Awards 2008: per la terza volta un premio alle migliori idee

Pubblicato il 29 maggio 2008

Mercoledì 28 maggio, durante la manifestazione Bias, lo stand di Fiera Milano Editore si è trasformato per alcune ore in un palcoscenico dai fitti cambi di scenografia. La consegna dei premi, avvenuta in un’atmosfera gradevolmente informale, ha potuto contare sulla presenza di Costante Casali, amministratore delegato di Fiera Milano Editore, Claudio Artusi, amministratore delegato di Fiera Milano, e Enrico Pazzali, direttore generale di Fiera Milano; accanto a loro, che hanno consegnato fisicamente le targhe ai vincitori, le redazioni di Progettare, Elettronica Oggi, Automazione e Strumentazione, Automazione Oggi e Fieldbus&Networks hanno incorniciato il momento in cui ‘i migliori’ sono stati chiamati per ricevere il riconoscimento.

Dopo una laboriosa discussione riguardo alla scelta dei vincitori, le decisioni delle redazioni si sono concretizzate ieri, a partire dal momento in cui i primi premiati sono stati invitati ad avvicinarsi: la prima case history premiata, pubblicata sulla rivista Progettare, ha portato l’attenzione su Augusto De Castro, vice president industrial sector di Ibm, e su Andrea Cantarutti, direttore del settore aerospace di Msc Software, rappresentanti delle aziende che hanno creato una tecnologia per la simulazione virtuale di velivoli che ha risposto alle esigenze dell’utilizzatore, ovvero l’Aeronautica Militare Italiana, rappresentata, per l’occasione, dal Generale Enrico Camerotto, vice comandante della 1a Regione Aerea di Milano.

A seguire, la premiazione delle best design ideas pubblicate nella relativa sezione di Elettronica Oggi Web del nostro sito www.ilb2b.it: il primo premio è stato ritirato da Luca Ripamonti, account manager Italy and Spain di On Semiconductor, che ha ritirato una meritata targa per un’idea semplice quanto efficace, basata sull’utilizzo di un semplice convertitore c.c./c.c. per evitare il danneggiamento delle batterie nel momento in cui le stesse sono private della loro carica, evento che ne comprometterebbe la durata.

Sono inoltre state assegnate le seguenti menzioni d’onore: a Maxim Integrated Products, per la quale era presente il senior field application Massimo Caprioli, per la descrizione delle possibilità di un semplice circuito per la regolazione manuale dell’intensità luminosa dei Led; a Freescale Semiconductor, per l’occasione rappresentata dal field application engeenering Lorenzo Daniele, per un’idea di progetto realizzata per far fronte a situazioni in cui l’impedenza del carico da analizzare non corrisponde a quella standard (50 ohm), circostanza di solito affrontata con l’uso di buffer, ma per la quale l’azienda ha proposto l’utilizzo a bordo di un amplificatore lineare.

Automazione e Strumentazione ha a sua volta premiato la best application nell’ambito dei processi di automazione: l’azienda Ascon, nelle figure del marketing manager Raffaele Calcagni e del direttore generale Bruno Zecchel, il system integrator Ortiz, rappresentato da Gianni Lenoci R&D manager e Mario Ortiz titolare della società, e l’utilizzatore FRA.VA hanno meritatamente ricevuto la targa per la realizzazione di un impianto di refrigerazione per prodotti ortofrutticoli che ha consentito di duplicare la produzione e, di fatto, di dimezzare il dispendio energetico.

Automazione Oggi ha riconosciuto il successo di un’automazione realizzata per STMicroelectronics da National Instruments, rappresentata da Nadia Albarello, marketing communication manager, e dal system integrator Imaginglab, nella figura dell’amministratore unico Ignazio Piacentini: il sistema di visione artificiale realizzato ha permesso l’automatizzazione di controlli critici eliminando l’errore umano.

A chiudere l’evento, sono stati chiamati ‘sotto i riflettori’ Carlo Gementi di Hirschmann, Pietro Beltrame di Rockwell Automation e Paolo di Santo, responsabile automazione Plc presso Officine Meccaniche Cerutti: i due fornitori di tecnologia hanno creato per l’utilizzatore una piattaforma di integrazione fra apparecchiature di produttori diversi grazie all’intuizione dell’efficacia di Ethernet anche in ambienti gravosi come, appunto, quelli di una macchina flexografica.



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