Prodotto artigianale vs industriale, l’Automazione metterà fine alla sfida?
Gelato artigianale o industriale? La maggior parte di noi opterebbe indubbiamente per il primo. Un analogo referendum sulla birra porterebbe allo stesso risultato. Soprattutto nel settore alimentare, ma anche in quello dell’arredamento, dell’abbigliamento e della pelletteria è opinione diffusa che la qualità del prodotto fatto a mano o con prevalenza dell’intervento umano sia superiore rispetto a quello realizzato in serie. Anche in termini di bellezza, creatività, design, eleganza, espressione culturale e territoriale. Perfino in un settore high tech ad altissima concentrazione di automazione, l’automotive, i modelli più prestigiosi prevedono lavorazioni, finiture e controlli fatti mano. Qualità ed eccellenza del prodotto handmade sono protagonisti indiscussi anche nel settore del lusso, seppure accompagnati da concetti più intangibili o controversi come quelli di esclusione sociale, spreco e superfluo.
Il prodotto industriale, d’altra parte, viene realizzato in tempi minori e quantità maggiori. E il beneficio per il cliente si traduce in prezzi accessibili. Ma non solo. Determinati livelli di precisione, sicurezza, conformità agli standard ambientali, igienici, energetici e tecnologici possono essere raggiunti solo con sistemi automatizzati in contesti produttivi organizzati. L’Automazione in tutto questo gioca un ruolo determinante perché grazie ai sistemi di controllo, alle macchine automatiche e ai robot si sono potute riprodurre in serie le lavorazioni e i livelli qualitativi di alcuni prodotti artigianali, fornendo in aggiunta un raccordo indispensabile con la moderna gestione della produzione e le richieste del mercato.
Prodotto artigianale e prodotto industriale hanno in realtà molti aspetti in comune. Entrambi fanno ricorso a due fattori di produzione imprescindibili: manodopera e macchinari. Solo che il rapporto strutturale e l’incidenza dei costi nei due contesti sono scambiati di ruolo. Inoltre alcuni temi della produzione – flessibilità, Just In Time e organizzazione lean – sono condivisi tanto dal mondo artigianale quanto da quello industriale, seppure con implementazioni diverse.
Non può infine passare inosservata la tendenza in atto interpretata da makers, creativi digitali, startup e grandi industrie di rendere più personali e originali le produzioni in serie. Le tecnologie di digital design, stampa 3D e open source sono alla base dei nuovi paradigmi IoT, Industry 4.0 e Terza Rivoluzione Industriale, il cui imperativo è quello di realizzare prodotti personalizzati e su misura, con capacità di gestire piccoli lotti in modo flessibile e preciso.
La sfida tra prodotti artigianali e prodotti industriali potrebbe insomma trasformarsi in un sodalizio.
Armando Martin
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