Automazione di processo: istruzioni per l’uso

Pubblicato il 14 luglio 2008

Rockwell Automation, già affermata nell’ambito della fornitura di soluzioni nei settori automazione, energia, controllo e informazione, ha da tempo intrapreso un cammino che la conduca a ricoprire, soprattutto nei mercati dell’Emea, un ruolo di primo piano anche per quanto riguarda l’automazione di processo.

La sede italiana dell’azienda è stata teatro di un’interessante incontro durante il quale le figure cardine di questa operazione hanno avuto modo di ripercorrere quella parte di storia di Rockwell Automation che tuttora continua ad aprire nuovi scenari. Affiancato da Roberto Motta, field business leader, e da Maurizio Cappelletti, solution architect, Fabio Mazzetto ha raccontato del proprio ingresso in azienda come commercial engineer in concomitanza con l’inizio della ‘sfida del processo’, che Rockwell da tre anni porta avanti con una strategia che non è basata esclusivamente sul prodotto, ma che fa sensibilmente leva sulle risorse umane e sulle applicazioni.

Da azienda con una solida tradizione nel campo del controllo discreto, dunque, Rockwell Automation sta da tempo muovendosi per colmare le sue stesse lacune nel campo dei DCS (Distributed Control System): acquisizioni e accordi di partnership sono alla base di tale strategia commerciale. Quando venne percepita la mancanza di system integrator nell’area europea e in quella caraibica, infatti, Rockwell acquisì, da un lato, CIE e conseguentemente lo staff tecnico specializzato nel supporto alle industrie regolamentate, dall’altro Proscon, con l’obiettivo di farne un centro tecnologico globale per il processo.

L’acquisizione di ICS Triplex ha piuttosto fornito a Rockwell approfondite competenze su SIL 3, oltre alla possibilità di aprirsi al mercato dell’oil & gas. Gepa, acquisita nel 2006, ha contribuito al perfezionamento dell’offerta con una porzione del suo ‘asset management’, la quale, inserita nell’asset management di Rockwell, ha permesso di rispondere alle esigenze del mercato europeo, caratterizzato da impianti con PLC di diversi produttori.

Altre due acquisizioni hanno perfezionato poi l’offerta per quanto riguarda la ‘process information’, il prodotto di Datasweep per il controllo dell’andamento della produzione è infatti stato integrato in Metrix e, per quanto riguarda il controllo avanzato, ambito in cui l’acquisizione di Pavilion porterà all’inserimento nel controllore di Rockwell di funzionalità che renderammo possibile la previsione di un valore sulla base delle rilevazioni storiche memorizzate con indubbi vantaggi per la stabilità degli impianti.

A chiudere il cerchio, almeno per il momento, vi sono le partnership strategiche strette con Matrikon e Tips, che hanno portato all’ottimizzazione dell’alarm management, con Endress+Hauser, che ha messo a disposizione la propria strumentazione da campo, e con Cisco, che garantisce un contributo fondamentale nella creazione di infrastrutture Ethernet complesse.
Ma l’avanzata di Rockwell Automation non si ferma e l’azienda già guarda agli obiettivi futuri: la volontà è quella di proiettarsi sempre più nel settore del controllo, migliorando ulteriormente l’asset management, aprendosi alla tecnologia wireless, offrendo possibilità di simulazione, proponendo un sistema che necessiti di una sola ingegnerizzazione, presentadosi come fornitore di moduli applicativi specializzati.



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