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ITALIA 4.0

dicembre 2016

Comau Robotics & Automation Products

Via Rivalta, 30 - 10095 Grugliasco (TO)

Tel.

+39 011 0045506

stefania.bernabeo@comau.com www.robotics.comau.com

collaborazione con il partner B&R, al pro-

getto openRobotics, una soluzione che

consente una completa integrazione del

controller del robot in macchine o linee

di produzione esistenti e che sono dotati

di componenti di automazione da B&R.

Uomo e robot collaborano

Secondo il progetto Aura – Advanced

Use Robot Arm - presentato da Comau,

è attraverso l’integrazione di diverse

tecnologie che diventa possibile garan-

tire la necessaria sicurezza per una reale

e costante cooperazione tra macchina

e uomo. Aura, infatti, è una tipologia

di robot ricoperto da una speciale pelle

protettiva sotto la quale coesistono sen-

sori di forza, percettivi e di torsione. Il

sistema cooperativo sfrutta inoltre l’in-

tegrazione di un sistema di visione e di

laser scanner. È proprio la combinazione

di tutta questa tecnologia il fattore abi-

litante che consente agli operatori sia di

muoversi in totale sicurezza nello spazio

di lavoro che condividono con un robot,

sia di guidare l’azione di quest’ultimo.

Direttamente, con la guida manuale, o la

possibilità di fargli mutare la traiettoria

semplicemente toccandoli; indirettamen-

te proprio grazie all’interazione con la

sensoristica applicata al robot e all’intera

area di lavoro. Esattamente come accade

tra persone, i robot collaborativi di oggi

recepiscono cosa accade nell’area accanto

e si comportano di conseguenza.

Quali impatti in produzione

I cambiamenti appaiono notevoli. In-

nanzitutto questi robot possono essere

applicati nell’industria pesante, lavoran-

do, ad esempio, a manipolazione, asser-

vimenti, assemblaggi di pezzi pesanti. Se

fino ad oggi, infatti, le soluzioni di robo-

tica collaborativa hanno riguardato mac-

chine di piccola taglia e con basso pay-

load, la soluzione Aura consente la tra-

sformazione di un robot ‘tradizionale’ in

robot collaborativo anche per macchine

ad elevato payload in grado quindi di

applicarsi ad attività pesanti.

Un esempio su tutti sono le manipola-

zioni che avvengono nell’assemblaggio

finale di un’automobile, come il posizio-

namento del cruscotto, dei sedili o delle

batterie. Nulla vieta, tuttavia, l’applica-

zione in altri contesti come piegatura,

altre lavorazioni meccaniche o altri as-

servimenti. Dipende dalla configurazio-

ne richiesta e dal livello di integrazione/

cooperazione necessario da attivare.

Ogni operazione svolta avviene inoltre

senza l’ausilio di alcuna barriera protet-

tiva e questo significa un forte risparmio

di costi in termini di hardware ridondan-

te e di layout in fabbrica. In aggiunta, la

capacità del robot di interagire in tempo

reale con quanto lo circonda fa sì che le

interruzioni di lavoro si riducano presso-

ché a zero, con i relativi vantaggi in ter-

mini di resa, efficienza e produttività. Da

non sottovalutare l’ulteriore aggiunta di

scalabilità e flessibilità di queste soluzio-

ni. L’uso integrato di diverse tipologie di

sensori consente, infine, configurazioni

personalizzate graduando la complessi-

tà della macchina, la sofisticazione del

relativo sistema di controllo e il posizio-

namento della macchina nel layout pro-

duttivo. Se in precedenza, ad esempio, i

robot collaborativi potevano essere ap-

plicati solo nella posizione classica con il

basamento a terra, fattore che consente

il monitoraggio delle vibrazioni che, se

eccessive, poteva portare allo stop della

macchina, oggi un robot collaborativo

può essere applicato in ogni posizio-

ne, perché le tecnologie integrate che

governano l’area di lavoro sorpassano

il bisogno di controllo delle vibrazioni.

Possiamo quindi dire che la robotica col-

laborativa determina una sorta di mass

customization nell’ambito delle soluzio-

ni di automazione robotizzata, aprendo

la strada, per ciascuna azienda, a solu-

zioni personalizzate.

Quali i prossimi sviluppi

Per i protagonisti internazionali dell’auto-

mazione industriale come Comau, auto-

matizzare un processo produttivo significa

semplificare il lavoro dell’uomo e aiutarlo

nelle mansioni più difficili, pesanti, ripeti-

tive. Questo avviene indubbiamente con

la robotica collaborativa e, in linea di prin-

cipio, seguendo alcune direttrici: le mac-

chine devono essere facili da usare e de-

vono poter integrare sensori e tecnologie

diverse. In tal modo, i robot possono dive-

nire un collega affidabile dell’operatore

umano. Infine è necessario che tutte le

tecnologie possano fare leva sul ruolo abi-

litante di Internet, che consente di control-

lare in tempo reale quanto avviene nelle

fabbriche, di elaborare enormi quantità di

dati, a supporto delle decisioni strategiche

e tattiche dell’azienda, di integrare infor-

mazioni provenienti da diversi ambienti di

lavoro. In questa direzione vanno gli sforzi

sui robot collaborativi e altre innovazioni

tecnologiche che sono in corso di evolu-

zione come, ad esempio, gli esoscheletri

e l’integrazione di ulteriori sensori. È cosi

che si rinsalda così il legame tra uomo e

macchina: un giusto equilibrio di uso del-

la tecnologia a supporto dell’uomo in una

relazione intensa, sicura, proficua.

Le soluzioni

di robotica

collaborativa

comprendono

molteplici

applicazioni.