Sensori a forcella Sick

Pubblicato il 24 febbraio 2017

I sensori in configurazione a sbarramento emettitore/ricevitore necessitano di un ottimo grado di allineamento per poter lavorare correttamente mantenendo una risoluzione elevata. La necessità di un perfetto allineamento viene soddisfatta dai sensori a forcella Sick, in quanto emettitore e ricevitore sono inglobati nella stessa custodia, disponibile in versione metallica o plastica.

Oltre a una precisione meccanica, i sensori a forcella di Sick vantano un’alta affidabilità anche nella componente ottica/sensibile, che sfrutta le tecnologie di emissione a Led rosso, Led infrarosso, laser rosso e ultrasuoni. Queste varietà tecnologiche permettono di coprire molteplici applicazioni, quali il rilevamento di etichette opache, plastificate e in carta, etichette trasparenti, oggetti di piccole dimensioni, doppio foglio e oggetti trasparenti.

Un’altra caratteristica dei sensori a forcella è l’alta flessibilità. Infatti, grazie alla vasta gamma di modelli e versioni, viene garantita un’ottima adattabilità in termini di integrazione in macchina: sono disponibili versioni con aperture estremamente sottili, come ad esempio il modello da 2 mm di ampiezza forche, tipicamente utilizzate in applicazione labelling, fino ad arrivare ad ampiezze elevate di 120 mm, impiegate per il rilevamento di bottiglie trasparenti.

Oltre all’ampiezza è possibile scegliere anche la profondità delle forche su tre modelli con lunghezze di 42, 59 o 95 mm. Vista la precisione e la sensibilità utilizzate da questi dispositivi, è necessario tarare il sensore al fine di creare una soglia di commutazione stabile e robusta, che garantisca ottime performance anche ad alte frequenze (fino a 15 kHz) e un’elevata immunità in caso di disturbi ottici esterni.

Per una configurazione ottimale della taratura Sick ha implementato la regolazione mediante singolo pulsante di teach per tutti i sensori a forcella. Anche sui sensori a forcella è disponibile la versione IO-Link. Questa interfaccia permette di sfruttare in modo totale la potenzialità del dispositivo, traendo numerosi benefici: completa gestione del sensore da remoto, introduzione in rete, verifica dello stato, verifica dei dati legati alla diagnostica e al monitoraggio, gestione della soglia di commutazione applicando filtri ottici legati al guadagno del segnale, plug & play in fase di ricambio, automatizzazione cambi formati, utilizzo di Smart Function responsabili di verticali task applicativi – come ad esempio high-speed counters -, time measurement e remote debouncing.



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