Abruzzo Made in Italy: a misura d’azienda
L’evoluzione del sistema produttivo della regione Abruzzo riflette una realtà particolarmente vitale come testimoniato dagli ultimi dati dell’anagrafe delle Camere di commercio abruzzesi che mostrano una crescita costante dello stock di imprese.
Ora con il progetto “Abruzzo Made in Italy” si vuole promuovere il potenziale di attrazione della regione per favorire investimenti nel suo territorio, contribuire a rafforzare l’identità della regione in Europa e come soggetto competitivo nel panorama mondiale.
Le opportunità di investimento sono rappresentate da ventiquattro “Pacchetti Localizzativi” con proposte mirate, suddivise per tipologia di industria, dall’alta tecnologia fino al riciclaggio dei rifiuti industriali.
L’industria chimica e farmaceutica, ad esempio, trova la collocazione ideale nelle aree di Bussi e nella provincia de L’Aquila, che presentano una buona concentrazione di aziende del settore come Solvey Solexis, Alfa Wassermann, Menarini, Aventis Pharma e Dompè.
Nelle aree della Val di Sangro in particolare nella zona di Atessa in provincia di Chieti e del Vastese è l’industria automobilistica e aerospaziale a essersi sviluppata con un bacino potenziale di imprese del settore presenti, tra le quali si ricordano Honda, che produce annualmente circa 120.000 moto e Sevel, con una produzione di circa 104.000 veicoli.
Nell’area della provincia de L’Aquila è l’industria elettronica a giocare un ruolo importante testimoniato dalla presenza di diverse imprese, quali Micron, specializzata in produzione di semiconduttori e Telespazio, caposcuola nel campo delle telecomunicazioni satellitari, con uno stabilimento ad Avezzano.
Per non parlare dell’industria della logistica e dei trasporti nella Valle del Fucino e della logistica aeroportuale a Pescara e nella Marsica.
Il progetto “Abruzzo Made in Italy – Programmi di marketing territoriale” assiste completamente le imprese nell’intero processo di insediamento, dall’individuazione delle aree ai rapporti con le istituzioni pubbliche, fino all’accesso ai finanziamenti stanziati da Stato, Regioni, Comunità Europea e privati.