Analizzare i dati di guida con l’intelligenza artificiale

Una ricerca del Politecnico di Torino, sviluppata in collaborazione con Reale Group e pubblicata sulla rivista IEEE Transactions on Vehicular Technology, esplora possibili strategie per ridurre i fenomeni di guida aggressiva, responsabile della maggior parte delle morti sulla strada

Pubblicato il 13 marzo 2022

Quali sono gli algoritmi più promettenti per la rilevazione degli eventi di guida aggressiva? Gli smartphone possono rappresentare una alternativa alle scatole nere per la raccolta dei dati di guida? Come si può agire per prevenire una delle maggiori cause di morte sulla strada?

A queste domande hanno cercato di rispondere il gruppo di ricerca composto dal professor Fabrizio Lamberti, Valentina Gatteschi, Luca Cagliero e Lia Morra del Dipartimento di Automatica e Informatica-DAUIN del Politecnico di Torino, insieme agli esperti di Reale Group, sviluppando un progetto volto ad analizzare il valore aggiunto fornito dalla telematica al settore assicurativo.

L’attività di ricerca – parte dei cui risultati sono stati pubblicati nell’articolo “Comparing algorithms for aggressive driving event detection based on vehicle motion data” apparso sull’ultimo numero della rivista scientifica IEEE Transactions on Vehicular Technology – si inserisce nel contesto di un accordo di partnership pluriennale che ha l’obiettivo di analizzare ed esplorare l’impiego delle tecnologie emergenti con particolare riferimento ai casi d’uso assicurativi.

Nello specifico, la ricerca condotta mira a esplorare possibili strategie per ridurre i fenomeni di guida aggressiva – una delle maggiori cause di morte specialmente tra i più giovani – attraverso l’analisi dell’hardware e del software delle scatole nere utilizzate per assicurazioni di tipo “pay-how-you-drive”, lo studio degli algoritmi attualmente impiegati in contesti commerciali oppure presentati nella letteratura scientifica, e l’identificazione di possibili soluzioni migliorative rispetto alla stato dell’arte.

La ricerca ha evidenziato il ruolo chiave degli algoritmi impiegati. Per valutare le alternative disponibili, sono stati utilizzati dataset presenti in letteratura. È inoltre stato creato un nuovo dataset pubblico contenente le letture acquisite dai sensori delle scatole nere e dagli smartphone installati su veicoli reali. Il dataset è stato popolato percorrendo un percorso ad-hoc, contenente diversi elementi tipici di uno scenario di guida urbana (strade ad alta/bassa percorrenza, svolte con diversi raggi di curvatura, rotonde, incroci e così via). Lo stesso percorso è inoltre stato effettuato più volte, con diversi stili di guida, al fine di isolare gli aspetti caratterizzanti una guida aggressiva da quelli associabili al contesto stradale.

La valutazione comparativa ha coinvolto 14 algoritmi per la rilevazione di eventi connessi alla guida appartenenti a tre famiglie: approcci di tipo anomaly detection, approcci basati su soglie, approcci di tipo machine learning. I risultati ottenuti hanno mostrato la superiorità degli approcci dell’ultima tipologia. Il confronto ha inoltre evidenziato come uno smartphone, se ancorato al veicolo attraverso un supporto, possa offrire performance confrontabili a quelle di una scatola nera.

“La ricerca mostra come la telematica applicata all’ambito assicurativo abbia ampi margini di evoluzione. Possibili sviluppi futuri potrebbero riguardare ad esempio l’integrazione di ulteriori tipologie di dati (provenienti per esempio dalle scatole nere o da altre fonti, ad esempio legati alle condizioni meteo, alla configurazione viaria) per migliorare la rilevazione degli eventi di guida aggressiva” spiegano i membri del team di ricerca del Politecnico di Torino.

