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MAGGIO 2016

AUTOMAZIONE OGGI 390

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Posizione dell’utensile segnalata

in modo affidabile

I 16 sensori fotoelettrici tipo LTS-1120-303 di Contrinex (uno per

ogni pezzo), in una custodia cilindrica di taglia M12, segnalano

all’unità di controllo del robot la presenza di un utensile e la sua

posizione. In questo modo il robot non rischia mai di mancare la

presa. Inoltre, una barriera fotoelettrica cubica a riflessione Con-

trinex modello LRR-C23PA-NMS-404, posizionata all’estremità di

ciascuna linea del trasportatore, controlla se gli attrezzi portanti

sono davvero vuoti. “Se la barriera fotoelettrica rileva un oggetto,

l’alimentatore rimane fermo, evitando in questo modo eventuali

danni meccanici dovuti alla presenza di un pezzo rimasto sull’at-

trezzo o non rilevato dai sensori fotoelettrici” continua Hager.

Nella barriera fotoelettrica a riflessione, all’estremità della linea

del trasportatore, l’emettitore e il ricevitore sono installati in

un’unica custodia. La barriera fotoelettrica funziona in questo

modo: il sensore invia un fascio luminoso concentrato e pulsante

attraverso un filtro polarizzatore a un catarifrangente posto a

una certa distanza, che rimanda il fascio al sensore. Qui il fascio

attraversa un altro filtro polarizzatore, prima di raggiungere il ri-

cevitore. Se un oggetto, nel nostro caso il pezzo, interrompe il

fascio luminoso, il sensore rileva la riduzione dell’intensità lumi-

Sensori

per scandire

il tempo

Norbert Matthes

L’

azienda Famag Robotik&Automation (Famag),

con sede a Remscheid (Germania), si è specia-

lizzata nella progettazione e produzione di so-

luzioni di automazione che impiegano robot

industriali usati o di nuova costruzione. Il risul-

tato sono impianti ‘chiavi in mano’ di cui il team Famag realizza

montaggio, programmazione e messa in funzione direttamente

presso il cliente. Fra i suoi attuali progetti figura un sistema auto-

matizzato di alimentazione pezzi per l’impianto di taglio laser di

un’azienda automobilistica.

L’impianto è costituito da due macchine da taglio laser e da un

sistema automatizzato di alimentazione e carico con due tra-

sportatori a catena paralleli, uno per ciascuna macchina, oltre

a un robot a braccio articolato. In futuro, si prevede che presso

lo stabilimento automobilistico prenderanno servizio altri tre o

quattro impianti di questo tipo. Gli attrezzi portanti del traspor-

tatore a catena vengono caricati manualmente con otto pezzi

ciascuno, forniti come materiale sfuso. Sulle due linee del traspor-

tatore vengono caricati pezzi diversi. All’estremità della linea del

trasportatore un robot a braccio articolato preleva un pezzo da

uno dei due attrezzi portanti e lo carica sulla macchina di taglio

laser. Il tempo di ciclo del robot misura 15 secondi, compresi i

3 secondi dedicati all’operazione di carico. “L’automazione è tal-

mente intelligente che il robot, a seconda dello stato di lavora-

zione di ogni singola macchina, è in grado di prelevare e caricare

il pezzo adatto” afferma Frank Hager, project manager di Famag

Robotik&Automation. “Inoltre, poiché ogni macchina lavora pezzi

differenti, con tempi di lavorazione diversi, questo metodo riduce

al minimo i tempi morti e aumenta la produttività.

Nell’alimentatore a doppia linea di un impianto

di taglio laser, 16 sensori fotoelettrici

e due sbarramenti con riflettore controllano

le condizioni dell’attrezzo portante

AO

S P E C I

A L E

Una barriera

fotoelettrica a riflessione

all’estremità di ogni alimentatore

evita i danni meccanici all’impianto