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INSTRUMENTS

COPERTINA

NATIONAL INSTRUMENTS

COPERTINA

NATIONAL INSTR

NOVEMBRE-DICEMBRE 2016

AUTOMAZIONE OGGI 394

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economica dovuta alla manutenzione preventiva. Secondo

la rivista Forbes “un euro su tre speso nella manutenzione

preventiva è sprecato”. Risultati simili sono stati rilevati anche

dall’Electric Power Research Institute (EPRI). Tra le diverse op-

zioni di manutenzione esistenti, i ricercatori hanno scoperto

che una strategia di manu-

tenzione pianificata (o pre-

ventiva) è la più costosa da

implementare.

La strategia

di manutenzione

preventiva

Tre sono le fasi per miglio-

rare la strategia di manuten-

zione preventiva. La prima è

raccogliere le informazioni

mediante il monitoraggio di

vibrazioni. Per migliorare l’efficienza della macchina è necessa-

rio innanzitutto raccogliere informazioni sul suo stato di salute

mediante il monitoraggio di vibrazioni. Mediante una corretta

analisi, il monitoraggio delle vibrazioni può servire come ele-

mento principale per una strategia di manutenzione preven-

tiva offrendo molti vantaggi. Ad esempio, nello studio Epri, i

ricercatori hanno scoperto che questa nuova opzione costa

circa un terzo per hp (horsepower), ma elimina i rischi di danni

secondari da guasti catastrofici. Gli operatori possono preve-

dere quando l’apparecchiatura si guasterà, programmare la

manutenzione senza influenzare la produzione e in definitiva

estendere la durata della macchina.

La seconda fase consiste nel superare l’analisi delle vibra-

zioni.

Le misure relative alle analisi delle vibrazioni agiscono

come indicatori dello stato di salute, ma non solo gli unici.

Misure come temperatura, sollecitazione, qualità dell’energia,

pressione e deflessione forniscono informazioni sullo stato

di salute della macchina e, quando correlate tra di loro, con-

sentono di ottenere un’im-

magine molto più chiara.

Queste misure fanno in

genere parte della seconda

fase del monitoraggio di

condizioni. Tuttavia, se non

sono pianificate in maniera

anticipata, può diventare

difficile e costoso aggiun-

gerle in seguito. Mediante

una corretta pianificazione,

le aziende possono evitare

questo errore adottando un

approccio integrato basato su piattaforma che è sufficiente-

mente flessibile da adattarsi ai requisiti di cambiamento.

La terza fase consiste nel completare la soluzione mediante

l’integrazione del controllo.

Il passaggio finale per riottenere il

controllo dei propri asset è quello di integrare completamente

questa soluzione di monitoraggio con la piattaforma di con-

trollo. Scegliendo una piattaforma flessibile nel passaggio 1,

è possibile utilizzare tutti gli elementi che vengono misurati

nei passaggi 1 e 2 per regolare in realtime gli algoritmi di con-

trollo, in base alle condizioni operative, migliorare l’efficienza

ed estendere la durata dell’apparecchiatura. Inoltre, gli ope-

ratori devo apprendere il funzionamento di un solo sistema,

migliorando ulteriormente l’efficienza operativa.

L’AZIENDA LEADER

NEL SETTORE

DI TEST,

MISURA E CONTROLLO

Anche le pompe fanno parte

dell’Internet of Things

Come il monitoraggio online stamigliorando lamanutenzione

degli apparati industriali

L’

Internet of Things (IoT) connette miliardi di

persone tramite applicazioni software quali

Twitter e WhatsApp e piattaforme come iOS e

Android. Il concetto di IoT e le tecnologie a li-

vello più basso si stanno diffondendo in ambito

industriale aumentando l’efficienza delle aziende. L’Industrial

Internet of Things (IIoT) finirà per collegare decine di miliardi

di ‘cose’ utilizzate dalle aziende per dialogare con altre mac-

chine, il cloud, i sistemi di controllo e le persone. Le pompe

fanno parte di diritto dell’elenco delle ‘cose’ e, analogamente

a molte altre apparecchiature elettromeccaniche di grandi di-

mensioni che non generano clamore di tipo high-tech, sono

favorite da quest’ondata di tecnologia. Perché è necessario

inserire le pompe all’interno di un contesto IIoT? E qual è l’a-

spetto di una pompa compatibile con il concetto di IIoT?

Il tempo di disponibilità al servizio è minato dalle sfide in co-

stante evoluzione che aggiungono rischi e costi alle attività

dell’impianto. Poiché le centrali di generazione di energia a

combustibile fossile richiedono un’ottimizzazione continua

delle prestazioni e la riduzione dei costi, l’online condition

monitoring è nato per risolvere le sfide legate al monitoraggio

non solo per asset critici ma anche per le attrezzature ausiliarie