“Altri sviluppi potrebbero riguardare l’adozione di meccanismi di rilevazione di tipo crowd-based, nei quali l’aggressività di un evento viene valutata in base alle caratteristiche dei guidatori, come età, modello di veicolo oppure tratto di strada percorso. Soluzioni futuristiche potrebbero arrivare a identificare quale membro della famiglia stia guidando il veicolo, riconoscendone i tratti distintivi (ad esempio, il modo di frenare in prossimità di un semaforo, o di effettuare sorpassi). Infine, la telematica potrebbe essere utilizzata insieme ad altre tecnologie emergenti, quali ad esempio la blockchain, per creare delle assicurazioni intelligenti che applichino automaticamente aumenti di premio in caso di guida aggressiva, o trasferiscano un rimborso ai guidatori prudenti”.

Fonte foto Pixabay_freestocks-photos



Contenuti correlati

  • LEM OLCI Sensor - FRS
    Sensori di corrente coreless LEM a risparmio energetico

    I sensori Olci (Open Loop Coreless Integral) sono in grado di misurare elevate correnti DC da 2 kA fino a 42 kA senza limitazioni di corrente di picco, sono dotati di un’ampia apertura per la misurazione accurata...

  • La potenza dell’acqua usata con efficienza grazie a ifm

    La Compagnia Valdostana delle Acque (CVA), società energetica con sede in Valle d’Aosta, produce energia elettrica da fonti rinnovabili, sfruttando in particolare la forza dell’acqua. L’energia viene generata principalmente dalle 32 centrali idroelettriche, site nella regione, che...

  • Advantech lancia i sensori wireless serie EVA-2000 con LoRaWAN

    Advantech ha lanciato l’innovativa serie EVA-2000, una nuova linea di sensori wireless intelligenti con tecnologia LoRaWAN. Questa serie rappresenta un’evoluzione importante nel campo della sensoristica industriale, grazie alla possibilità di effettuare trasmissioni di dati a lunga distanza...

  • Utilizzo semplice e flessibile di sensori: la parola a Leuze

    Se siete gestori di impianti e desiderate ridurre il numero di sensori diversi utilizzati nei vostri sistemi, le serie 420B e 412B di Leuze sono la scelta giusta. I nuovi sensori a ultrasuoni sono disponibili con una...

  • Sensori intelligenti per qualsiasi esigenza in mostra a SPS Italia 2024

    Non esiste applicazione industriale per la quale wenglor, azienda tedesca che sviluppa, produce e commercializza sensori intelligenti, dispositivi di sicurezza e sistemi avanzati di elaborazione di immagini, non abbia la soluzione più adatta. E sarà proprio la dodicesima edizione di...

  • Leuze Italia a SPS 2024 di Parma: sensoristica a supporto della Transizione 5.0

    Antonio Belletti, amministratore delegato di Leuze Italia, è conscio del fatto che la 12a edizione di SPS Italia a Parma segna in qualche modo una pietra miliare dell’evoluzione dell’industria dell’automazione e più in generale della produzione. “La...

  • Progetto Mimosa: una nuova era nell’aviazione con PoliTO e TÜV Italia

    Nell’ambito di un’iniziativa che segna un nuovo capitolo per l’industria aeronautica, il Politecnico di Torino, supportato da fondi europei e in collaborazione con TÜV Italia e altri partner del settore aeronautico, ha presentato i primi risultati del...

  • Sensori che non temono nulla… nemmeno l’isolamento

    Una delle più innovative e recenti macchine realizzate da Macofar, del gruppo Romaco, effettua il dosaggio di precisione di polveri e/o liquidi in flaconi di vetro in ambiente isolato. Gli stringenti requisiti di asetticità e resistenza ai...

  • Sensori, sempre più intelligenti

    Industria 4.0, digitalizzazione e IIoT stanno facendo rapidamente evolvere il mondo dei sensori, che diventano sempre più ‘intelligenti’ e capaci di rilevare innumerevoli parametri da macchinari e impianti Con l’avvento del paradigma 4.0, la digitalizzazione dei processi...

  • Leuze_APIC_IL_ODT3CL_Product_Identification_Shelfl
    I sensori Leuze e il paradigma di Industria 5.0 protagonisti a SPS Italia 2024

    Antonio Belletti, amministratore delegato di Leuze Italia, è conscio del fatto che la dodicesima edizione di SPS di Parma (28 – 30 maggio 2024) segna in qualche modo una pietra miliare dell’evoluzione dell’industria dell’automazione e più in...

Scopri le novità scelte per te x