Bosch riconferma il proprio impegno per la tutela dell’ambiente
Bosch sostiene il piano proposto dal Cancelliere tedesco, Angela Merkel, che prevede di ridurre le emissioni di anidride carbonica in Germania del 40% entro il 2020. Un impegno a 360 gradi, quello di Bosch che, oltre le tecnologie per l’automotive, si concentra anche nello sviluppo e nella produzione di tecnologie che sfruttano l’energia solare, eolica e geotermica.
Nel 2006, l’azienda tedesca ha investito 3,3 miliardi di euro in Ricerca e Sviluppo, equivalenti al 7,7% del fatturato. Più del 40% di tale ammontare (1,4 miliardi di euro) è direttamente correlato alla tutela dell’ambiente e alla salvaguardia delle risorse naturali. In termini di brevetti, sempre nel 2006, ne sono stati depositati circa 3 mila, dei quali il 36% inerenti all’ecologia. Circa il 50% di questi ultimi, contribuisce a ridurre l’utilizzo di carburanti, contenendo le emissioni di CO2.
Massimo Guarini, amministratore delegato di Bosch in Italia, dichiara: “Forniamo tecnologie e servizi a livello globale e riteniamo di essere sulla giusta via per affrontare le sfide della globalizzazione economica ed ecologica. La nostra presenza a livello internazionale e a livello settoriale è talmente ampia”, continua Guarini “da consentirci di fornire risposte tecnologiche che vanno ben oltre i confini europei e al di là del settore automobilistico.
Il business dei sistemi volti all’ultizzo delle energie rinnovabili è in significativo aumento. Bosch prevede, con i suoi marchi Junkers, e.l.m. lebanc, Buderus e Rexroth, di incrementare il fatturato di questi sistemi, raggiungendo più di un miliardo di euro entro il 2010 e raddoppiando così il valore del 2006.
Nei prossimi anni, a livello mondiale, Bosch investirà circa 300 milioni di euro nell’espansione della produzione di turbine eoliche. Entro il 2009, invece, le vendite di pannelli solari Bosch, sempre con i marchi Junkers, e.l.m. leblanc e Buderus, supereranno le 300 mila unità, più del triplo rispetto al 2006.