AUTOMAZIONE OGGI 394
SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 111
quenza di lavoro degli inverter. Infine comunicano i dati allo
Scada (tranne nel caso di Castelbellino) tramite interfacce
Ethernet. Ciascuno degli impianti ha un proprio server Scada
che gestisce circa 10.000
tag. Il server comunica
poi, tramite una rete
privata Multiservizi, con
il terminal server client
centrale di Ancona, dove
sono visualizzati tutti gli
stati dei diversi super-
visori iFix in uso presso
Multiservizi: non solo
quelli per la gestione
degli impianti di depu-
razione, ma anche quelli
relativi agli altri servizi
erogati dall’azienda. Gli
impianti sono presidiati
localmente, con l’ecce-
zione di quello di Castel-
bellino che è invece telegestito da Jesi. La centrale di Ancona
funziona 24 ore su 24 e si occupa sia della supervisione ge-
nerale sia del controllo degli impianti negli orari in cui non
sono presidiati in loco.
Attenzione alla disponibilità di impianto
Mentre negli impianti di Falconara e Senigallia gli Scada
server degli impianti sono dotati di un sistema di back up
a freddo (GE iFIX è in funzione su una macchina e si sincro-
nizza periodicamente con una seconda macchina di riserva
e nel caso in cui la macchina online avesse un problema,
l’operatore opera manualmente lo switch sul sistema di
back up), nel depuratore di Jesi è in funzione un sistema
di gestione della disponibilità di impianto particolarmente
avanzato. Qui infatti è stato installato un nodo everRun, la
piattaforma di Stratus dedicata proprio alla massimizza-
zione della disponibilità d’impianto, sempre distribuita e
supportata da ServiTecno. In questo impianto le macchine
fisiche su cui è installato lo Scada sono due, gestite in ma-
niera automatica da everRun. Grazie a everRun il sistema è
fault tolerant ed è in grado di funzionare ininterrottamente
anche in caso di guasto a uno dei due host: l’applicazione
opera infatti su due macchine
virtuali. Se una macchina cade,
l’applicazione continua a girare
sull’altra macchina senza inter-
ruzioni o perdita di dati. Allo
stesso modo se un componente
cade, viene rimpiazzato con il
componente funzionante dal
secondo sistema. “Da quando
questo sistema è entrato in
funzione” spiega Paolo Pauri,
project manager di Multiservizi,
“non si è più verificato alcun
fermo impianto che fosse ricon-
ducibile alla parte tecnologica
dell’infrastruttura”.
Al sistema di Jesi, poi, è stata
anche affidata la gestione dello
Scada di Castelbellino che non è presidiato localmente.
Grazie a una comunicazione sicura tramite la wireless WAN
aziendale, i dati raccolti dai PLC che operano in locale a Ca-
stelbellino sono trasmessi a Jesi, dove gli host ospitano sia
lo Scada dell’impianto locale sia quello dedicato al depura-
tore di Castelbellino. “In questo modo” racconta Pauri “ab-
biamo potuto ridurre considerevolmente i costi, riducendo
il numero di macchine host da acquistare e centralizzando
le operazioni di monitoraggio”.
A Jesi e Castelbellino la fault tolerance non si ferma soltanto
alla parte Scada, ma è stata implementata anche per l’automa-
zione locale. In questi due depuratori infatti sono stati recen-
temente aggiornati anche i PLC, che ora sono dotati di doppia
CPU che consente di gestire la ridondanza via software.
Nei prossimi due anni un sistema simile al tandem Jesi-
Castelbellino sarà realizzato per i depuratori di Fabriano e
Matelica.
ServiTecno -
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esperienze
A Jesi e Castelbellino la fault tolerance non si ferma soltanto
alla parte Scada, ma è stata implementata anche
per l’automazione locale
Nel corso del 2015 Multiservizi ha deciso di procedere a un significativo revamping degli impianti