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GENNAIOFEBBRAIO 2017

AUTOMAZIONE OGGI 395

15

AO

IL PUNTO

uomo, in quanto animale sociale, ha la

tendenza ad aggregarsi con i suoi simili

in gruppi più o meno complessi: senza

scomodare Aristotele o Seneca, tutti noi

dovremmo essere in grado di confermare

questa affermazione guardandoci sempli-

cemente intorno. Inoltre, il vantaggio che

l’unione tra soggetti con pari interessi può

portare è facilmente confermabile ricor-

rendoal classicomotto ‘l’unione fa la forza’.

Quanto espresso inprecedenza potrebbe

anche essere visto come giustificazione

della rapida e imponente diffusione dei

social network, che hanno dato origine a

una nuova epoca storica, quella del web

2.0, in cui noi tutti siamo immersi, anche

se personalmente ritengo che il social

network dovrebbe essere inteso come

luogo (virtuale), in cui poter soddisfare le

esigenze di confronto e di condivisione

verso specifici interessi, piuttosto che

come forma di aggregazione propria-

mente detta.

Dal punto di vista professionale, l’esigenza di formare gruppi o comunità con pari

interessi è altrettanto sentita e in linea con le motivazioni descritte inizialmente.

Anche in questo caso non mancano gli esempi: dalle gilde medioevali, agli ordini

professionali, ai sindacati e per finire alle associazioni di categoria. Sempre rima-

nendo in ambito professionale e concentrando l’attenzione sulle persone (quindi

escludendo le società), fare rete rappresenta quasi un passaggio obbligato per

chi abbia la necessità di rafforzare la propria posizione di singolo, aumentando

nel contempo le opportunità di scambio di opinioni e di conoscenze. I vantaggi

che si possono ottenere sono senza dubbio molto grandi, purché la creazione e

il mantenimento del network rimangano coerenti con gli obiettivi che lo hanno

spinto a formarsi. Chi ha avuto questo tipo di esperienze non può che confermare.

Allo stesso modo però potremmo ricevere feedback molto differenti da chi invece

ha avuto esperienze meno positive. Infatti, se da un lato l’aggregazione di molti

soggetti con esigenze analoghe può garantire vantaggi a tutti i partecipanti, in

parallelo questo tipo di realtà corrono il rischio di essere utilizzate per scopi ben

differenti. Le casistiche sono molteplici. Per fare qualche esempio basti pensare

alle associazioni di persone aventi specifiche caratteristiche professionali, che si

costituiscono in maniera volontaria. Queste però potrebbero avere connotazioni

molto differenti se a costituirle fossero soggetti con interessi particolari (approccio

top-down), come per esempio società già presenti sul mercato che vogliano raf-

forzare le proprie quote, oppure soggetti indipendenti che vogliano guadagnare

una posizione che diversamente gli sarebbe preclusa. Parallelamente, si possono

portare quelle organizzazioni che sono previste per legge (per esempio gli ordini

professionali) o che sono già presenti e fortemente consolidate, dove potrebbe

accadere che i rappresentanti eletti tendano a curare maggiormente i propri inte-

ressi… Inutile dire che in questi casi la funzione e i vantaggi di una rete verrebbero

meno a danno dei singoli partecipanti.

Per concludere, il network tra individui rappresenta uno strumento fondamentale

per la crescita delle persone coinvolte. Per garantire la piena efficacia che ciò av-

venga, oltre a partecipare come portatore di conoscenze ed esperienze a favore

della comunità di cui si fa parte, ognuno deve assumere un ruolo attivo di verifica

continua del rispetto degli impegni presi che rappresentano poi la base per cui la

rete stessa si è costituita.

L’

L’importanza

del network

Michele Santovito

Comitato tecnico Automazione Oggi e Fieldbus&Networks

MARZO 2017

AUTOMAZI NE OGGI 396