto Jönköping
Energi di Torsvik