A EMO 2015 in mostra 6.600 macchine utensili

Pubblicato il 30 settembre 2015

Dal 5 al 10 ottobre apre i battenti nel polo espositivo di Fiera Milano a Rho (MI) EMO 2015, l’Esposizione mondiale della macchina utensile organizzata, in questa edizione italiana, da EFIM (una società di Ucimu – Sistemi per Produrre) per conto di CECIMO, con il supporto di ICE e del Ministero dello Sviluppo Economico.

Pier Luigi Streparava, commissario generale EMO Milano 2015, ha sottolineato il ruolo della macchina utensile, “la macchina che serve per fare le macchine”.

Sono 1600 le imprese presenti quest’anno in fiera, il 12% in più della precedente edizione italiana del 2009. Di queste, i due terzi arrivano dall’estero. La superficie espositiva è di 120 mila metri quadrati netti, organizzati in 12 padiglioni.

Tra le merceologie espositive spazio anche all’automazione (intesa come controlli e azionamenti), che troverà collocazione nei padiglioni 1 e 3.

Oltre 150 mila i visitatori attesi da 100 Paesi potranno ammirare 6.600 macchine esposte in fiera: un vero e proprio “luna park” dell’innovazione.

EMO sarà una vetrina di prodotti, ma anche un momento di aggiornamento professionale. Di particolare interesse la conferenza internazionale sull’Additive Manufacturing (6 ottobre) e il RoboFood (8 ottobre) che si inserisce nel panorama degli eventi a corollario di Expo 2015. Il 9 ottobre, infine, sarà la giornata dedicata a ricerca e innovazione.

Attenzione ai giovani: durante i sei giorni di fiera circa 3000 studenti saranno guidati alla scoperta del mondo della macchina utensile.

Pier Luigi Streparava ha anche confermato che Milano continuerà a essere sede di EMO ogni sei anni, in ciclo con Hannover. La prossima edizione italiana sarà quindi nel 2021.

EMO sarà naturalmente una vetrina di eccezione per i costruttori italiani di Macchine Utensili. Luigi Galdabini, predidente di UCIMU – Sistemi per Produrre, ha ricordato che l’Italia è quarto produttore e terzo esportatore al mondo. Un sistema di imprese, quello della macchina utensile, che contribuisce per 7,2 miliardi al PIL italiano e che gode di ottima salute. Nel primo semestre del 2015 il comparto ha registrato un incremento del 15% delle consegne (con un +70% per le consegne sul mercato interno, in chiara ripresa) e del 13% degli ordini.



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