Ambiente in telecontrollo

Dalla rivista:
Fieldbus & Networks

 
Pubblicato il 13 novembre 2002

Storicamente il problema di controllare una rete interconnessa di impianti distribuiti sul territorio è stato affrontato dalle grandi compagnie elettriche, poiché un imprevisto in un punto della rete poteva ripercuotersi in tempi brevi su ampie zone. Si ricordi ad esempio il black-out che lasciò al buio per diverse ore buona parte della East Coast degli USA, causato dal sovraccarico e dal successivo guasto di un trasformatore.
Per lungo tempo l’unico protocollo di comunicazione per il telecontrollo a disposizione fu quello sviluppato dalle compagnie elettriche, ufficialmente standardizzato come IEC 60870-5-101 ma impiegato in ben poche applicazioni, se non in ambito elettrico e ferroviario. Tutto ciò ha favorito, per gli altri settori, la nascita di soluzioni proprietarie incompatibili fra loro. Per questo, ci si trova ora a dover far convivere sistemi differenti non solo per il protocollo impiegato, ma anche per la tipologia del mezzo trasmissivo prescelto e per l’hardware delle stazioni di lavoro. Un’eccezione è costituita da Modbus RTU, il cui uso è stato liberalizzato da Modicon e che, grazie alla semplicità d’implementazione, costituisce uno standard soprattutto nel campo della strumentazione e dei piccoli PLC.

Connessioni imbarazzanti

Il controllo remoto necessita di un canale sicuro e disponibile per veicolare le informazioni. Oltre alla disponibilità del mezzo di trasporto, inoltre, occorre tenere in considerazione il grado di affidabilità richiesto e i costi d’installazione e gestione. Oggi, ai tradizionali ponti radio e alle linee dedicate si sono affiancati Isdn e reti GSM; in futuro, verranno utilizzate anche le tecnologie xDSL e Gprs. La tendenza odierna, inoltre, è introdurre quale elemento unificante TCP/IP, eventualmente incapsulato in un protocollo di rete di livello inferiore. Una volta adottato, esso permetterà la condivisione del mezzo trasmissivo tra applicazioni diverse, ottimizzandone l’uso e i costi. Per quanto concerne i costi di un sistema di comunicazione, poi, un occhio di riguardo va dato a quelli di gestione, di acquisto del servizio e manutenzione degli apparati. Se si utilizzano dei ponti radio si devono pagare le concessioni delle frequenze e occorre organizzare un servizio di manutenzione in luoghi anche impervi; viceversa, adottando la rete GSM il costo è legato al tempo di utilizzo, mentre la manutenzione è demandata allo stesso gestore della rete. Un problema sempre più sentito, poi, è quello della scalabilità: su una rete moderna si sente l’esigenza di ricevere informazioni anche dall’estrema periferia, per cui il telecontrollo deve assumere un carattere capillare. Inoltre, data la maggiore attenzione ai costi, le apparecchiature devono essere utilizzate secondo le effettive necessità di controllo. Nasce, infine, un problema di dimensioni fisiche dei dispositivi.

Brodersen: processo semplificato

Recentemente affermatasi in Europa come produttore di piccoli RTU compatti e versatili, la società danese Brodersen Controls, rappresenta in Italia da Fancos, offre sia prodotti standard, sia soluzioni personalizzate su richiesta dell’utenza.
Principalmente adatti all’uso in impianti medio-piccoli o come sottostazioni di impianti più grossi, gli RTU Brodersen presentano caratteristiche quali dimensioni contenute, estrema flessibilità e adozione di standard già utilizzati. Meccanicamente tutti i moduli sono realizzati con un contenitore in profilato di alluminio di dimensioni standard con aggancio a guida DIN 35 mm. I morsetti sono tutti estraibili per ridurre al minimo i tempi d’intervento. La versatilità costituisce il secondo punto di forza di questi apparecchi; oltre a ciò, essi sono dotati di I/O digitali e analogici, una o due porte seriali, un registratore dati a memoria statica da 480 kB con orologio calendario, un microprocessore programmabile con linguaggio a lista istruzioni conforme IEC 1131-3 e 23 kB di memoria programma, nonché un alimentatore con funzione caricabatteria, il tutto concentrato in soli 162 mm di larghezza. Unito a un comune modem telefonico RTU Brodersen assolve la funzione di combinatore telefonico con rubrica interna di 30 numeri; con un modem GSM è in grado d’inviare 10 messaggi sms a qualsiasi numero in rubrica.

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