Apicus: un aiuto per eliminare incarichi ripetitivi che causano malattie professionali
Video Systems ha presentato Apicus ad A&T di Torino, quindi sarà presente a SPS Italia a Parma in maggio e al Glasstech di Dusseldorf in settembre
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Video Systems di Codroipo (Udine) annuncia, con il CEO Alessandro Liani, il lancio della nuova versione di Apicus, una nuova piattaforma che integra robotica collaborativa, visione artificiale e intelligenza artificiale per effettuare controlli qualità su prodotti industriali
“Il sistema, partendo dal disegno CAD 3D del pezzo, decide come prelevarlo e come manipolarlo davanti alle telecamere per rispettare regole che gli abbiamo dato precedentemente” spiega Liani. “A questo si abbina l’intelligenza artificiale che effettua il vero e proprio controllo qualità, cercando di replicare il più possibile il giudizio che darebbe un operatore umano. Si basa su un set di immagini che sono state valutate da una persona e vengono usate per addestrare l’IA. Una volta che raggiunge una percentuale di coerenza soddisfacente fra il risultato che avrebbe dato l’umano e il proprio, la rete viene ritenuta pronta: in questo momento stiamo ottenendo coerenze superiori al 99%”.
Video Systems sta applicando questa tecnologia al mondo del vetro cavo, dei contenitori in vetro e della meccanica di precisione, ma l’idea è di ampliarne l’uso a tutti i settori con forte presenza di operatori umani al controllo qualità.
“Analizzando i dati di Eurostat e Inail siamo rimasti stupiti: circa il 23% delle malattie professionali sono dovute a movimenti ripetitivi compiuti dall’operatore” sottolinea Liani. “Il controllo qualità è generalmente caratterizzato da movimenti ripetitivi, dunque è uno dei settori più soggetti a queste malattie. I robot, inoltre, non hanno problemi a lavorare in presenza di agenti contaminanti”.
L’altro aspetto vincente della piattaforma è legato alla ripetitività del controllo: “Il livello di attenzione di un operatore umano viaggia intorno al 95% all’inizio dell’attività, ma nel giro di mezz’ora scende all’80% e poi continua a calare. Un sistema automatico garantisce che il livello di capacità di identificare difetti rimanga stabile”.
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