Automazione e robotica per la Big Science
Bisogna scendere nelle profondità della montagna per vedere sistemi di automazione e robotica alle prese con le grandi domande della scienza contemporanea. Sotto la più alta cima appenninica, a pochi chilometri da L’Aquila, ci sono i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Lngs-Infn), nati da un’idea di Antonino Zichichi nel 1979 e tuttora i più grandi laboratori sotterranei del mondo dove si realizzano esperimenti di fisica delle particelle e astrofisica.
I Laboratori sono collocati su un lato di un tunnel autostradale lungo 10 km che attraversa la montagna e comprendono tre grandi sale sperimentali e una galleria di servizio per un volume totale di circa 180.000 m3. La location è ideale per questo tipo di ricerche: i 1400 m di roccia sovrastanti costituiscono una copertura tale da ridurre il flusso dei raggi cosmici di un fattore un milione; inoltre, il flusso di neutroni è migliaia di volte inferiore rispetto alla superficie grazie alla minima percentuale di Uranio e Torio presente nella roccia di tipo dolomitico del Gran Sasso.
Qui si cerca di scoprire la natura e le caratteristiche dei fantomatici neutrini, prodotti nel Sole e nelle esplosioni di Supernovae; ma si fa ricerca anche sulla misteriosa dark matter che costituisce la stragrande maggioranza della materia dell’Universo.
Perché chi si occupa di automazione dovrebbe interessarsi di argomenti del genere? Basta varcare le gigantesche porte blindate dei Lngs per trovarsi immersi in uno scenario per molti aspetti familiare a chi frequenta gli impianti industriali e il manufacturing: grandi serbatoi, tubature, strutture complesse, ma anche display di sistemi di supervisione, riconoscibilissimi PLC, sensori, attuatori, bracci robotizzati.
In particolare in questo periodo nella Sala C, dove si trova l’esperimento internazionale Opera (Oscillation Project with Emulsion-tRacking Apparatus) colpisce vedere… all’opera un sistema robotico (nella foto di apertura) che pazientemente estrae dalle pareti parallele della grande struttura sperimentale, dei “mattoni” di pellicole fotografiche (“emulsione nucleare”). È su questi mattoni che gli scintillatori hanno contato le interazioni dei neutrini di tipo tau frutto della trasformazione dei neutrini di tipo mu prodotti al Cern di Ginevra e inviati al Gran Sasso: quel conteggio ha decretato il successo dell’esperimento che aveva appunto l’obiettivo di vedere l’eventuale apparizione di neutrini tau in un fascio di neutrini mu che avevano viaggiato indisturbati per 730 km dalla Svizzera all’Abruzzo.
Ora l’obiettivo è stato raggiunto e l’installazione sperimentale va smantellata per far posto a un altro esperimento: ci sono 150.000 mattoni ciascuno del peso di 8,3 kg da estrarre e chi meglio di un robot può svolgere tale compito? Ma i robot avevano già lavorato parecchio durante tutta l’attività sperimentale, dalla produzione dei mattoni alle operazioni di detection e scanning.
È solo un esempio di tecnologie dell’automazione e robotica applicate alla Big Science. Evidentemente qualche ingegnere e qualche fisico si erano parlati a lungo mentre si progettava l’esperimento. Vale la pena che dialoghi del genere si moltiplichino.
Contenuti correlati
-
Weerg stampa in 3D i componenti per il progetto KM3NeT dell’Istituto olandese di Fisica Subatomica
Nikhef, Istituto nazionale olandese di Fisica Subatomica, conduce ricerche sugli elementi costitutivi del nostro universo, sulle loro forze reciproche e sulla struttura dello spazio e del tempo. Tante le domande a cui trovare una risposta, a partire...
-
Camice e occhiali, provette e reagenti: i bambini scoprono la scienza con ricercamondo
Dal 21 al 25 maggio 2018 ricercamondo sarà alla Città dei Bambini di Genova, dove oltre 200 alunni delle scuole primarie si trasformeranno per un giorno in giovani scienziati, sperimentando insieme alla propria classe come si lavora...
-
NOI ROBOT… al Festival dell’Innovazione e della Scienza
“NOI ROBOT” è il titolo della quarta edizione del Festival dell’Innovazione e della Scienza, proposto dalla Fondazione Esperienze di Cultura Metropolitana e dalla Città di Settimo Torinese. Decine di appuntamenti organizzati tra il 15 e il 23 di ottobre, ci daranno...
Per commentare devi autenticarti: