riguarda la mancanza di lavoro. Nel mo-
mento in cui la crescita della popola-
zione rallenta e viviamo di più abbiamo
bisogno di lavoratori.
L’ultimo report McKinsey afferma che
“la dimensione della forza lavoro per i
prossimi 50 anni è troppo piccola per
mantenere l’attuale crescita del pro-
dotto interno lordo pro-capite senza
un’accelerazione della produttività”.
Considerato il nostro ambiente ma-
croeconomico e i trend demografici,
l’automazione intelligente non è una
scelta ma una necessità. Questo ricorda
ciò che affermava un report McKinsey
di inizio 2015: “senza una crescita della
produttività la rapida espansione dei
50 anni precedenti sembrerà un’aber-
razione storica e l’economia mondiale
scivolerà indietro verso un tasso di cre-
scita lento”.
E la perdita di lavoro?
L’automazione intelligente avrà un im-
patto positivo sull’economia, ma molti
sono preoccupati dalle perdite di posti
di lavoro. ‘A Future That Works’ offre
una visione ottimistica: l’automazione
intelligente rimpiazza le attività indivi-
duali e solo il 5% dei lavori di oggi sono
candidati a una totale automazione.
Da un altro lato però, quasi tutti i lavori
potrebbero essere parzialmente auto-
matizzati e questo aumenterebbe la
produttività senza danneggiare l’occu-
pazione.
Questo è quello di cui abbiamo biso-
gno per guidare la crescita economica
e incrementare l’occupazione. L’au-
tomazione non sostituisce il lavoro, è
complementare.
Per esempio, le banche hanno intro-
dotto i bancomat negli anni ’70 ma
il numero degli impiegati sportellisti
negli USA ha continuato a crescere del
10% tra il 1980 e il 2010, nel momento
in cui le banche hanno deciso di fornire
servizi basati sui rapporti umani come i
prestiti e gli investimenti.
È il momento di agire
Considerato il nostro ambiente macroe-
conomico e i trend demografici, l’auto-
mazione intelligente non è una scelta, è
una necessità.
Da un punto di vista delle politiche, ab-
biamo bisogno di focalizzare le risorse
sul dirigere l’automazione verso la forza
lavoro, ponendo le basi per la futura
crescita economica e per creare più
occupazione.
Allo stesso tempo, dobbiamo
identificare e focalizzarci
sulle competenze di cui
abbiamo bisogno in que-
sta nuova ‘economia au-
tomatizzata’ e questo
comporta un cambio
radicale nel nostro si-
stema educativo. Inol-
tre dobbiamo ritirare
quel 5% di professioni
che ha subito un’auto-
mazione più completa
e favorire il rinserimento
nel mercato del lavoro
delle persone.
La buona notizia è che ab-
biamo tempo. Secondo McKin-
sey dovremmo aspettare il 2055
per raggiungere il pieno potenziale
dell’automazione, ma dobbiamo co-
minciare ora, i cambi di successo richie-
dono infatti sforzi importanti, decisi e
tempestivi.
•
ServiceNow
www.servicenow.comMAGGIO 2017
AUTOMAZIONE OGGI 398