Boom del mercato dei servizi di cloud computing

Pubblicato il 27 ottobre 2021
Arena, PTC Business, offre sistemi cloud based ospitati in Europa

Negli ultimi anni molte aziende hanno intrapreso un percorso di trasformazione digitale, che la pandemia ha fortemente accelerato a causa dell’impennata della domanda di servizi digitali. Proprio per questo motivo, l’Italia ha deciso di destinare circa il 27% dei 235 miliardi di risorse comprese nel proprio PNRR e nei fondi React-EU per progetti di digitalizzazione a livello aziendale. Le “azioni digitali” degli utenti generano una mole impressionante di informazioni che le aziende devono gestire, conservare, integrare e talvolta condividere con i business partner. In questo contesto, il Cloud si rivela un prezioso alleato che permette alle aziende di scalare ed evolvere i propri sistemi per adattarsi ai cambiamenti del mercato e affrontare le nuove sfide in modo più efficiente e rapido. Non è un caso, infatti, che il mercato del Cloud Computing, ovvero l’offerta di servizi di calcolo come server, risorse di archiviazione, database, rete e software forniti tramite Internet, abbia subito una crescita esponenziale: secondo una recente stima di Research And Markets, l’industria dei servizi Cloud Computing raggiungerà i 937.5 miliardi di dollari entro il 2027, una crescita del 199% rispetto ai 313.1 miliardi di dollari del 2020. Anche nel Belpaese lo scenario è in rapida ascesa, e secondo le stime raggiungerà i 3,84 miliardi di euro nel 2021, un incremento del 16% rispetto al 2020. Inoltre, dalla fotografia emersa dall’Osservatorio Cloud Transformation della School of Management del Politecnico di Milano, nelle grandi aziende il 44% delle applicazioni si trovano oggi su cloud pubblico o privato. Strettamente legate al processo di transizione al Cloud delle aziende e della conseguente crescita del mercato Cloud Computing, si stanno diffondendo sempre di più anche le tecnologie cloud native per lo sviluppo di applicazioni e software. Questo approccio innovativo permette di rilasciare e aggiornare le app più rapidamente, migliora la qualità e riduce i rischi di delivery, semplifica la progettazione di app più reattive, scalabili e tolleranti agli errori, nei cloud pubblici, privati o ibridi.

Secondo il Rapporto Istat 2021, negli ultimi due anni le imprese italiane che utilizzano servizi cloud sono passate dal 23 al 59% e dall’11 al 32% per quanto riguarda i servizi evoluti, grazie anche agli incentivi fiscali contenuti nel piano Industria 4.0. “Il messaggio del mercato è chiaro: le aziende hanno la necessità di erogare nuovi servizi digitali in modo rapido e veloce per soddisfare le esigenze in continua evoluzione dei consumatori – commenta Federico Soncini Sessa, CEO di Mia-Platform, tech company innovativa italiana specializzata nella costruzione di piattaforme digitali cloud native. “Non solo: devono essere in grado di integrare velocemente i propri dati, sistemi e servizi con partner e aziende esterne per portare sul mercato bundle di servizi completi che garantiscono un’esperienza cliente fluida e confortevole”. Mia-Platform v8.0, l’ultima versione della piattaforma digitale premiata a livello nazionale e internazionale, riduce fino al 50% i tempi di sviluppo e rende accessibile a tutte le aziende l’utilizzo di microservizi, Kubernetes, API e architetture ad eventi. Mia-Platform è pensata sia per tutte le aziende di grandi dimensioni al di là del settore in cui operano sia per le startup digital native.



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