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applicazioni nel senso della totale integrazione, acquisizione e

pre-elaborazione dei dati attraverso soluzioni Edge Computing

troviamo l’industria elettronica e automobilistica. Mitsubishi Elec-

tric ha svolto un ruolo primario in questi settori, sviluppando so-

luzioni di fabbriche ‘intelligenti’ sia al proprio interno sia presso

importanti clienti.

Olivini:

L’Internet of Things vedrà sviluppare un’architettura

ibrida Cloud+Edge Computing per implementare la vasta quan-

tità di sensori sul campo. L’Edge Computing locale (pre-pro-

cessing) includerà dei time-series

database per realizzare una ridu-

zione di dati e una loro aggrega-

zione. Questo avviene già oggi con

la soluzione Siemens composta

da CMS X-Tools più MindSphere

(Edge+Cloud Computing) in due

concrete applicazioni europee per

realizzare la manutenzione pre-

dittiva su impianti di vasta entità

(logistica aeroportuale e riempi-

mento nell’industria del Beverage)

Piermattei:

Nell’ambito dell’In-

ternet of Things esistono casi

in cui anche con tempi ridotti

di operatività, inferiori a un’ora, si possono creare parecchi

terabyte di dati relativi al funzionamento. Nel 2017 si effet-

tueranno ingenti investimenti nell’industria con l’acquisto age-

volato da parte del Governo italiano di macchinari dotati di

capacità di collegamento e comunicazione attraverso una

rete dati, con possibilità di raccogliere informazioni o gestire

in remoto il funzionamento dei macchinari stessi. Una strategia

d’intervento incentrata sull’edge permette di utilizzare archivi di

hosting il più vicino possibile agli utenti, garantendo loro la mi-

gliore qualità nella gestione dei dati.

Locatelli:

È difficile prevedere come le aziende decideranno di

distribuire l’elaborazione dei dati tra campo, edge e cloud. Uno

dei modelli possibili è il tandem

smart sensor-cloud: sensori e at-

tuatori sempre più smart offrono

infatti non solo capacità di elabo-

razione e velocità di reazione, ma

anche la possibilità di trasmettere

dati pre-elaborati direttamente sul

cloud. È una soluzione avveniristica

che eliminerebbe di fatto tutti i li-

velli intermedi. Non credo però che

questo modello si possa affermare

come standard unico per tutte

le applicazioni.

Molto spesso c’è infatti necessità

di aggregare dati provenienti da

sorgenti diverse, ma di mantenere l’intelligenza il più possibile

vicino alla sorgente del dato. È qui che l’Edge Computing può

essere una soluzione più adeguata. Inoltre l’Edge Computing è

un modello che può benissimo essere complementare al cloud:

al primo competono infatti le elaborazioni realtime, al secondo

le analisi più complesse, anche di dati provenienti da siti pro-

duttivi diversi.

A.O.:

Ad oggi i settori più restii nell’applicazione di soluzioni cloud

ed edge rimangono quello pubblico e quello finanziario. Quali sono

le soluzioni più adatte alle imprese di questi settori?

Eder:

A questo proposito è necessaria una distinzione tra cloud

ed edge: il cloud può essere dovunque mentre l’edge si riferisce

espressamente a dispositivi locali. Il settore applicativo per i ser-

ver edge in ambito finanziario sono le contrattazioni in tempo

reale. Nelle aree pubbliche, invece, le applicazioni legate alla si-

curezza, che prevedono l’uso di telecamere intelligenti, rappre-

sentano un settore estremamente interessante per i server edge.

Randieri:

Malgrado a oggi questi settori rimangono ancora quelli

più restii nell’applicazione di soluzioni cloud ed edge, è noto che

nel settore finanziario i millisecondi possono fare una differenza

drammatica per gli algoritmi di trading e che in quello sanitario

le informazioni sui pazienti in tempo reale possono marcare il

confine tra la vita e la morte. Questi scenari richiedono, quindi,

velocità e scalabilità, raggiungibili con l’implementazione di

un’architettura di calcolo edge, capace di ottimizzare in loco la

sicurezza e, soprattutto, il tempo d’elaborazione dei dati.

Olivini:

In questo ambito è necessario superare anche alcune

barriere culturali. Negli USA, ad esempio, la vendita di notebook

basati su Cloud Operating System ha ormai superato quella dei

macbook, così come bisogna prestare grande attenzione alla si-

curezza dei dati sia in ‘Rest’ sia in ‘Motion’.

Piermattei:

In realtà, sia il settore pubblico sia il finanziario

stanno effettuando investimenti sul cloud, creando un sistema

di data center, proprietari o legati a consorzi, che permettano di

gestire e archiviare in sicurezza i Big Data, utilizzando in loco i

data center già presenti, eventualmente ristrutturandoli. L’utilizzo

dei migliori dispositivi disponibili sul mercato, dotati di elevata

efficienza, permetterebbe di ristrutturare un data center locale

con un ritorno dell’investimento più rapido, attraverso un mag-

giore risparmio energetico rispetto alle attuali strutture.

A.O.:

Dal lato delle SMB (Server Message Block), invece, come si può

rispondere all’esigenza di allineare le architetture in cloud con l’Edge

computing?

Eder:

I vantaggi a livello organizzativo delle tecnologie di ela-

borazione edge per le SMB dipendono dal tipo di connettività.

Per quando riguarda le tecnologie edge o i servizi cloud privati

decentralizzati è necessaria una connessione Internet a elevata

velocità, garantita dalle stazioni base come le cloudlets, gestiti dal

settore pubblico e dai fornitori di servizi Telecom. All’interno delle

fabbriche, invece, chiunque può realizzare siti produttivi control-

lati da server edge intelligenti.

Randieri:

Per rispondere all’esigenza di allineare le architetture

cloud con l’Edge Computing le SMB devono in primis attuare

quello che viene definito ‘Shift in Corporate Thinking’ unitamente

a una maggiore comprensione dell’architettura Edge da configu-

rare e adottare. In generale, senza dubbio è possibile ottenere una

riduzione dei costi garantendo un servizio migliore data-oriented

con piattaforme più efficienti appositamente progettate.

Olivini:

Le piccole e medie imprese traggono grande vantaggio

dall’utilizzo di architetture ibride e piattaforme plug&play come

MindSphere abbinato a X-Tools. L’immediatezza e l’accessibilità

a funzioni preconfigurate va incontro proprio a tutte quelle realtà

che non vogliono e non possono gestire un’infrastruttura di que-

sto tipo internamente.

AO

GIUGNO-LUGLIO 2017

AUTOMAZIONE OGGI 399

100

TAVOLA ROTONDA

Alberto Olivini,

Siemens Italia

Locatelli Claudio,

SPS IPC Drives Italia